GIOVEDÌ 29 AGOSTO 2019 15.30.28
Salute: italiani individuano uno dei centri del controllo cognitivo =
(AGI) - Roma, 29 ago. - Un gruppo di ricercatori
dell'Universita' degli Studi di Milano e di Humanitas hanno
identificato un nodo cruciale nel circuito cerebrale alla base
delle funzioni di controllo cognitivo, dimostrando per la prima
volta quali sistemi di fibre situati nella sostanza bianca
siano implicati in questa fondamentale funzione: si tratta dei
fasci fronto-striatali, ovvero le fibre che collegano la
corteccia frontale ai nuclei della base. Lo studio, condotto
dal gruppo di ricerca diretto da Lorenzo Bello, docente di
Neurochirurgia dell'Universita' degli Studi di Milano e
responsabile di Neurochirurgia Oncologica dell'IRCCS Istituto
Clinico Humanitas, in collaborazione con il laboratorio di
Fisiologia del controllo motorio dell'Universita' degli Studi
di Milano diretto da Gabriella Cerri, ha sfruttato
un'innovativa combinazione di "brain mapping intraoperatorio" e
di analisi di neuroimmagine ed e' stato pubblicato sulla
rivista Brain. Attraverso l'utilizzo della stimolazione
elettrica diretta del tessuto cerebrale in pazienti svegli e
impegnati nell'esecuzione di test neuropsicologici implementati
ad hoc per essere utilizzati durante l'asportazione di tumori
cerebrali (awake neurosurgery), i ricercatori sono riusciti a
identificare nei lobi frontali precisi siti di sostanza bianca
sottocorticale responsabili della capacita' del paziente di
focalizzare l'attenzione su una specifica caratteristica di uno
stimolo presentato visivamente ed eseguire il compito richiesto
nonostante la somministrazione di fattori distraenti. (AGI)
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Salute: italiani individuano uno dei centri del controllo cognitivo (2)=
(AGI) - Roma, 29 ago. - I ricercatori hanno scoperto che la
perturbazione di queste regioni cerebrali durante la
stimolazione elettrica comprometteva l'esecuzione del compito
svelando cosi' il loro cruciale coinvolgimento nella gestione
dell'inibizione delle interferenze. Attraverso tecniche
avanzate di analisi di neuroimmagine trattografica e' stato
quindi possibile individuare quali specifici fasci di fibre
nervose attraversano le regioni identificate durante
l'intervento chirurgico. Da questa analisi e' emerso che sono i
fasci fronto-striatali, che collegano la corteccia frontale ai
nuclei della base, le connessioni cruciali per la corretta
esecuzione del compito.
"Da tempo e' riconosciuto il ruolo dei lobi frontali nel
controllo cognitivo, cioe' quella serie di abilita' mentali che
ci consentono l'attivazione di strategie appropriate e
l'inibizione di risposte non adeguate nella vita quotidiana -
commentano i ricercatori Guglielmo Puglisi ed Henrietta
Howells, primi autori del lavoro -. Tra le funzioni di
controllo cognitivo, l'inibizione delle interferenze e'
indispensabile per rimanere focalizzati su uno specifico
compito nonostante distrazioni o stimoli irrilevanti. Ad oggi
non e' ancora chiaro quali specifiche aree cerebrali e sistemi
di connessione giochino un ruolo cruciale in questo compito".
(AGI)
Red/Pot (Segue)
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Salute: italiani individuano uno dei centri del controllo cognitivo (3)=
(AGI) - Roma, 29 ago. - Se da un punto di vista scientifico lo
studio fornisce un fondamentale contributo alla comprensione
della circuiteria cerebrale alla base delle funzioni esecutive,
l'applicazione clinica traslazionale di questa scoperta
consente di localizzare con precisione millimetrica queste
regioni ed evitare di danneggiarle nel corso dell'asportazione
chirurgica delle lesioni tumorali ad esse adiacenti, mantenendo
inalterata la funzionalita' del paziente e assicurandogli
quindi la migliore qualita' di vita dopo l'intervento.
"In questo tipo di lesioni - conclude Bello - non e' sempre
possibile distinguere il tessuto tumorale da quello sano in
modo univoco sulla base delle normali neuroimmagini a
disposizione: diventa pertanto fondamentale che il
neurochirurgo possieda strumenti funzionali che gli consentano
di ridurre al minimo possibili effetti collaterali delle
procedure chirurgiche (deficit esecutivi, di linguaggio,
prassici, visivi) e allo stesso tempo di massimizzare
l'estensione della resezione. Le tecniche presentate in questo
studio permettono di 'interrogare' in modo diretto le regioni
cerebrali adibite alle funzioni del controllo cognitivo
consentendo di massimizzare l'estensione della resezione senza
produrre danni permanenti". (AGI)
Red/Pot
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