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mercoledì 10 luglio 2019

Carie addio, create 'otturazioni' con antibatterico

MERCOLEDÌ 10 LUGLIO 2019 14.23.31 


Carie addio, create 'otturazioni' con antibatterico 

ZCZC4742/SX4 XSP63147_SX4_QBKN R CRO S04 QBKN Carie addio, create 'otturazioni' con antibatterico Eviterebbero il ripresentarsi del problema su denti gia' curati (ANSA) - ROMA, 10 LUG - Addio carie 'di ritorno', e infiltrazioni di denti gia' curati grazie a un nuovo materiale in composito per otturazioni arricchito con nanoparticelle antibatteriche, che evita la crescita di patogeni e quindi la formazione di nuove carie. E' la promessa che arriva da uno studio pubblicato sulla rivista ACS Applied Materials & Interfaces e condotto presso l'Universita' di Tel Aviv da Lihi Adler-Abramovich e Lee Schnaider. Una delle cause piu' comuni di estrazione dentale o devitalizzazione e' proprio l'infiltrazione, o una carie secondaria, ovvero quando un dente curato con una otturazione si caria nuovamente, all'interno dell'otturazione stessa (per la crescita di batteri patogeni all'interfaccia tra otturazione e superficie del dente curato) e la carie procede indisturbata verso la radice. Gli esperti hanno dunque pensato allo sviluppo di una resina con l'aggiunta di nanoparticelle antibatteriche per evitare la formazione di nuove carie nel sito dell'otturazione. "Abbiamo sviluppato un materiale potenziato, non soltanto esteticamente gradevole, e rigido ma con proprieta' intrinseche antibatteriche, incorporando nanoparticelle con questa proprieta'" - ha spiegato Schnaider. "I compositi con attivita' inibitoria della crescita dei germi hanno il potenziale di ostacolare lo sviluppo di questo diffusissimo problema orale", ha sottolineato, le carie secondarie. Il materiale e' low cost e puo' essere facilmente prodotto su vasta scala. "Questo studio e' molto interessante, e si innesta nel filone della ricerca volta a migliorare i materiali che vengono comunemente utilizzati in odontoiatria - ha sottolineato in un commento all'ANSA Cristiano Tomasi dell'Universita' di Goeteborg e membro della Societa' Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP). Le proprieta' antibatteriche di certi materiali sono particolarmente attrattive, e quindi molto studiate, poiche' le principali patologie della cavita' orale e dei denti sono legate ad una origine batterica. Si deve pero' sempre esercitare prudenza sulla vera applicabilita' clinica di materiali come questi - ha rilevato l'esperto. I test 'in vitro' (di laboratorio), come quelli effettuati in questa ricerca, possono solo confermare le proprieta' antibatteriche e le caratteristiche meccaniche del materiale. Ma altri studi vanno effettuati prima di poter vedere questo materiale nell'utilizzo quotidiano: intanto va dimostrata la non-tossicita' del materiale, e successivamente si deve dimostrare la validita' operativa a breve e lungo termine con studi clini appositamente progettati", ha concluso Tomasi. (ANSA). Y27-BR 10-LUG-19 14:23 NNNN

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