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venerdì 3 maggio 2013

TUMORI: PROSTATA, DA RICERCATORI ITALIANI 'MAPPA' CELLULE MALATE DI OGNI PAZIENTE =


TUMORI: PROSTATA, DA RICERCATORI ITALIANI 'MAPPA' CELLULE MALATE DI OGNI PAZIENTE =
AIUTERA' ONCOLOGO A INTERVENIRE CON MIX O DOSAGGIO
PERSONALIZZATO FARMACI

Roma, 3 mag. (Adnkronos Salute) - La lotta al cancro alla
prostata ha una nuova, potente freccia al suo arco. Un gruppo di
ricercatori italo-americani ha scoperto il modo di misurare e mappare
le cellule tumorali di un paziente, il loro numero, la collocazione e
il diverso stadio di sviluppo e mutazione, affrontando quello che e'
uno dei problemi su cui la ricerca mondiale in campo oncologico si sta
concentrando: la forte eterogeneita' dei tumori. Le cellule tumorali,
infatti, anche all'interno dello stesso paziente, possono variare
moltissimo tra loro e, di conseguenza, avere reazioni del tutto
diverse alle terapie. Se alcune cellule vengono infatti aggredite e
debellate con le cure standard, altre possono invece essere
refrattarie e addirittura guadagnare spazio, estendendosi e
moltiplicandosi nell'organismo. Ecco perche' ricostruire la mappa,
unica e irripetibile, delle cellule malate di ciascun paziente e' un
obiettivo fondamentale della ricerca medica.

Il nuovo metodo computazionale sviluppato a Trento basato
sull'analisi del genoma - informa una nota - permettera' di offrire
informazioni mai avute prima sulle condizioni e lo stato di sviluppo
delle cellule tumorali del singolo paziente, aiutando cosi' l'oncologo
a intervenire mirando al bersaglio, ad esempio con un mix o un
dosaggio personalizzato di farmaci. Una procedura utile non soltanto
in caso di malattie avanzate, ma anche gia' nella prima fase della
terapia. La scoperta, pubblicata su 'Cell', e' opera di un gruppo di
scienziati, coordinati dai ricercatori dell'Universita' di Trento
(Centro per la biologia integrata - Cibio), del Weill Cornell Medical
College (la scuola medica dell'Universita' Cornell di New York), del
Broad Institute del Mit e di Harvard.

Francesca Demichelis, ricercatrice del Cibio e visiting
assistant professor di Biomedicina computazionale al Weill Cornell, ha
lavorato con i suoi collaboratori per cercare di comprendere quanto
diffuse siano le mutazioni e le alterazioni del Dna individuate nei
vari campioni di tumore e cosa questo possa significare in termini di
progressione del tumore e, potenzialmente, del relativo trattamento.
"Le informazioni relative a cosa sia comune o meno nelle alterazioni -
spiega Demichelis - guideranno l'utilizzo dei farmaci e delle cure in
relazione al paziente". (segue)

(Red-Bdc/Ct/Adnkronos)
03-MAG-13 12:08

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TUMORI: PROSTATA, DA RICERCATORI ITALIANI 'MAPPA' CELLULE MALATE DI OGNI PAZIENTE (2) =

(Adnkronos Salute) - Il team internazionale di ricerca ha
collaborato per anni all'analisi e alla mappatura del genoma del
cancro alla prostata. Risultato di questi studi e' la convinzione che
le alterazioni genomiche strutturali siano un fattore chiave per lo
sviluppo e la progressione del cancro. Questo studio ha condotto il
sequenziamento di 57 genomi del cancro alla prostata e di genomi
interi di tessuti omologhi normali. "Questa scoperta - prosegue
Demichelis - smentisce quanto finora sembrava assodato e cioe' che sia
uno sviluppo graduale del carcinoma ad annullare, nel corso del tempo,
la capacita' di controllo della crescita della cellula. Questo
processo dall'andamento improvviso, denominato 'evoluzione del cancro
a macchie/spot', puo' essere paragonato a quanto prevede la teoria
dell'evoluzione per le specie viventi, secondo la quale i cambiamenti
di stato in una specie si verificano proprio con intervalli
repentini".

"Si tratta di un primo, concreto esempio nella direzione della
medicina di precisione - commenta Alessandro Quattrone, direttore del
Cibio - un'evoluzione della ricerca su cui stiamo scommettendo molto.
Consente di personalizzare al massimo gli interventi e di determinare
il profilo di rischio di ciascuna persona. Permette di monitorare
l'evoluzione della patologia e permettera' in un prossimo futuro di
realizzare appropriati interventi preventivi oltre che di selezionare
la terapia, la dose e il tempo di trattamento migliori".

Anticipata dal primo sequenziamento del genoma umano nel 2001,
la 'Precision Medicine' e' stata preparata grazie all'introduzione di
strumenti informatici in grado di interpretarlo in modo sempre piu'
efficace. Oggi a segnare la svolta e' stata l'introduzione di una
nuova tecnologia di sequenziamento di Dna che permette di leggere
genomi al costo di una Tac. "In breve tempo - assicura Quattrone -
comprenderemo sempre di piu' quello che gia' un poco sappiamo: che
ogni individuo e' diverso, che ogni malattia e' diversa, e ogni cura
dovra' essere tarata precisamente su queste diversita'". L'Universita'
di Trento per il tramite del suo Cibio avviera' alla fine del 2013 la
prima iniziativa italiana di Precision Medicine.

(Red-Bdc/Ct/Adnkronos)
03-MAG-13 12:13

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