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mercoledì 19 marzo 2025

Tertium non datur

 

 




Tertium non datur

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enzo jorfida

11:40 (5 ore fa)
a Ccn: me




La crescita del numero degli aderenti alla compagnia dei BRICS+ e il loro exploit nella scena mondiale sia in termini di crescita del PIL sia in sviluppo del libero commercio usando la valuta locale liberamente adottata senza l'interposizione del dollaro statunitense ( un vero e proprio pizzo mafioso- se non fai come dico io ti mando una portaerei con decine di aerei pronti a bombardati- che l'impero statunitense voleva imporre al mondo intero) dovrebbe essere una prima pagina dei periodici che si danno l'aria di interpretare,e solo loro, come và il mondo degli affari.                          Esistono ormai due competitori ( brutta parola e ancora peggior significato) sulla scena mondiale .                                            Uno è l'impero Nord americano ( sostanzialmente gli USA ma non solo senza dimenticarci di Corea del sud e del Giappone) che vigila,attraverso l'ottocentesca teoria Monroe,su quelli che ritiene essere i suoi possedimenti da allargare,espandersi territorialmente sempre di più per favorire ,anche qui sempre di più, la valorizzazione dei capitali in mano a un migliaio di miliardari yankee.                            L' altro è il gruppo dei BRICS+ ( ormai non sono più i primi cinque fondatori ma sono decine e decine gli stati che si sono aggregati o hanno chiesto di fare parte di questo gruppo economico per i loro liberi scambi commerciali).                                  Alcuni sono  Stati anche militarmente autosufficienti  ma non hanno formato, né intendono formare, una alleanza militare per imporre il loro modello ad altri.                    Ora fa veramente impressione se non addirittura paura che quello che viene chiamato "vecchio continente"                          ( dimenticando che altri continenti hanno storie molto più antiche) voglia dotarsi di una potente aggregazione ,fra gli Stati che la compongono,di tipo militare cercando di copiare il modello statunitense che ha deciso di giocarsi in proprio il confronto economico e commerciale con i BRICS+ ritenendo che la sfida sia quella con Stati che una volta potevano essere chiamati " in via di sviluppo" ma che ora tutti insieme posseggono quasi il 50% delle risorse che la natura ha immagazzinato nel sottosuolo.                      Se quella degli USA e soci è la strada di una aggregazione che ha perso l'egemonia nata con la fine sia della seconda guerra mondiale e la fine della prima esperienza di costruire un modello diverso dal capitalismo,non sarà certo quella della UE ,con più spesa militare, a portare il mondo sulla strada della cooperazione anziché della competizione.    USA e soci e l'UE saranno costrette ad accettare che non c'è più il modello globalista formato dal pensiero liberista ma che il futuro di crescita e pace si chiama multilateralismo , cioè Stati che liberamente e pacificamente si scambiano con reciproci vantaggi liberamente scelti e non imposti sia le attività produttive sia quelle commerciali sia quelle finanziarie.                                          Il multilateralismo  non è la nascita di un sistema di tipo socialista ( io dico purtroppo ma prima o poi - chissà fra quanto tempo- sarà necessario) ma è pure sempre un modello che non si basa sulle cannoniere all'ancora dei porti di altri Stati!

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