da Enrico Corti
| 17:04 (2 ore fa) |
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Il radical chic a servizio.
Mentre il Governo di Giorgia Meloni continua a negare l’antifascismo; approva un decreto che proibisce il minimo diritto a manifestare pubblicamente; ad Ascoli Piceno una Volante della Polizia deferisce alla Digos una fornaia solo perchè il 25 Aprile ha esposto fuori dal negozio uno striscione antifascista; in questo contesto Antonio Padellaro pubblica un libro per scrivere;
1. "Giorgia Meloni è andata Capitol Hill per applaudire Donald Trump come premier di destra sovranista ma conservatrice, ma non in rappresentanza di una destra reazionaria Trumpiana";
2. “con il loro manierismo, gli antifascisti forniscono solo argomenti alla Meloni per continuare a governare“;
3. “se oggi cade questo Governo, le opposizioni resteranno in braghe di tela; quindi Giorgia Meloni potrà essere sostituita da Roberto Vannacci“;
4. “gli italiani continuano a non fare i conti con la loro nefanda storia, sviluppando di converso una atmosfera di disinteresse verso la memoria con revisionismo storico, fomentando così le disuguaglianze sociali.“
5. “Giorgia Meloni è pertanto il male minore";
C’è da chiedersi perché mai un simile disfattismo in prossimità della ricorrenza del 25 Aprile; senonché prendere atto della abitudinaria caratteristica provocatoriamente masochista del soggetto interessato; forse inconscia visti i suoi limiti in tema di coerenza morale e politica; non per questo meno servile al potere reazionario. compatibile con la sua opportunistica carriera, che non gli ha tato modo di sapere cos’è una fabbrica.
Supposto pure che esista anche un antifascismo di maniera; che importanza e peso specifico può avere a fronte dell’antifascismo vero? Che in questi tempi di recrudescenza della destra reazionaria estrema va innanzitutto rispettato a prescindere.
Risucchiato all’interno della dottrina dello scoop e dell’operazione affaristica commerciale auto-propagandistica tipica dei radical chic, Antonio Padellaro non lo può capire che l’antifascismo è sempre un valore in quanto richiamo ad una democrazia fatta di responsabilità; di dialogo e di confronto tra uguali; antidoto del razzismo e della disuguaglianza sociale.
Enrico Corti
27 aprile 2025
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