LUNEDÌ 25 MARZO 2024 16.30.28
Scienza: vulcano a Santorini piu' esplosivo di quanto si pensi =
Scienza: vulcano a Santorini piu' esplosivo di quanto si pensi = (AGI) - Roma, 25 mar. - (NOTIZIA CON EMBARGO ALLE 17.00) La storia della caldera di Santorini, e in particolare il vulcano Kameni, potrebbe essere significativamente piu' esplosiva rispetto a quanto ipotizzato in precedenza. Lo suggerisce uno studio, pubblicato sulla rivista Nature Geoscience, condotto dagli scienziati dell'Universita' di Amburgo, in Germania. Il team, guidato da Jonas Preine, ha analizzato i sedimenti ottenuti da quattro siti di carotaggio profondo di Kameni per ricostruire l'eruzione avvenuta nel 726 d.C. Santorini, spiegano gli esperti, e' una caldera multiciclica, associata a una grande depressione che si forma quando il vulcano erutta e collassa. Si pensava che i suoi cicli fossero caratterizzati da periodi estesi di attivita' vulcanica effusiva e leggermente esplosiva. Nel 1600 a.C., riportano gli scienziati, si e' verificata l'ultima eruzione di Santorini, che ha prosciugato il serbatoio di magma sottostante e lasciato un anello di isole piu' piccole. Il risultato di questo evento e' stato il vulcano Kameni, situato al centro di questa formazione, che ha segnato l'inizio di un nuovo ciclo della caldera. La sua registrazione eruttiva e' stata documentata da depositi sulla terraferma e documenti storici. Nell'ambito di questa indagine, il team ha identificato uno spesso strato di pomice e cenere vulcanica sepolti all'interno della caldera. I residui sono stati associati a un'eruzione del vulcano Kameni avvenuta intorno al 726 d.C., solo duemila anni dopo l'ultimo evento noto di formazione della caldera. Secondo le stime degli autori, il volume di questo strato di cenere e roccia potrebbe raggiungere i 3,1 chilometri cubici. Questi valori sono compatibili con un'eruzione di magnitudo cinque, significativamente piu' potente degli scenari associati finora agli eventi eruttivi di Santorini. I risultati, commentano gli scienziati, suggeriscono che la caldera e' stata in grado di produrre eruzioni nel periodo successivo alla formazione di caldera, generalmente considerato un momento di tregua. Tali nozioni, concludono gli autori, potrebbero migliorare la comprensione dei rischi associati a questi tipi di caldere vulcaniche. (AGI)Sci/Pgi 251630 MAR 24 NNNN
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