Tertium non datur
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| 11:40 (5 ore fa) |
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La
crescita del numero degli aderenti alla compagnia dei BRICS+ e il loro
exploit nella scena mondiale sia in termini di crescita del PIL sia in
sviluppo del libero commercio usando la valuta locale liberamente
adottata senza l'interposizione del dollaro statunitense ( un vero e
proprio pizzo mafioso- se non fai come dico io ti mando una portaerei
con decine di aerei pronti a bombardati- che l'impero statunitense
voleva imporre al mondo intero) dovrebbe essere una prima pagina dei
periodici che si danno l'aria di interpretare,e solo loro, come và il
mondo degli affari. Esistono ormai due
competitori ( brutta parola e ancora peggior significato) sulla scena
mondiale . Uno è l'impero
Nord americano ( sostanzialmente gli USA ma non solo senza dimenticarci
di Corea del sud e del Giappone) che vigila,attraverso l'ottocentesca
teoria Monroe,su quelli che ritiene essere i suoi possedimenti da
allargare,espandersi territorialmente sempre di più per favorire ,anche
qui sempre di più, la valorizzazione dei capitali in mano a un migliaio
di miliardari yankee. L' altro è il gruppo
dei BRICS+ ( ormai non sono più i primi cinque fondatori ma sono decine e
decine gli stati che si sono aggregati o hanno chiesto di fare parte di
questo gruppo economico per i loro liberi scambi commerciali).
Alcuni sono Stati anche militarmente
autosufficienti ma non hanno formato, né intendono formare, una
alleanza militare per imporre il loro modello ad altri.
Ora fa veramente impressione se non addirittura paura che quello che
viene chiamato "vecchio continente" (
dimenticando che altri continenti hanno storie molto più antiche) voglia
dotarsi di una potente aggregazione ,fra gli Stati che la compongono,di
tipo militare cercando di copiare il modello statunitense che ha deciso
di giocarsi in proprio il confronto economico e commerciale con i
BRICS+ ritenendo che la sfida sia quella con Stati che una volta
potevano essere chiamati " in via di sviluppo" ma che ora tutti insieme
posseggono quasi il 50% delle risorse che la natura ha immagazzinato nel
sottosuolo. Se quella degli USA e soci è la strada
di una aggregazione che ha perso l'egemonia nata con la fine sia della
seconda guerra mondiale e la fine della prima esperienza di costruire un
modello diverso dal capitalismo,non sarà certo quella della UE ,con più
spesa militare, a portare il mondo sulla strada della cooperazione
anziché della competizione. USA e soci e l'UE saranno costrette ad
accettare che non c'è più il modello globalista formato dal pensiero
liberista ma che il futuro di crescita e pace si chiama multilateralismo
, cioè Stati che liberamente e pacificamente si scambiano con reciproci
vantaggi liberamente scelti e non imposti sia le attività produttive
sia quelle commerciali sia quelle finanziarie.
Il multilateralismo non è la nascita di un sistema di
tipo socialista ( io dico purtroppo ma prima o poi - chissà fra quanto
tempo- sarà necessario) ma è pure sempre un modello che non si basa
sulle cannoniere all'ancora dei porti di altri Stati!
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