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martedì 27 ottobre 2020
MARTEDÌ 27 OTTOBRE 2020 12.36.57 Blitz Casamonica, poliziotto: clima di paura alla Romanina Blitz Casamonica, poliziotto: clima di paura alla Romanina Una delle deposizioni ricordate dal giudice nell'ordinanza Roma, 27 ott. (askanews) - "Si respira una grossa aria di paura e di terrore. I cittadini del quartiere sono terrorizzati dalle famiglie casa Monica e Di Silvio di Guglielmo e Spada perché hanno comportamenti spesso aggressivi, che rendono grossi problemi agli abitanti del quartiere" Romanina. Così un sovrintendente di polizia del commissariato di zona ha testimoniato in merito alla attività di Casamonica e Di Silvio. Le sue parole sono riportate nell'ordinanza di custodia cautelare eseguita oggi nei confronti di 6 appartenenti all'organizzazione malavitosa. "Io come ufficiale di polizia giudiziaria ricevo tante persone al commissariato che vengono a chiedere aiuto proprio per evitare certi comportamenti e certe aggressioni - ha detto il poliziotto - ma sono terrorizzati di fare le denunce per cui ci troviamo costretti a fornire i nostri cellulari per tranquillizzarli, a convincerli a fare le denunce". Poi ha aggiunto: "Ci riferiscono che è vietato, secondo loro, parcheggiare sotto casa di questi signori oppure se loro stanno fermi ad un incrocio è vietato suonare perché sennò scendono e si prendono le botte". Insomma "si respira una grossa aria di paura, di terrore e prepotenza che spesso questi soggetti fanno contro i cittadini che regolarmente abitano nel quartiere e si comportano bene oppure Mohammed che a questa frutteria e solo perché si è ribellato perché gli avevano tolto una cesta di frutta è stato pestato a sangue con 30 giorni di referto insomma per far capire il clima di prepotenza che si vive all'interno del quartiere". Il giudice Clementina Forleo scrive poi: "Emerge dunque con tutta evidenza il clima di paura in cui versa la popolazione del quartiere Romanina e la difficoltà da parte delle forze dell'ordine di avviare e portare a termine indagini che spesso non possono compiutamente svilupparsi dati i timori delle vittime di ritorsioni da parte dei componenti della famiglia". Una vittima di usura spiega: "Dall'ultima consegna di denaro, essendo ormai distrutto psicologicamente e moralmente, trovandomi in uno stato di soggezione tale da avere paura di camminare nel quartiere e di frequentare anche luoghi pubblici e i negozi tra le vie della borgata, ho deciso di non rispondere più alle chiamate di Ivana". Nav 20201027T123653Z
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