ANSA/ MANOVRA: BONANNI A CGIL, PRONTO A
PATTO;CAMUSSO, E' INIZIO
CISL, PER DIFESA ART. 18; DOMANI DIRETTIVO CGIL
SU MANOVRA E ART
(ANSA) - ROMA, 8 SET - Parte il
confronto sull'art.8 della
manovra che apre alla
possibilita' per i contratti aziendali e
territoriali di derogare in materia
di lavoro alle leggi ed ai
contratti nazionali. Il leader della Cisl,
Raffaele Bonanni,
propone alla Cgil un patto in difesa dell'art.18 dello
Statuto
dei lavoratori. ''Possiamo sottoscrivere un documento politico
con
Cgil e Uil che lo metta nero su bianco: non ricorreremo alla
gestione della
norma'' e cioe' ai licenziamenti in deroga
all'art.18 che la Cisl, assicura
Bonanni, ''non ha intenzione di
trattare''. Replica il numero uno della Cgil,
Susanna Camusso:
''Mi pare che lo sciopero generale abbia fatto bene e abbia
i
suoi effetti. Quello che dice Bonanni rappresenta un inizio''.
Ma,
aggiunge, il giudizio sulla norma ''e' un po' piu' complesso
di quello che
da' lui'' e comunque ''bisognera' fare una
discussione vera su cosa vuol dire
fare un accordo oggi''.
Il riferimento e' all'accordo interconfederale
(sulla
contrattazione aziendale e la rappresentativita' sindacale) del
28
giugno, raggiunto unitariamente da Cgil, Cisl e Uil e
Confindustria. Dal
palco dello sciopero generale di martedi'
Camusso lo ha affermato
chiaramente: ''Dico a Confindustria,
Cisl e Uil: scegliete, o c'e l'accordo
sindacale o c'e' la
legge. Tutte e due non sono possibili''. Per Bonanni non
c'e'
bisogno di uno stralcio dell'art.8, per Camusso si' (lo ha
definito
una ''vergogna'' che va cancellata, che a suo parere
annulla non solo
l'art.18 ma l'intero Statuto dei lavoratori ed
il contratto nazionale di
lavoro, violando la Costituzione).
Sulla questione la Cgil si confrontera'
domani al suo
interno. La manovra, lo sciopero di
martedi' e l'art.8 sono,
infatti, al centro del direttivo di Corso d'Italia
convocato per
domani e dopodomani. Il 'parlamentino' della
confederazione
valutera' i riflessi della norma inserita nella manovra
sull'accordo del 28 giugno, su cui
l'organizzazione aveva aperto
la consultazione degli iscritti (come previsto
dallo Statuto
confederale) per validare l'intesa con la firma definitiva.
La
Fiom, con la decisione del Comitato centrale di ieri, ha chiesto
alla
Cgil di ritirare l'adesione a quell'accordo, perche' - a
giudizio delle tute
blu guidate da Maurizio Landini - l'art.8
della manovra di fatto lo rende carta straccia.
(ANSA).
MRG
08-SET-11 20:05 NNNN
Nessun commento:
Posta un commento