Repubblica di martedì 6 febbraio 2018, pagina 5
Traini era nella security di Salvini I pm: voleva sparare in tribunale
L'inchiesta Traini
era nella security di Salvini I pm: voleva sparare in tribunale I
rapporti con la Lega. L'avvocato: la gente mi ferma per dargli
solidarietà, è allarmante Dal nostro inviato FABIO TONACCI, MACERATA
Luca Traini non è uno qualunque, nella Lega marchigiana. L'autore della
caccia all'immigrato scatenata sabato mattina è ben inserito e
conosciuto dai coordinatori locali. Tutti da queste parti si ricordano
di lui, anche se dopo il raid xenofobo lo dicono a bassa voce. E del
resto la stazza, i tatuaggi di ispirazione fascista e quella runa "dente
di lupo" apparsa di recente sulla sua tempia destra, non passavano
inosservati. Ma la Lega si è fidata di lui, tanto da inserirlo nel
servizio d'ordine di almeno un comizio del leader Matteo Salvini.
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