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mercoledì 29 giugno 2016

ANSA-FOCUS/ Irlanda del Nord preoccupata, 'la Brexit è follia'




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>ANSA-FOCUS/ Irlanda del Nord preoccupata, 'la Brexit è follia'
Agricoltori, commercianti e imprenditori in allarme
(ANSA-AP) - BLACKLION (IRLANDA NORD), 29 GIU - L'intera
Irlanda del Nord guarda con grande apprensione all'uscita della
Gran Bretagna dall'Unione Europea. In particolare sono in
allarme gli agricoltori, i commercianti, gli imprenditori che
vivono e lavorano a ridosso dei 500 chilometri di confine con la
Repubblica d'Irlanda. Che sta nell'Ue e ci resta, guadagnando
così le maggiori e più immediate possibilità di diventare la
prima beneficiaria dello 'strappo'.
Poi c'è anche chi teme negative conseguenze socio-politiche,
fino a ipotizzare un rinnovato sostegno all'Ira (l'Esercito
Repubblicano Irlandese) che, dal 2005, ha di fatto rinunciato
alla violenza portando con costante gradualità Londra e Dublino
ad eliminare basi e installazioni militari di frontiera. Con la
separazione dall'Ue - è il monito dei politici 'di confine' - le
autorità britanniche e irlandesi dovranno ridistribuire
funzionari doganali e di polizia per bloccare immigrazione e
contrabbando e ciò toglierà al confine tra le due Irlande (più
di 30.000 sono le persone che ogni giorno, senza controlli, lo
attraversano per motivi di studio o lavoro) quella condizione di
'invisibilità' che da oltre un decennio è alla base della
pacificazione dell'isola e della sua crescita economica.
Rischio instabilità politica a parte, gli agricoltori di
frontiera paventano una vera e propria rovina finanziaria. "I
sussidi dell'Ue forniscono gran parte del reddito da pascoli,
considerati zone scarsamente produttive ma preziose per
l'ambiente - sottolinea un allevatore - Sono circa 80.000 euro
all'anno. Non riesco a immaginare la Gran Bretagna che ci
sovvenziona come ha fatto finora l'Unione Europea e temo che nel
giro di pochi anni in questa parte dell'Irlanda nel Nord
potrebbe anche non esserci più agricoltura".
Dall'allevamento al commercio, altro allarme è legato al
rafforzamento dell'euro sulla sterlina e al crollo di
quest'ultima rispetto a tutte le valute forti. Andare a fare
acquisti in Irlanda del Nord all'improvviso per gli irlandesi
'meridionali' di Dublino è diventato un affarone: tutto costa il
10% in meno. Ma per gli imprenditori del Nord l'import ha
raggiunto prezzi in alcuni casi proibitivi. Lamenta il titolare
di un'azienda di componenti elettronici: "Molti nostri clienti
sono in Europa. Impossibile restare competitivi". Tanto più se
si era abituati a 'far girare' le merci o i componenti dei
prodotti finali senza barriere tariffarie. (ANSA-AP).
BA
29-GIU-16 17:07 NNN 

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