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venerdì 6 maggio 2022

Obesita': 1 genitore su 3 nega l'evidenza sui figli =

 

VENERDÌ 06 MAGGIO 2022 15.04.22

Obesita': 1 genitore su 3 nega l'evidenza sui figli =

Obesita': 1 genitore su 3 nega l'evidenza sui figli = (AGI) - Roma, 6 mag. - Un genitore su tre fatica a riconoscere l'obesita' del proprio figlio e un adolescente su quattro non si rende conto di essere obeso. Questo e' cio' che emerge, principalmente, dai nuovi dati dello studio internazionale ACTION TEENS, condotto in dieci paesi nei vari continenti, Italia inclusa, e presentato oggi da Novo Nordisk al Congresso Europeo sull'Obesita' (ECO) 2022. L'obiettivo primario dello studio, che ha coinvolto circa 13.000 persone, di cui oltre 5.000 bambini e adolescenti con obesita', 5.400 genitori e caregiver, e piu' di 2.000 operatori sanitari, era quello di identificare le percezioni, le attitudini, i comportamenti e gli ostacoli per la cura dell'obesita' e capire in che modo questi fattori influenzino la sua gestione. I nuovi dati evidenziano che l'obesita' pediatrica ha un notevole impatto sulle aspettative di vita di chi ne e' affetto; infatti, il rischio di morte prematura triplica nei bambini con obesita' rispetto ai bambini che hanno un indice di massa corporea (BMI) nella norma. I genitori di bambini con obesita' faticano a riconoscerla e spesso sottovalutano la gravita' della malattia, convincendosi che si risolvera' con la crescita, aspettativa quest'ultima assolutamente non supportata dalle evidenze scientifiche. Purtroppo, invece, sottovalutare questa malattia in bambini e adolescenti porta a complicanze gia' in giovane eta', con lo sviluppo di malattie croniche come problemi di salute mentale, disturbi cardiaci, diabete di tipo 2, nonche' alcuni tumori e problemi a scheletro e articolazioni. "L'obesita' e' una malattia cronica che tende a recidivare e nel tempo puo' complicarsi con lo sviluppo di altre malattie, ma se trattata con serieta', tempo, dedizione e impegno si puo' curare", aggiunge Claudio Maffeis, past president della Societa' Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica. (AGI)Red/Pgi (Segue) 061504 MAG 22 NNNN

VENERDÌ 06 MAGGIO 2022 15.04.18

Obesita': 1 genitore su 3 nega l'evidenza sui figli (2)=

Obesita': 1 genitore su 3 nega l'evidenza sui figli (2)= (AGI) - Roma, 6 mag. - "In Italia i dati piu' recenti dell'indagine Okkio alla Salute - continua - ci dicono che purtroppo siamo tra i paesi europei con i valori piu' elevati di sovrappeso e obesita' nella popolazione in eta' scolare, risulta infatti che la percentuale di bambini in sovrappeso e' del 20,4 per cento e di bambini con obesita' del 9,4 per cento, compresi i gravemente obesi che rappresentano il 2,4 per cento". Dice Stephen Gough, Senior vice president, Global Chief Medical Officer, Novo Nordisk: "L'obesita' rappresenta una sfida irrisolta di salute pubblica, colpisce e condiziona la vita di troppi giovani, influenzando profondamente la loro salute. Lo studio ACTION TEENS ha analizzato le diverse potenziali barriere che ostacolano un'efficace lotta a questa malattia. L'obesita' in eta' pediatrica si riflette in eta' adulta in quattro casi su cinque; dobbiamo agire per guidare la popolazione a un cambiamento radicale di attitudini". Commenta Vicki Mooney, uno degli autori dello studio, Direttore esecutivo della European Coalition for People living with Obesity (ECPO): "I risultati dello studio mostrano che, nonostante gli adolescenti vogliano perdere peso per migliorare la propria salute, in un caso su tre non riescono a parlarne direttamente con i genitori e spesso ricorrono all'uso dei social media per cercare aiuto. E' difficile comprendere pienamente le pressioni quotidiane cui gli adolescenti in questa situazione sono soggetti, soprattutto perche' due terzi di loro si sentono gli unici responsabili del perdere peso. Infatti, molti genitori e caregiver di bambini e adolescenti con obesita' non sanno come affrontarla e come gestirla al meglio". Dallo studio, infine, emerge la necessita' di migliorare i percorsi di formazione di medici e operatori sanitari nella gestione e nella cura dell'obesita' come malattia cronica. Secondo i dati raccolti risulta, infatti, che l'87 per cento ritiene di non aver avuto una formazione adeguata su questa malattia. "L'impatto dell'obesita' sulla societa' e sui nostri sistemi sanitari non deve essere sottovalutato. C'e' urgente bisogno che i governi e la societa' riconoscano e trattino l'obesita' come una malattia cronica, in modo da offrire il giusto sostegno a tutti", dichiara l'autore principale dello studio, Jason Halford, Direttore della Scuola di psicologia dell'Universita' di Leeds e Presidente dell'Associazione europea per lo studio dell'obesita' (EASO). (AGI)Red/Pgi 061504 MAG 22 NNNN

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