MERCOLEDÌ 10 LUGLIO 2019 15.04.10
Salute: per 4 italiani su 10 aziende farmaci pensano solo a profitto =
(AGI) - Firenze, 10 lug. - Il 37 per cento degli italiani ritiene che le aziende farmaceutiche siano interessati di piu' alla ricerca del profitto. E' uno dei dati emersi da un'indagine Censis presentata oggi in occasione del convegno "Da 60 anni insieme, per la vita", organizzato al Lilly Campus di Sesto Fiorentino alla presenza di specialisti, associazioni pazienti, istituzioni locali e nazionali in occasione del 60esimo anniversario dell'arrivo di Eli Lilly in Italia. I risultati rivelano che esiste un grosso gap fra la reputazione delle aziende farmaceutiche presso i cittadini e il loro reale valore economico, industriale e di innovazione. Nell'immaginario collettivo di molti prevale ancora un'idea dai tratti critici. Lo dimostra. In dettaglio, il 41 per cento degli italiani riconosce il valore del prodotto nel migliorare la salute dei pazienti, ma il 37 per cento ritiene che a prevalere sia la ricerca del profitto da parte delle aziende farmaceutiche. C'e' inoltre un'ampia quota di cittadini (21 per cento che sale al 29 per cento tra coloro che hanno un titolo di studio inferiore) che non e' in grado di esprimere un giudizio perche' poco informata sul tema. Il 45 per cento incolpa le aziende per i prezzi elevati e la scarsa accessibilita' ai nuovi farmaci e solo il 33 per cento considera l'industria farmaceutica positiva grazie al ruolo di primo piano in ricerca e innovazione. "Dallo studio sulla reputazione delle aziende farmaceutiche - spiega Concetta M. Vaccaro, responsabile Area salute e welfare della Fondazione Censis - e' emersa una immagine sociale polarizzata, confermata anche dai risultati di una indagine sulle opinioni degli italiani, in cui e' ampiamente presente il riconoscimento del valore sociale delle aziende, che fatica pero' a diventare prevalente e rimane sullo sfondo di una connotazione in cui prevalgono le dimensioni critiche. Il vulnus reputazione e' di tipo culturale ed e' legato al 'lucrare sulla salute' ma e' anche motivato dalle carenze di comunicazione sul ruolo delle aziende nella lotta alle malattie e nella ricerca, i cui elementi distintivi rimangono sconosciuti ai piu'. Per questo i molti suggerimenti per migliorare l'immagine sociale delle aziende puntano sulla promozione di nuove strategie di comunicazione da parte delle aziende, improntate sulla trasparenza e l'esplicitazione del loro ruolo nella promozione della salute collettiva". (AGI) Red/Pgi 101503 LUG 19 NNNN
Salute: per 4 italiani su 10 aziende farmaci pensano solo a profitto =
(AGI) - Firenze, 10 lug. - Il 37 per cento degli italiani ritiene che le aziende farmaceutiche siano interessati di piu' alla ricerca del profitto. E' uno dei dati emersi da un'indagine Censis presentata oggi in occasione del convegno "Da 60 anni insieme, per la vita", organizzato al Lilly Campus di Sesto Fiorentino alla presenza di specialisti, associazioni pazienti, istituzioni locali e nazionali in occasione del 60esimo anniversario dell'arrivo di Eli Lilly in Italia. I risultati rivelano che esiste un grosso gap fra la reputazione delle aziende farmaceutiche presso i cittadini e il loro reale valore economico, industriale e di innovazione. Nell'immaginario collettivo di molti prevale ancora un'idea dai tratti critici. Lo dimostra. In dettaglio, il 41 per cento degli italiani riconosce il valore del prodotto nel migliorare la salute dei pazienti, ma il 37 per cento ritiene che a prevalere sia la ricerca del profitto da parte delle aziende farmaceutiche. C'e' inoltre un'ampia quota di cittadini (21 per cento che sale al 29 per cento tra coloro che hanno un titolo di studio inferiore) che non e' in grado di esprimere un giudizio perche' poco informata sul tema. Il 45 per cento incolpa le aziende per i prezzi elevati e la scarsa accessibilita' ai nuovi farmaci e solo il 33 per cento considera l'industria farmaceutica positiva grazie al ruolo di primo piano in ricerca e innovazione. "Dallo studio sulla reputazione delle aziende farmaceutiche - spiega Concetta M. Vaccaro, responsabile Area salute e welfare della Fondazione Censis - e' emersa una immagine sociale polarizzata, confermata anche dai risultati di una indagine sulle opinioni degli italiani, in cui e' ampiamente presente il riconoscimento del valore sociale delle aziende, che fatica pero' a diventare prevalente e rimane sullo sfondo di una connotazione in cui prevalgono le dimensioni critiche. Il vulnus reputazione e' di tipo culturale ed e' legato al 'lucrare sulla salute' ma e' anche motivato dalle carenze di comunicazione sul ruolo delle aziende nella lotta alle malattie e nella ricerca, i cui elementi distintivi rimangono sconosciuti ai piu'. Per questo i molti suggerimenti per migliorare l'immagine sociale delle aziende puntano sulla promozione di nuove strategie di comunicazione da parte delle aziende, improntate sulla trasparenza e l'esplicitazione del loro ruolo nella promozione della salute collettiva". (AGI) Red/Pgi 101503 LUG 19 NNNN
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