ALCUNI NUMERI SU CUI RIFLETTERE
L'IDF
ha reso noto oggi che dall'inizio della guerra sono stati eliminati
oltre 60 combattenti di Hamas considerati obiettivi strategici. A fronte
di ciò:
Sono
stati uccisi oltre 10.000 civili, tra cui più di 4.000 bambini, 48
giornalisti, 493 operatori sanitari e 18 rappresentanti della protezione
civile (EMERCOM).
I
bombardamenti e le incursioni israeliane hanno costretto quasi il 70%
della popolazione di Gaza (pari a circa 1,5 milioni di persone) ad
abbandonare le proprie case.
Durante
i bombardamenti, Israele ha utilizzato circa 30.000 kilotoni di
esplosivo, una media di 82 kilotoni per chilometro quadrato.
La
metà degli ospedali e il 62% dei centri di assistenza sanitaria di base
non funzionano (pari a 16 ospedali, 13 istituti medici e 32 centri
sanitari).
222.000 case sono state danneggiate, il 10% è diventato inabitabile.
40.000 edifici residenziali e 88 edifici governativi sono stati completamente distrutti.
222 scuole (un terzo del totale) sono state danneggiate, 60 scuole non funzionano più.
56 moschee sono state distrutte, 192 moschee e 3 chiese sono state danneggiate.
Sono
state colpite panetterie, ambulanze, convogli diretti a sud, oggi
persino un camion di aiuti umanitari proveniente dall'Egitto che
trasportava acqua minerale.
Tutto questo per eliminare 60
combattenti di Hamas. A grandi numeri, significa che per ogni terrorista
o presunto tale eliminato da Israele muoiono in media circa 170 civili
innocenti. Un massacro per eliminare poche decine di terroristi. Al di
là del problema umano e umanitario, a noi pare anche una dimostrazione
di scarsa attitudine militare.
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