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venerdì 6 maggio 2022

Spazio: astronauti, i lunghi voli alterano zone del cervello =

 

VENERDÌ 06 MAGGIO 2022 12.15.24

Spazio: astronauti, i lunghi voli alterano zone del cervello =

Spazio: astronauti, i lunghi voli alterano zone del cervello = (AGI) - Roma, 6 mag. - I voli spaziali prolungati hanno effetti sul cervello degli astronauti. La lunga distanza e le modifiche alla forza di gravita' alterano gli spazi pieni di liquido lungo le vene e le arterie del cervello, comportando possibili implicazioni per la salute del cervello. A dirlo, una nuova ricerca dell'Oregon Health & Science University negli Stati Uniti in collaborazione con diverse organizzazioni. Lo studio e' pubblicato oggi sulla rivista Scientific Reports. La ricerca ha coinvolto l'imaging del cervello di 15 astronauti prima e dopo lunghi turni di servizio sulla Stazione Spaziale Internazionale. I ricercatori hanno utilizzato la risonanza magnetica per misurare lo spazio perivascolare, cioe' lo spazio attorno ai vasi sanguigni nel cervello degli astronauti, prima del loro lancio e subito dopo il loro ritorno. Hanno anche ripreso le misurazioni della risonanza magnetica a uno, tre e sei mesi dopo il loro ritorno. Le immagini degli astronauti sono state confrontate con quelle scattate dallo stesso spazio perivascolare nel cervello di 16 soggetti di controllo legati alla Terra. "Questi risultati ci costringono a pensare ad alcune domande fondamentali di base della scienza e a come si e' evoluta la vita qui sulla Terra". ha affermato l'autore senior Juan Piantino, MD, assistente professore di pediatria neurologica presso la OHSU School of Medicine. Confrontando le immagini prima e dopo, hanno trovato un aumento degli spazi perivascolari all'interno del cervello degli astronauti per la prima volta, ma nessuna differenza tra gli astronauti che in precedenza prestavano servizio a bordo della stazione spaziale in orbita attorno alla terra. (AGI)Sci/Pgi (Segue) 061215 MAG 22 NNNN

VENERDÌ 06 MAGGIO 2022 12.15.27

Spazio: astronauti, i lunghi voli alterano zone del cervello (2)=

Spazio: astronauti, i lunghi voli alterano zone del cervello (2)= (AGI) - Roma, 6 mag. - "Gli astronauti esperti potrebbero aver raggiunto una sorta di omeostasi", ha detto Piantino. In tutti i casi, gli scienziati non hanno riscontrato problemi di equilibrio o di memoria visiva che potrebbero suggerire deficit neurologici tra gli astronauti, nonostante le differenze misurate negli spazi perivascolari del loro cervello. Confrontando un grande gruppo di astronauti non identificati, lo studio e' il primo a valutare comparativamente un aspetto importante della salute del cervello nello spazio. La fisiologia umana si basa sul fatto che la vita si e' evoluta nel corso di milioni di anni mentre era legata all'attrazione gravitazionale terrestre. Libero dalle forze di gravita', il normale flusso del liquido cerebrospinale nel cervello e' alterato nello spazio. "Ci siamo adattati tutti a usare la gravita' a nostro favore", ha detto Piantino. "La natura non ci ha messo il cervello nei piedi, li ha messi in alto. Una volta rimossa la gravita' dall'equazione, che effetto ha sulla fisiologia umana?" I ricercatori hanno deciso di scoprirlo misurando gli spazi perivascolari, dove il liquido cerebrospinale scorre nel cervello. Questi spazi sono parte integrante di un sistema naturale di pulizia del cervello che si verifica durante il sonno. Conosciuto come il sistema glinfatico, questa rete a livello cerebrale elimina le proteine metaboliche che altrimenti si accumulano nel cervello. Gli scienziati affermano che questo sistema sembra funzionare in modo ottimale durante il sonno profondo. Gli spazi perivascolari misurati nel cervello costituiscono l' 'hardware' sottostante del sistema glinfatico. L'allargamento di questi spazi si verifica con l'invecchiamento ed e' stato anche associato allo sviluppo della demenza. I ricercatori hanno utilizzato una tecnica sviluppata nel laboratorio della coautrice Lisa C. Silbert, professoressa di neurologia presso la OHSU School of Medicine. Piantino ha affermato che lo studio potrebbe essere prezioso per aiutare a diagnosticare e trattare i disturbi legati alla Terra che coinvolgono il liquido cerebrospinale, come l'idrocefalo. "Questi risultati non solo aiutano a comprendere i cambiamenti fondamentali che accadono durante il volo spaziale, ma anche per le persone sulla Terra che soffrono di malattie che colpiscono la circolazione del liquido cerebrospinale", ha detto Piantino. (AGI)Sci/Pgi 061215 MAG 22 NNNN

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