Salute/ Influenza, 474mila a letto: oltre 2mln da inizio epidemia
'No uso indiscriminato antibiotici, non intasare Pronto Soccorso'
Roma, 5 feb. (TMNews) - Nella quarta settimana del 2013
l`influenza ha colpito 474.600 persone, con un trend in costante
crescita (nei sette giorni precedenti erano 379.000). In media,
dal 21 al 27 gennaio, 7.91 italiani su 1.000 sono stati messi a
letto dal virus. Le Regioni a maggior incidenza sono Marche, Val
d`Aosta e Campania (rispettivamente con 22.73, 21.75 e 18.85 casi
per mille abitanti), quelle che hanno fatto registrare il minor
numero di diagnosi sono invece Puglia, Sicilia e Friuli.
Complessivamente dall`inizio dell`epidemia 2.058.400 persone
hanno contratto il virus e 3.397.800 le cosiddette sindromi
respiratorie acute. Sono i numeri del bollettino settimanale
sull`epidemia della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG).
Per il presidente SIMG Claudio Cricelli "è fondamentale non
assumere antibiotici, innanzitutto perché sono inattivi sui
virus, non solo influenzali ma anche respiratori. Inoltre un uso
indiscriminato rende questi farmaci inefficaci, aumentando il
rischio di resistenze nei loro confronti da parte dei batteri. È
compito del medico giudicare se l`influenza può essersi
complicata (succede nel 15-20% dei casi) a tal punto da
intraprendere una terapia con antibiotici".
(Segue)
Red/Sav
051151 feb 13
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Roma, 5 feb. (TMNews) - Un appello anche a non intasare i
Dipartimenti di emergenza degli ospedali: "Troppo spesso vengono
riportate notizie di cronaca sul caos nei pronto soccorso per
l`epidemia di influenza - continua Cricelli - Anche in caso di
febbre alta, non bisogna allarmarsi. È un sintomo molto comune
dei primi giorni della malattia e dimostra che l`organismo ha
messo in atto i sistemi di difesa per combattere l`infezione. I
farmaci sintomatici aiutano a controllare la febbre e una buona
idratazione permette di integrare le perdite di liquidi".
"La durata della malattia è di 4-5 giorni ed è consigliabile il
riposo a casa per un pronto recupero - spiega Aurelio Sessa,
presidente regionale SIMG Lombardia e medico sentinella -. Può
essere utile l`assunzione di antipiretici oppure di
antinfiammatori, in grado di controllare la febbre, il dolore
muscolo-scheletrico e i processi infiammatori provocati
dall`infezione. Questi medicinali di automedicazione devono
essere assunti responsabilmente tenendo conto di un adeguato
periodo di terapia (solitamente 3 giorni) e delle dosi indicate.
È importante non cambiare i farmaci tra loro e completare il
ciclo di terapia prescritto".
Red/Sav
051151 feb 13
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