SPESE SOSPETTE, CONDANNATO GENERALE ESERCITO PER PECULATO
(ANSA) - FIRENZE, 20 DIC - Un generale dell'esercito, ora in
pensione, Matteo Facciorusso, e' stato condannato dal tribunale
di Firenze a tre ani e tre mesi di reclusione per peculato.
L'inchiesta ha riguardato la gestione dei fondi per due progetti
ministeriali nei quali il generale - che ha ricoperto ruoli di
vertice all'Istituto geografico militare - svolgeva funzioni
organizzative.
Il tribunale ha dichiarato il generale colpevole di quattro
condotte di peculato, per un valore di circa 20 mila euro,
assolvendolo con formula piena da altre quattro condotte di
peculato, che riguardavano, tra l'altro, il noleggio di un aereo
privato e i pagamenti di bollette di cellulari e di forniture di
mobili. Prosciolto per due abusi d'ufficio, uno dei quali legato
alla stipula di quattro contratti di collaborazione.
La somma finita nel mirino degli investigatori era di circa
460 mila euro: le contestazioni riguardavano, tra l'altro,
rimborsi spese per auto e alberghi o per incarichi a
professionisti. ''Il mio assistito - spiega il difensore,
l'avvocato Gianluca Gambogi - ha fiducia nella magistratura e
quindi valutera' con attenzione la motivazione della sentenza ai
fini dell'appello. Si esprime sin d'ora soddisfazione per quella
parte della sentenza che ha comunque assolto l'imputato da
quelle condotte di peculato piu' gravi''. (ANSA).
GRS
20-DIC-12 18:54 NNNN
(ANSA) - FIRENZE, 20 DIC - Un generale dell'esercito, ora in
pensione, Matteo Facciorusso, e' stato condannato dal tribunale
di Firenze a tre ani e tre mesi di reclusione per peculato.
L'inchiesta ha riguardato la gestione dei fondi per due progetti
ministeriali nei quali il generale - che ha ricoperto ruoli di
vertice all'Istituto geografico militare - svolgeva funzioni
organizzative.
Il tribunale ha dichiarato il generale colpevole di quattro
condotte di peculato, per un valore di circa 20 mila euro,
assolvendolo con formula piena da altre quattro condotte di
peculato, che riguardavano, tra l'altro, il noleggio di un aereo
privato e i pagamenti di bollette di cellulari e di forniture di
mobili. Prosciolto per due abusi d'ufficio, uno dei quali legato
alla stipula di quattro contratti di collaborazione.
La somma finita nel mirino degli investigatori era di circa
460 mila euro: le contestazioni riguardavano, tra l'altro,
rimborsi spese per auto e alberghi o per incarichi a
professionisti. ''Il mio assistito - spiega il difensore,
l'avvocato Gianluca Gambogi - ha fiducia nella magistratura e
quindi valutera' con attenzione la motivazione della sentenza ai
fini dell'appello. Si esprime sin d'ora soddisfazione per quella
parte della sentenza che ha comunque assolto l'imputato da
quelle condotte di peculato piu' gravi''. (ANSA).
GRS
20-DIC-12 18:54 NNNN
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