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mercoledì 11 aprile 2012

LAVORO: CGIL, BENE REINTEGRO MA NO A DISCREZIONALITA' GIUDICE


LAVORO: CGIL, BENE REINTEGRO MA NO A DISCREZIONALITA' GIUDICE =
(AGI) - Roma, 11 apr. - La Cgil valuta positivamente la
decisione del governo che ha reintrodotto il 'reintegro' nel
ddl lavoro, ma chiede che questo non sia soggetto alla
discrezionalita' del giudice, bensi' esplicitamente previsto
"come sanzione per l'illegittimita' del licenziamento". E'
quanto emerge dall'audizione dei rappresentanti del sindacato
di Corso d'Italia dinanzi alla Commissione Lavoro del Senato.
"La riconquista dello strumento del 'reintegro' nel caso di
licenziamenti economici insussistenti e' un primo risultato
positivo che ripristina un principio di civilta' giuridica.
Cio' insieme alla velocizzazione dell'iter di giudizio, il
permanere dell'onere della prova dell'impresa, al ruolo del
sindacato nella conciliazione ricostituiscono il potere di
deterrenza dell'art.18 e scongiurano la pratica dei
licenziamenti facili unicamente a indennizzo economico.
"La disposizione reintegratoria nel caso di insussistenza
di licenziamenti motivati da ragioni economiche - secondo la
Cgil - non puo' essere soggetta alla discrezionalita' del
giudice, ma deve essere esplicitamente prevista come sanzione
per l'illegittimita' del licenziamento. E' incomprensibile e
interpretabile, quindi da eliminare, il termine 'manifesta' a
proposito della insussistenza del fatto posto alla base del
licenziamento per motivi economici". Per la Cgil "non puo'
essere sanzionata con l'indennizzo, in caso di licenziamento
illegittimo, la presenza di vizi formali di procedura o la
carenza di motivazione, bensi' con il reintegro del
lavoratore". (AGI)
Mgm
112024 APR 12

NNNN

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