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mercoledì 26 giugno 2024

Pennellata magistrale di Andrea Zhok che in maniera inappellabile ci fa capire quale sia l'ignoranza piú pericolosa e ahimè più diffusa ai nostri giorni. L'essenza nefasta della borghesia trionfa e ingloba a sé proletariato e sottoproletariato, orfani di rappresentanza, ma in quel pericoloso limbo descritto da Zohk c'è anche un'aristocrazia sempre più decadente e attratta dalla volgarità imperante e dilagante.

Pennellata magistrale di Andrea Zhok che in maniera inappellabile ci fa capire quale sia l'ignoranza piú pericolosa e ahimè più diffusa ai nostri giorni.
L'essenza nefasta della borghesia trionfa e ingloba a sé proletariato e sottoproletariato, orfani di rappresentanza, ma in quel pericoloso limbo descritto da Zohk c'è anche un'aristocrazia sempre più decadente e attratta dalla volgarità imperante e dilagante.

In questo paese siamo chiusi tra l'incudine di chi pensa che Galileo desse le istruzioni a Cristoforo Colombo e il martello di chi pensa che evitare questi strafalcioni per aver finito a calci e dispense un'università significhi essere colti.

L'ignoranza conclamata in posti di responsabilità è un serio quanto ovvio problema.

Ma esiste un'ignoranza più subdola e persino peggiore della prima, che è quella dei semi-colti, di quelli che, abituati a deridere (magari motivatamente) i famosi analfabeti funzionali, finiscono per ritenere che il possesso di un qualche pezzo di carta con valore legale, e magari la lettura degli inserti culturali dei quotidiani, conferisca una garanzia di superiore consapevolezza.

Il drammatico problema di questa seconda forma di ignoranza è che produce una forma estremamente specifica di ottusità, che possiamo chiamare "presunzione conformista".

La presunzione conformista è quell'atteggiamento mentale che dispensa dalla riflessione critica e dalla ricerca del vero sostituendole con una nuova forma del principio di autorità.

È vero perché l'ha detto il tiggì.
È vero perché lo scrive Repubblica.
È vero perché c'era su Focus.
È vero perché lo ha detto Piero/Alberto Angela.
È vero perché lo ha detto Bassetti.
È vero perché lo scrive Wikipedia.

Questa forma di ignoranza è peggiore delle forme conclamate ed esteriormente manifeste perché - per dirla con il più celebre figlio di una levatrice - non sanno di non sapere.

Esiste l'ignoranza di chi non legge libri o fonti autorevoli.
Ed esiste l'ignoranza di chi pensa che aver letto dei libri o compulsato delle fonti sedicenti autorevoli consenta di cessare l'uso dei propri occhi.

L'ignoranza dei semi-colti, cioè la presunzione conformista, è quella forma mentis per cui se scoppia un incendio sotto casa apri l'Ansa per capire cosa succede;
per cui se ti rapinano in casa ti tranquillizzi con una statistica che spiega che è sempre accaduto;
per cui se devi abitare in tre in una stanza ti consoli con l'articolo che ti spiega come sia di gran moda;
per cui se fatichi a mettere insieme pranzo e cena ti rassereni pensando a quanto sarebbe peggio se non sorvegliasse le nostre sorti la BCE;
per cui credi che l'America sia una grande democrazia, Biden un gaffeur, Putin il nuovo Hitler, l'IDF l'esercito più morale del mondo, e che dopo vent'anni di euro lavoriamo un giorno in meno e guadagniamo come se lavorassimo un giorno in più.

L'analfabeta vede solo a breve distanza, e questa miopia può creare problemi.
Ma il semi-colto proietta panzane eterodirette a lunga distanza, immaginando di essere lungimirante; e questo produce catastrofi.

Da Viterbegram

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