SALUTE. ESPERTI: STANCHEZZA CRONICA NON È UNA
MALATTIA PSICHICA
CAUSA SCATENANTE È PROBABILMENTE VIRALE O
BATTERICA.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 8 set. - Perennemente
stanchi,
al punto che le occupazioni piu' semplici possono diventare
un
ostacolo, il lavoro, lo studio talvolta impossibili. Da anni
sostengono
che la loro sia una vera e propria malattia ma per
molto tempo si sono
trovati di fronte a medici scettici piu'
propensi a credere in un disturbo di
origine psichica. Sono i
malati di Sindrome da stanchezza cronica (Cfs), una
malattia rara
fortemente invalidante ma non ancora riconosciuta in Italia
come
patologia grave, cronica e invalidante e nemmeno inserita tra
le
malattie rare esenti.
La scienza tuttavia, spiega una nota, ha
cominciato da qualche
anno ad interessarsene in maniera piu' attiva, ne
e'
testimonianza una recente articolo apparso su Nature
rewiev
neuroscience e in cui 4 tra i maggiori esperti vengono chiamati
a
fare il punto sulla malattia e soprattutto sulle sue cause. A
dare
notizia di questo studio e' la testata on
line
www.osservatoriomalattierare.it in un servizio a firma di
Ilaria
Vacca.
"Per anni la professione medica non ha riconosciuto
la
sindrome da stanchezza cronica come condizione reale-
spiega
nell'articolo il professor Stephen Holgate dell'Universita'
di
Southampton- La situazione e' diventata confusa quando il
concetto di
encefalopatia mialgica e' stato legato alla CFS e
molti preferivano chiamarla
cosi' perche' la definizione era
legata a un concetto clinico". Questa
confusione e' stata
ulteriormente aggravata da grandi disaccordi sulla
prevalenza e
fisiopatologia della malattia, e l'eccessiva gamma di
trattamenti
potenziali.
"A mio giudizio- dice il professor Anthony
Komaroff, della
Harvard medical school- la letteratura dimostra molte
anomalie
per i pazienti Cfs, sia in raffronto a pazienti sani che
a
pazienti affetti da malattie che comportano affaticamento
quali
depressione o sclerosi multipla. Molte delle anomalie
documentate
coinvolgono il sistema nervoso centrale e quello
autonomo.
Secondo me gli scettici dovrebbero documentarsi di piu'".
Acceso
e' il dibattito su quelle che potrebbero essere le
cause, una querelle che si
e' fatto piu' confusa dopo che e'
caduta l'ipotesi che a causare la malattia
potesse essere il
retrovirus Xmrv. "Secondo quanto sappiamo oggi della Cfs-
spiega
Holgate- la sindrome ha un innesco ambientale o
microbiologico,
come l'esposizione ad agenti chimici o a un virus, ma i
fattori
psicologici e sociali sono importanti nella progressione
della
malattia". Concorda Komaroff, che afferma che "molti studi
clinici
ed epidemiologici hanno descritto sintomi da stanchezza
post-infettiva che si
verificano in associazione con una grande
variera' di agenti virali e
batterici".
Sulla stessa linea anche il professor Simon
Wessely,
dell'Istituto di psichiatria del King's college di
Londra:
"L'evidenza che alcune infezioni hanno la capacita' di
innescare
Cfs e' schiacciante- dichiara Wessely- Per esempio, c'e'
un
rischio maggiore di sviluppare il Cfs, dopo il virus di
Epstein-Barr
(che causa la mononucleosi) e in seguito ad altre
infezioni comuni". Piu'
cauto il professor Dennis Mangan,
dell'Office of research on women's health
di Bethsda, secondo il
quale "ci sono molti articoli scientifici che
sostengono di avere
dimostrato una tale associazione, ma nessuno e'
stato
ufficialmente confermato dagli studi di controllo successivi".
Lo
stesso afferma tuttavia che "la componente psichiatrica della Cfs
e'
ancora da determinare ma la ricerca mostra effetti reciproci
del sistema
immunitario ed endocrino sul cervello e l'attivita'
neuronale, offrendo
possibili spiegazioni ai molti sintomi
associati alla sindrome".
Gli
esperti, al di la' dei dubbi sulla natura della malattia,
sono dunque
concordi su una cosa, chi e' affetto da Cfs non ha
una malattia psichiatrica
ma una malattia che puo' nel tempo
generare anche questo tipo di disturbi,
sia per cause biochimiche
sia per il riflesso che la malattia ha nella loro
vita.
(Wel/ Dire)
16:33 08-09-11
NNNN
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