GIOVEDÌ 29 AGOSTO 2019 16.37.18
Brexit: Gina Miller all'attacco in tribunale contro sospensione =
(AGI) - Londra, 29 ago. - Si moltiplicano le iniziative legali
per impedire la sospensione del Parlamento britannico, chiesta
e ottenuta dal premier Boris Johnson: alle azioni giudiziarie
intraprese a Edimburgo e Belfast, si e' aggiunta Gina Miller,
noto avvocato e attivista che gia' nel 2016 era riuscita a
portare la questione Brexit a essere dibattuta in Parlamento
prima che venisse ufficialmente attivata con l'invocazione
dell'Articolo 50.
Attaccando il piano "cinico e codardo" di BoJo, la Miller
ha chiesto con urgenza all'Alta Corte una revisione giuridica
della sospensione dei lavori parlamentari: "sebbene la pratica
sia costituzionalmente accettabile nel Regno Unito, mai nessun
premier nella storia moderna ha tentato di usarla in maniera
cosi' sfacciata", ha denunciato, parlando di "un giorno nero
per la democrazia".
Una simile manovra dimostra quanto "spregiudicati siano
divenuti il premier e i suoi consiglieri", ha sottolineato la
Miller, secondo la quale Johnson e' pronto a "causare un
oltraggio costituzionale per far passare la sua agenda
ideologica", nella consapevolezza di "mancare dell'autorita'
legale e morale" per coinvolgere il Parlamento nella decisione
e preferendo quindi "cercare di bypassarlo". (AGI)
Sca (Segue)
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Brexit: Gina Miller all'attacco in tribunale contro sospensione (2)=
(AGI) - Londra, 29 ago. - Azioni "piu' simili a una dittatura
che a una democrazia e che per questo devono essere messe alla
prova nei tribunali", ha aggiunto l'avvocato, invocando l'aiuto
dell'opinione pubblica per "agire velocemente nel tempo
estremamente limitato a disposizione".
Intanto, a Edimburgo la deputata del Partito nazionalista
scozzese (Snp) Joanna Cherry guida, insieme alla leader dei
Lib-Dem Jo Swinson, la carica bipartisan di 75 parlamentari
contro l'iniziativa di Johnson: l'obiettivo e' ottenere dal
piu' alto tribunale civile scozzese (Court of Session)
un'interdizione temporanea che impedisca al premier di
sospendere i lavori parlamentari fino a quando non ci sara' una
sentenza definitiva in merito.
Per l'avvocato Adam O'Neill che li rappresenta, "la
sospensione e' stata usata per realizzare qualcosa di
irreversibile, in modo che il Regno Unito sia costretto a
lasciare l'Ue, con o senza accordo, e al Parlamento e' stato
impedito da un abuso di potere di farci qualcosa". Per il
legale, se venisse confermato dalla corte che si e' trattato di
"un abuso di potere basato su un errore legale", allora la
Regina dovrebbe essere obbligata a rivedere la sua
autorizzazione della sospensione "perche' la monarca non e'
sopra la legge".
Un tentativo analogo di bloccare la sospensione dei lavori
parlamentari e' in corso presso l'Alta Corte di Belfast su
iniziativa dell'attivista Raynold McCord. Il giudice supremo
dell'Irlanda del Nord, Declan Morgan, ha aggiornato a domani
mattina l'udienza per dare modo alle parti di prepararsi. La
mossa di Johnson "e' totalmente contro il processo democratico,
e' incostituzionale ed e' stata adottata per motivi politici,
non per il bene del popolo", ha sottolineato McCord. (AGI)
Sca
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