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giovedì 8 settembre 2011

salute. sclerosi multipla, esperimento con staminali a Palermo

SALUTE. SCLEROSI MUTIPLA, ESPERIMENTO CON STAMINALI A PALERMO
PRIMI DATI FOLLOW-UP CONFERMANO SOPPRESSIONE INFIAMMAZIONI.

(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 8 set. - Si e' svolto a Palermo
Sclerosi un nuovo esperimento con cellule staminali contro la
sclerosi multipla. L'intervento, in via sperimentale, e' stato
effettuato dall'equipe dell'unita' di trapianto di midollo osseo
dell'azienda ospedaliera 'Ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello',
diretta dalla dottoressa Rosanna Scime' e dai medici della
Neuroimmunologia dell'azienda coordinati da Salvo Cottone. Il
paziente e' un giovane di 24 anni di Palermo che dopo una degenza
di 10 giorni e' tornato a casa. Il trapianto e' stato effettuato
nell'ambito di un protocollo di ricerca finalizzato a valutare la
sicurezza e l'efficacia del trattamento in pazienti affetti da
sclerosi. Le cellule vengono reinfuse (autotrapianto) al termine
di un trattamento di chemioterapia o di radioterapia ad alte
dosi, per assicurare la ricostituzione del midollo osseo del
paziente.
La chemioterapia ad alte dosi ha lo scopo di ridurre
marcatamente i linfociti responsabili dell'attacco infiammatorio
contro la mielina e le cellule nervose, alla base delle
alterazioni patologiche della malattia. Le cellule staminali
reinfuse hanno inoltre la capacita' di rigenerare linfociti non
programmati per danneggiare il cervello e il midollo spinale dei
pazienti con sclerosi multipla.
"Questo tipo di trapianto e' una terapia complessa- precisa
Scime'- e non priva di rischi per cui, nel caso di una malattia
infiammatoria cronica invalidante che incide sulla qualita' ma
non sull' aspettativa di vita, come la sclerosi multipla, e'
opportuno che venga effettuato in casi selezionati e in centri di
alta specializzazione".
"Si tratta di pazienti che, nonostante abbiano effettuato
diversi trattamenti immunomodulanti o immunosoppressivi- spiega
il dottor Cottone- continuano a presentare attacchi acuti di
malattia o nuove lesioni in risonanza magnetica. Tale tipo di
approccio terapeutico prevede l'utilizzo di cellule staminali
prelevate dal circolo sanguigno dello stesso paziente candidato
al trapianto".
"I primi dati di follow-up confermano- continua Cottone- che
questo tipo di approccio terapeutico e' in grado di sopprimere,
anche per diversi anni, ogni segno di attivita' infiammatoria nei
pazienti con sclerosi multipla e una stabilizzazione del decorso
della malattia". (set) (www.redattoresociale.it)

(Wel/ Dire)
16:30 08-09-11

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