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venerdì 17 febbraio 2023

Aviaria: Izsve, aumenta tra uccelli, cresce attenzione mammiferi =

 

VENERDÌ 17 FEBBRAIO 2023 12.25.05

Aviaria: Izsve, aumenta tra uccelli, cresce attenzione mammiferi =

Aviaria: Izsve, aumenta tra uccelli, cresce attenzione mammiferi = (AGI) - Roma, 17 feb. - - L'evoluzione della situazione dell'influenza aviaria a livello globale negli ultimi mesi ha sollevato una certa preoccupazione fra la comunita' scientifica internazionale. Dopo i casi confermati di trasmissione del virus H5N1 ad alta patogenicita' (HPAI) dagli uccelli in alcune specie di mammiferi, l'Organizzazione Mondiale della Sanita' (Oms) e l'Organizzazione Mondiale della Sanita' Animale (Woah) hanno invitato tutti i paesi ad innalzare il livello di allerta sull'arrivo di una nuova pandemia di influenza nella popolazione umana sostenuta da un virus di origine aviare. Secondo i dati epidemiologici del Centro di referenza nazionale ed europeo per l'influenza aviaria presso l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe), in Italia la circolazione del virus H5N1 fra gli uccelli selvatici e' in aumento, con il rischio che questi possano trasmettere il virus agli allevamenti avicoli. Il ministero della Salute ha diramato pochi giorni fa una nota, indirizzata a tutti i Servizi veterinari regionali e agli Istituti Zooprofilattici italiani, in cui ravvisa la necessita' di rafforzare la sorveglianza dei volatili selvatici e l'applicazione delle misure di biosicurezza negli allevamenti avicoli. "La diffusione del ceppo H5N1 HPAI fra gli uccelli selvatici e' in aumento, in Italia come nel resto del mondo - dichiara Calogero Terregino, direttore del Centro di referenza per l'influenza aviaria - Nel nostro paese, i casi di H5N1 HPAI nell'avifauna interessano principalmente Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia. Il ministero della Salute ha evidenziato come tale situazione costituisca un rischio costante per gli allevamenti di volatili domestici, considerato che alcune zone ad elevata densita' avicola coincidono con le aree dove attualmente si rilevano casi di HPAI nei selvatici. Come Centro di referenza stiamo monitorando l'evoluzione dell'epidemia su tutto il territorio nazionale con estrema attenzione, per evitare che si verifichi una situazione come nell'inverno 2021-2022." In Italia negli uccelli selvatici a partire da settembre 2022 sono stati ufficialmente confermati 79 casi di positivita' fra gabbiani (19), alzavole (13), germani (10) e in altri esemplari di rapaci e anatidi. Molti altri casi sospetti nei gabbiani sono in corso di conferma presso l'IZSVe. Il persistere di casi nei selvatici evidenzia la continua circolazione di H5N1 sul territorio italiano in linea con quanto sta avvenendo in altri paesi europei ed extra europei in cui si registra un aumento di casi anche nel pollame e nei mammiferi selvatici, e in cui sono stati segnalati anche sporadici casi in mammiferi domestici. Negli uccelli domestici la situazione e' piu' favorevole, dopo la drammatica ondata epidemica di H5N1 HPAI che ha investito prevalentemente il nordest nell'inverno 2021-2022, con 317 focolai negli allevamenti. (AGI)Pgi (Segue) 171224 FEB 23 NNNN

VENERDÌ 17 FEBBRAIO 2023 12.29.10

ANIMALI: A-MICI IN CITTA', 10-15 MLN DI GATTI NELLE CASE DEGLI ITALIANI (2) =

ADN0450 7 ECO 0 ADN EAM NAZ ANIMALI: A-MICI IN CITTA', 10-15 MLN DI GATTI NELLE CASE DEGLI ITALIANI (2) = (Adnkronos) - Per questo Legambiente lancia oggi, in occasione della giornata nazionale del gatto, un pacchetto di quattro proposte, chiedendo, in prima battuta, "al ministro della Salute di approvare rapidamente il decreto ministeriale che detta le modalità operative per l'implementazione del Sistema informativo Nazionale degli Animali da Compagnia (Sinac), previsto dal decreto legislativo n. 134/2022, che consentirà l'anagrafe di tutti i gatti domestici". Ai presidenti di Regione e ai sindaci, l'associazione ambientalista chiede "di realizzare, d'intesa con il governo, un piano nazionale che preveda: la mappatura completa, entro il 2024, delle colonie feline presenti nei contesti urbani e periurbani; una campagna ad hoc, entro il 2027, di anagrafe e sterilizzazione di tutti gli animali presenti nelle colonie feline; la piena operatività, entro il 2030, di 400 gattili sanitari (uno ogni 150mila abitanti) per consentire la gestione pubblica sanitaria delle popolazioni di gatti nelle aree urbane e periurbane". ''Dal nostro focus A-Mici in Città, legato all'XI rapporto nazionale Animali in Città a cui ha contribuito un campione di 986 comuni e 42 aziende sanitarie - dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente -emerge un quadro di luci e ombre dove, se da una parte si conferma il grande amore che i cittadini hanno per questa specie domestica, dall'altra parte è evidente come questo felino sia poco considerato dalle istituzioni. Per questo oggi rilanciamo quattro proposte per chiederne una maggiore tutela e benessere insieme ad un piano nazionale che veda collaborare insieme governo, Regioni e Comuni''. (Rof/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 17-FEB-23 12:29 NNNN

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