GIOVEDÌ 29 AGOSTO 2019 16.26.08
Tumori: pubblicate raccomandazioni mondiali su epilessia acquisita =
(AGI) - Roma, 29 ago. - Pubblicate le prime raccomandazioni a
livello mondiale sulla corretta gestione diagnostica,
terapeutica e assistenziale dei pazienti colpiti da tumore
cerebrale e che soffrono di epilessia causata dalla neoplasia.
Il lavoro e' stato pubblicato sulla rivista Neurological
Sciences dal gruppo della LICE (Lega Italiana Contro
l'Epilessia), coordinato da Marta Maschio, responsabile del
Centro Epilessia Tumorale dell'Istituto Nazionale Tumori Regina
Elena e da Francesco Paladin direttore della U.O.C. Di
Neurologia dell'ospedale Ss. Giovanni e Paolo di Venezia. Fino
ad oggi, non esistevano raccomandazioni, ne' nazionali ne'
internazionali, relative a questa patologia.(AGI)
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Tumori: pubblicate raccomandazioni mondiali su epilessia acquisita (2)=
(AGI) - Roma, 29 ago. - L'epilessia sintomatica dei tumori
cerebrali costituisce il 6-10 per cento di tutti i casi di
epilessia e il 12 per cento dell'epilessie acquisite ed e' il
sintomo piu' comune nei pazienti con tumore cerebrale.
Rappresenta infatti il sintomo d'esordio nel 20-40 per cento
dei pazienti, mentre in un ulteriore 10 per cento comparira'
nel corso della malattia. Complessivamente, la frequenza delle
crisi epilettiche nei pazienti varia dal 35 per cento al 70 per
cento in base al alla tipologia e alla localizzazione della
neoplasia. "La disabilita' causata dall'epilessia - dichiara
Gennaro Ciliberto, direttore scientifico dell'Istituto Regina
Elena - aggrava significativamente le conseguenze della
malattia oncologica e implica alti costi sociali e individuali.
Per tale motivo, la corretta presa in carico globale di questi
pazienti e' essenziale per il mantenimento di una dignitosa
qualita' di vita". I risultati raggiunti, grazie al lavoro
d'equipe di 35 specialisti italiani neurologi epilettologi,
offrono direttive sulle procedure da adottare per un corretto
percorso diagnostico e terapeutico, valutando a fondo le
indicazioni, i rischi e i benefici. "Gli obiettivi specifici -
spiegano Maschio e Paladin - erano fornire direttive sulle
procedure da adottare per un corretto percorso
diagnostico-terapeutico del paziente con epilessia tumorale,
valutando indicazioni, rischi e benefici, con particolare
riferimento alla definizione dell'iter decisionale relativo al
trattamento antiepilettico.(AGI)
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Tumori: pubblicate raccomandazioni mondiali su epilessia acquisita (3)=
(AGI) - Roma, 29 ago. - Il panel di esperti ha selezionato 17
domande sul management del paziente con epilessia tumorale,
alle quali ha risposto esprimendo raccomandazioni la cui forza
e' basata sull'evidenza dei dati di letteratura. In
particolare, sono stati esaminati 7827 articoli, di cui 148
sono risultati idonei a rispondere alle domande". Per prima
cosa e' emersa una forte raccomandazione a non scegliere i
farmaci antiepilettici di vecchia generazione, perche' sono in
grado di indurre gli enzimi epatici e quindi accelerare la
eliminazione dall'organismo di molti farmaci. Hanno pertanto la
capacita' di interferire con le terapie oncologiche. Vanno
presi in considerazione come prima scelta terapeutica i farmaci
di nuova generazione. gli esperti raccomandano inoltre di non
effettuare la profilassi antiepilettica, in assenza di crisi,
sia nei tumori cerebrali primari che nelle metastasi. Inoltre,
e' emerso che non ci sono prove che l'efficacia di un
antiepilettico rispetto ad un altro sia influenzata dal tipo
istologico o dalla localizzazione del tumore. Dall'analisi
della letteratura scientifica emergono invece dati contrastanti
o carenti in merito al ruolo dell'elettroencefalogramma (EEG),
alla scelta della strategia terapeutica in caso di inefficacia
o effetti collaterali del farmaco antiepilettico di prima
scelta e alla tempistica per l'eventuale sospensione dei
farmaci antiepilettici. "Dall'analisi delle raccomandazioni -
sottolineano i coordinatori dello studio - emerge la
consapevolezza che l'epilessia nei tumori cerebrali deve essere
considerata molto piu' di un semplice sintomo del tumore
stesso. Si evidenzia, infatti, come un approccio di squadra
multidisciplinare e ben strutturato, con specialisti di diverse
aree che affrontano tutti gli aspetti della vita del paziente,
sia essenziale nella gestione della presa in carico dei
pazienti". (AGI)
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