SANITA': GIUNTA APPROVA SCHEDE OSPEDALIERE E TERRITORIALI
ZAIA, RIFORMA EPOCALE. SENZA TAGLI, CON LO SGUARDO AL FUTURO
(ANSA) - VENEZIA, 18 GIU - Prende corpo la grande riforma
della sanita' veneta delineata dal nuovo Piano Sociosanitario
Regionale. La Giunta regionale ha infatti approvato oggi le
tanto attese schede di dotazione ospedaliera e territoriale. Ne
ha dato notizia il presidente Luca Zaia aprendo il consueto
punto stampa del martedi', affiancato dal Vicepresidente Marino
Zorzato, dall'assessore alla sanita' Luca Coletto e da quello al
sociale Remo Sernagiotto.
Tra i punti cardine della riforma, rafforzamento della sanita'
territoriale con la nascita degli ospedali di comunita' e delle
medicine di gruppo integrate per portare le cure piu' vicine alla
gente; nessun taglio di posti letto, ma una diminuzione di
quelli per acuti a favore dell'attivazione di letti di comunita'
(il saldo e' piu' 36), con conseguente aumento del numero di
primariati, che passa dagli attuali 727 a 754; potenziamento
dell'urgenza-emergenza per dare risposta ai casi gravi entro la
proverbiale "golden hour"; mantenimento di tutte le eccellenze
attualmente presenti negli ospedali per acuti suddivisi in Hub
di riferimento Europeo (le Aziende Ospedaliere di Padova e
Verona), in Hub di riferimento provinciali (gli Ospedali
capoluogo) e in nosocomi "di rete", tarati sull'assistenza di
circa 200 mila abitanti l'uno.
Zaia l'ha definita una riforma "epocale, non solo perche'
viene dopo 17 anni dal precedente Piano Sociosanitario, ma
perche' disegna un'organizzazione sanitaria moderna e capace di
essere efficiente per vari anni a venire. Siamo gia' molto piu'
avanti di altri in giro per l'Italia - ha aggiunto Zaia, perche'
il nostro tasso medio di ospedalizzazione e' di 7 giorni contro i
30 di alcune altre Regioni, e con questa riforma manterremo la
leadership nazionale. Segnalo anche molti aspetti che non esito
a definire di civilta' - ha proseguito Zaia - come le reti per la
presa in carico del paziente dalla diagnosi alla guarigione
delle quali la breast unit per il tumore al seno e' un chiaro
esempio; come il rafforzamento dell'urgenza-emergenza per
soccorrere chi sta davvero male e rischia la vita; come la
scelta strategica degli ospedali di comunita', dove un malato che
non e' piu' nella fase acuta e i pazienti cronici e anziani
troveranno l'assistenza a loto piu' adatta senza doversi
sottoporre alla sofferenza del ricovero per acuti; come gli
hospice per i malati terminali dove scienza e umanita' devono
accompagnare la persona nell'ultimo tratto di vita; come le
medicine di gruppo che, a regime, saranno a disposizione della
gente H24 7 giorni su 7".
Zaia ha ringraziato in particolar modo gli assessori Coletto
e Sernagiotto, il segretario regionale Domenico Mantoan e tutti
i tecnici, "che hanno fatto un lavoro enorme e difficile
nell'interesse della comunita' veneta".
"Questo e' un lavoro lungimirante - ha detto Coletto - portato
avanti sulla base di precisi parametri validi a livello
nazionale come il tasso di 3,0 posti letto per acuti per mille
abitanti e di 0,5 posti letto per mille abitanti dedicati alla
riabilitazione e alla lungodegenza. Questa nostra organizzazione
- ha aggiunto - fara' scuola in Italia, anche per il forte
rilancio della medicina sul territorio, che porta la salute piu'
vicina alla gente, l'80% della quale non ha bisogno di un
ospedale per acuti, ma di cure e servizi diffusi sul territorio.
Ora il tutto - ha concluso - passa al vaglio della Commissione
sanita' del Consiglio regionale e siamo sin d'ora totalmente
disponibili a valutare assieme ogni proposta diversa o
migliorativa".
Per Sernagiotto, "l'ospedale di comunita' e' una scelta
innovativa e fondamentale, perche' toglie ricoveri impropri negli
ospedali per acuti e garantisce maggiore assistenza e serenita'
alle persone e alle loro famiglie. Con il trasferimento di tanti
posti letto da acuti a ospedali di comunita' - ha concluso - si e'
tolto l'inutile e si attiva l'utile". Zorzato ha tenuto a
sottolineare che "complessivamente quella che verra' realizzata e'
un'ottima sanita', accompagnata da una diffusa specializzazione e
da un'Universita' che esce dalla sua sede e, molto
opportunamente, si diffonde sul territorio". (ANSA).
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18-GIU-13 16:15 NNNN
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