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martedì 5 febbraio 2013

MAFIA: PALERMO, CONFISCATI BENI PER 3 MLN A EREDI BOSS DEFUNTO =



MAFIA: PALERMO, CONFISCATI BENI PER 3 MLN A EREDI BOSS DEFUNTO =
(AGI) - Palermo, 5 feb. - Beni per oltre tre milioni di euro
sono stati confiscati dalla Dia di Palermo agli eredi del
capomafia della borgata di "Partanna Mondello Antonino
Porcelli, ergastolano deceduto nel settembre del 2012 a 79
anni. Gia' uomo di fiducia del boss Rosario Riccobono,
eliminato col metodo della 'lupara bianca' nel novembre
dell'82, Porcelli, era stato imputato in numerosi procedimenti
per mafia, a cominciare dal primo maxiprocesso. Era stato
coinvolto in indagini su diversi omicidi, tra i quali quello
dell'eurodeputato democristiano Salvo Lima, capo della corrente
andreottiana a Palermo, ucciso nel marzo del '92. Tra i beni
confiscati figurano terreni, magazzini e una villa. (AGI)
Rap
050701 FEB 13

NNNN
Mafia/ Dia confisca beni per 3 mln riconducibili a boss deceduto
Antonio Porcelli, morto un anno fa

Roma, 5 feb. (TMNews) - La Direzione Investigativa Antimafia di
Palermo ha confiscato un patrimonio del valore di oltre 3 milioni
di euro riconducibile al capomafia della borgata palermitana di
"Partanna Mondello" Antonino Porcelli, deceduto nel settembre
2012.

Già uomo di fiducia del noto capomafia Rosario Riccobono
(scomparso con il metodo della lupara bianca nel novembre 1982),
Porcelli, ergastolano, è stato negli anni destinatario di
numerosi provvedimenti restrittivi, tra cui quello del "Primo
Maxi Processo", perché ritenuto responsabile di associazione
per delinquere di stampo mafioso ed omicidi, coinvolto anche in
quello dell`On. Salvo Lima.

Tra i beni confiscati figurano terreni, magazzini, una villa ed
altro.

Nes/Xpa

050702 feb 13

Mafia/ Dia confisca beni per 3 mln riconducibili a boss...-2
Sottratti agli eredi della famiglia di Partanna-Mondello"

Roma, 5 feb. (TMNews) - La Direzione Investigativa Antimafia di
Palermo ha confiscato beni per un valore di oltre 3 milioni
di euro riconducibili al capomafia di "Partanna Mondello"
Antonino Porcelli, deceduto a 79 anni nel settembre 2012.
Alla confisca si è arrivati dopo la sentenza della Corte
d'Appello di Palermo - Sezione Misure di Prevenzione, che ha
confermato il sequestro dei beni già eseguito da questo Centro
Operativo nel 2006.

Porcelli, pluripregiudicato, componente di rilievo fin dagli anni
60 della "famiglia" mafiosa di "Partanna Mondello-Pallavicino",
era uomo di fiducia del noto esponente di spicco di "cosa nostra"
e capo della medesima "famiglia" Rosario Riccobono, ucciso con il
metodo della "lupara bianca" nel mese di novembre dell'anno 1982,
nel corso della cosidetta "guerra di mafia". Dopo la scomparsa
del Riccobono fu proprio il Porcelli a sostituirlo in seno a
quella "famiglia" mafiosa, assumendone il ruolo apicale di
reggente.

Antonino porcelli è stato, negli anni, destinatario di numerosi
provvedimenti restrittivi, tra cui il famoso mandato di cattura,
nr,. 323/84 RMC, cd "Primo Maxi Processo", perché ritenuto
responsabile di associazione per delinquere di stampo mafioso,
numerosi omicidi, traffico di stupefacenti ed altro, venendo
coinvolto anche nell'omicidio dell'On. Salvo Lima.

Condannato all'ergastolo, scarcerato per gravissimi motivi di
salute nel settembre del 2012, Porcelli è morto il 22 settembre.

Il provvedimento di confisca, notificato in applicazione del
codice antimafia agli eredi Gaetana Riccobono, moglie del
Porcelli, nonché cugina del boss Riccobono, ed ai figli di
Porcelli Lorenzo e Bartolomeo, interessa terreni, immobili e
conti correnti.

Red/Nes

050937 feb 13

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