GIOVEDÌ 29 AGOSTO 2019 16.01.43
Ho sconfitto il numero chiuso e la malattia,oggi sono medico
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Ho sconfitto il numero chiuso e la malattia,oggi sono medico
Laureato a 36 anni, l'orgoglio di superare ostacoli
(ANSA) - ROMA, 29 AGO - Al giuramento di Ippocrate, con la
pergamena in mano a testimonianza che e' diventato medico, Marco
Mezzelani ci e' arrivato a 36 anni. Alla cerimonia di accoglienza
dell'Ordine dei Medici di Roma per 600 nuovi camici bianchi,
l'inno di Mameli gli fa venire un inaspettato nodo in gola.
Marco ripensa a tutta la strada fatta per arrivare alla laurea,
sul suo volto orgoglio e commozione: "Forse sono il piu'
emozionato dei colleghi, perche' il mio percorso e' stato un po'
piu' difficile".
All'inizio a sbarrargli la strada e' stato il test di ingresso
alla facolta' di Medicina, il famigerato numero chiuso: "Non sono
riuscito ad entrare al primo tentativo - racconta Marco - il
quiz era complicato, anche perche' la scuola superiore non
prepara a questo tipo di esame. E poi spesso non basta studiare
e conoscere gli argomenti per superarlo. Bisogna saper gestire
il tempo ed avere un'impostazione che consenta di affrontare il
test nel migliore dei modi".
Il sogno di Marco di diventare medico, "semplicemente perche'
voglio aiutare gli altri, anche se sembrera' banale", non rimane
pero' nel cassetto. Tra chi non supera il test, ci sono ragazzi
che si arrendono e scelgono altre strade. Alcuni, spesso vittime
delle tante incongruenze burocratiche o formali a cui e' soggetto
questo discusso esame, superano l'ostacolo del numero chiuso
presentando ricorso alla giustizia amministrativa che, proprio
qualche settimana fa ha riammesso alle facolta' di Medicina cento
studenti. Poi c'e' chi si iscrive a un'altra facolta' scientifica
e, sfruttando il meccanismo previsto dall'ex articolo 6, segue
lezioni e da' esami che consentono di non perdere l'anno e di
presentarsi al test dell'anno successivo con una preparazione
migliore. E cosi' ha fatto Marco: si e' iscritto alla facolta' di
Biologia, e l'anno successivo ha superato il test d'ingresso 'a
occhi chiusi. Ma sul suo percorso c'era ancora un ostacolo. Non
previsto, ne' prevenibile: la malattia. Qualcosa che un giovane
studente di Medicina si prepara ad affrontare, ma che di solito
sta dall'altra parte della barricata. "Ho avuto dei problemi di
salute che hanno rallentato i miei studi - racconta Marco -
anche per questo sono un po' piu' anzianotto rispetto alla media
dei laureati in Medicina. E' stato sicuramente il momento piu'
difficile da affrontare mentre frequentavo l'Universita', ma non
mi sono perso d'animo, e alla fine sono arrivato qui".
"Ecco perche' sono particolarmente contento e orgoglioso di
quello che, nonostante tutto, sono riuscito a portare a termine
- racconta - e' la strada che ho scelto. So bene che ci vuole
fegato e pelo sullo stomaco per intraprendere la carriera del
medico, ma faro' tutto il possibile per aiutare i miei futuri
pazienti".
In realta' Marco ha gia' iniziato a lavorare e a prendersi cura
dei primi malati facendo sostituzioni e guardie mediche. Quando
lo incontriamo, ancora non sa se e' riuscito ad entrare in una
scuola di specializzazione, ma l'ottimismo non lo abbandona:
"Credo che si riesca a lavorare anche senza specializzazione.
Sara' che adesso sono talmente felice di essere riuscito a
diventare medico. Ma per ora vedo il mio bicchiere decisamente
mezzo pieno. Cin cin".
Per segnalare le difficolta' che si incontrano al momento dei
test di ingresso e per avere tutti i chiarimenti giuridici e
legali sull'argomento, prima e dopo l'esame, per gli studenti
sono sempre presenti sindacati, associazioni studentesche e
sportelli di consulenza online come www.numerochiuso.info che
aiutano le future matricole a vincere la paura del test. (ANSA).
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29-AGO-19 16:01 NNNN
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