da Enrico
| ven 24 gen, 18:37 (14 ore fa) |
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Le speranze bibliche; la realtà democratica e sociale
Da un amico che mi scrive, firmandosi anonimamente “lo scriba, “che sarebbe importante che l’identità spirituale e profetica dell’ebraismo tornasse a risplendere; condivido le sue denunce sull’attualità “; ma in tema di democrazia si deve prendere atto dei diversivi classicisti messi in scena in occidente a partire dal XIX° secolo.
Dopo gli albori democratici Greci del V° secolo Avanti Cristo, solo dal 1442 al 1600 nel Rinascimento italiano e nel successivo Risorgimento del 1860 trovarono motivi dialettici, culturali e storici, argomenti quali; la cultura; l’arte; le differenziazioni creative nei diversi temi in tutte le loro specificità.
Nelle epoche date, il Rinascimento produsse una vasta risonanza internazionale in ogni settore della vita e dell’attività dell’uomo; il moto rinascimentale oltrepassò presto i confini dell’Italia per diffondersi negli altri paesi europei.
Nel 1789 la rivoluzione francese ammodernò la cultura fondandola sulla solidarietà, sulla partecipazione di popolo e distruggendo il feudalismo privilegiato; nel 1860 il Risorgimento trasse la sua forza unitaria civica dai principi rinascimentali italiani e da quelli rivoluzionari francesi.
In tema di democrazia, nel 1917 Lenin proclamò; “Bisogna distruggere il pregiudizio abominevole, secondo il quale solamente le cosiddette classi superiori, i ricchi, possono dirigere lo Stato“; Nel 1921 l’Urss introdusse forme di democrazia consiliare diretta con votazioni dei delegati due volte all’anno;
questi delegati venivano scelti per elezione popolare diretta: uno per ogni 125 mila elettori nelle piccole località; uno per ogni 25 mila nelle città; gli elettori concordavano date e modalità delle elezioni; su decisioni delle assemblee consiliari, gli eletti si potevano essere revocati in ogni momento (come la Santanchè).
In applicazione della dottrina della dottrina voluta da James Monroe in Usa nel 1823; quella cosiddetta del libero mercato per il profitto e nella realtà per una politica economica monopolistica, prima anticolonialista, poi anti tutto ciò che contrasta il dominio americano e il principio della libera gestione del potere. Perciò dissento profondamente dell’ amico ‘scriba“ che spera in un ritorno allo splendore della identità spirituale profetica dell’ebraismo“; ovviamente ciò vale anche per gli altri credi.
Dopo il 1917, si è inventata una falsa identità occidentale, (l’Europa dove è nata la cultura è a oriente dalle Americhe); con la gestione dalla NATO iniziata nel 1949, (ricevendo contributi diretti o indiretti dalla divisioni dei terrestri in diverse credenze mitiche teologiche extra terrestri); l’economia capitalista e la mitologia sono state le fondamenti delle tombe scavate per la democrazia; ogni attuale lamento dei media su Trump, Musk; Musk, Meloni; ecc.; sono lacrime di coccodrillo In quanto non accompagnate da una radicale idea.
Per uscire dalle tombe dove ci hanno affossati, economicamente e democraticamente, c’è solo da sperare che l’umanità impari a gestire razionalmente e non per fini di lucro la ragione; universalmente conosciuta nell’unico pianeta dove la natura l’ha data in dono; la Terra.
Enrico Corti
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