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martedì 18 giugno 2013

ESTATE: ESPERTO, CON FILTRI SPORCHI ARIA CONDIZIONATA RISCHIO LEGIONELLA


ESTATE: ESPERTO, CON FILTRI SPORCHI ARIA CONDIZIONATA RISCHIO LEGIONELLA =
BOOM DI UTILIZZO CLIMATIZZATORI CON L'ARRIVO DEL GRANDE CALDO

Roma, 18 giu. (Adnkronos Salute) - Un motivo in piu' per recarsi
in ufficio felici: l'aria condizionata. Con la prima ondata di caldo
sull'Italia e le temperature che oggi superano i 35° C su molte citta'
italiane, chi ha la fortuna di avere un impiego se ne rallegrera'
ancor di piu', proprio per merito del refrigerio che e' possibile
trovare sul luogo di lavoro. Ma attenzione: con i getti troppo
'ghiacciati' e i filtri d'aria non accuratamente puliti, possono
manifestarsi problemi di salute legati alla climatizzazione, che puo'
essere nociva non solo se impostata a temperature troppo basse. Il
problema puo' risiedere anche nei filtri sporchi, ricettacolo "di
batteri, in particolare quello della legionella, ma anche di miceti e
parassiti", dice all'Adnkronos Salute Ivo Iavicoli, tossicologo
dell'Istituto di medicina del lavoro dell'universita' Cattolica di
Roma.

"La possibile diffusione, negli ambienti di vita e di lavoro, di
microrganismi da parte degli impianti di condizionamento - spiega
l'esperto - e' correlata principalmente a una non corretta
manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti stessi. Infatti,
le particolari condizioni microclimatiche presenti all'interno degli
impianti di condizionamento favoriscono la proliferazione dei
microrganismi e la loro conseguente immissione negli ambienti. Il caso
storicamente piu' conosciuto di epidemia dovuto alla diffusione di
microrganismi da parte degli impianti di condizionamento e' quello
avvenuto nel 1976 tra i partecipanti al raduno della Legione Americana
al Bellevue Stratford Hotel di Philadelphia. In quell'occasione, 221
persone contrassero una particolare forma di polmonite precedentemente
non conosciuta, e di queste 34 morirono. La fonte di contaminazione
batterica fu identificata nel sistema dell'aria condizionata
dell'albergo e il batterio responsabile fu denominato Legionella
pneumophila". (segue)

(Bdc/Col/Adnkronos)
18-GIU-13 14:06

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(Adnkronos Salute) - "Un non corretto utilizzo degli impianti di
condizionamento con una regolazione della temperatura su valori
eccessivamente bassi - prosegue Iavicoli - puo' determinare
l'insorgenza di svariati effetti nocivi per la salute dell'uomo. I
piu' frequenti sono rappresentati da lombalgie, mal di gola,
raffreddore, dolori addominali, torcicollo, ma anche bronchiti,
polmoniti e infezioni batteriche. Inoltre, l'esposizione a un ambiente
in cui uno o piu' parametri termici non sono adeguati o la qualita'
dell'aria indoor risulta scadente puo' comportare la comparsa di
diverse sindromi come la 'Malattia correlata all'edificio' o la
'Sindrome dell'edificio malato'".

Le disposizioni normative sugli impianti di condizionamento e
ventilazione "stabilisce i seguenti parametri per gli impianti di
condizionamento - elenca l'esperto - Nella stagione calda, in cui e'
necessaria la refrigerazione dell'aria, la differenza di temperatura
dell'aria tra l'esterno e l'interno non deve superare il valore di 7
°C, mentre l'umidita' relativa deve essere compresa tra il 40 e il
50%. Nelle stagioni in cui e' necessaria la refrigerazione dell'aria
la temperatura interna deve essere mantenuta tra i 18 °C e i 20 °C e
l'umidita' relativa deve essere compresa tra il 40 e il 60%. Gli
impianti di condizionamento dell'aria necessitano di manutenzione
periodica e programmata sia per garantire la continua efficienza delle
parti meccaniche, elettriche e idrauliche, sia per prevenire che
diventino fonte inaspettata di inquinanti fisici chimici e biologici".
(segue)

(Bdc/Col/Adnkronos)
18-GIU-13 14:06

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(Adnkronos Salute) - Per quanto riguarda la manutenzione
ordinaria "e' importante che sia programmata basandosi sulle
caratteristiche tecniche dell'impianto e che verifichi la corretta
funzionalita' di tutte le differenti parti del sistema di
condizionamento. Pertanto, la periodicita' dei controlli dipende
essenzialmente dall'azione di manutenzione che deve essere effettuata.
Ad esempio i filtri devono essere sostituiti o puliti ogni 3 mesi e la
pulizia e la disinfezione delle sedi in cui sono alloggiati i filtri
deve essere effettuata ogni 6 mesi, mentre per quanto riguarda lo
stadio di deumidificazione e di umidificazione le vaschette di
accumulo devono essere svuotate ed eventualmente disinfettate ogni 3
mesi".

Per evitare o ridurre al minimo i rischi per la salute correlati
a un utilizzo scorretto degli impianti di condizionamento "basta
seguire alcune semplici regole. Innanzitutto - dice Iavicoli - quella
di evitare di posizionarsi direttamente sotto il flusso d'aria del
condizionatore. Pertanto, in fase di progettazione di un ambiente di
lavoro sarebbe opportuna l'installazione di apparecchi di
condizionamento a soffitto che garantiscono una distribuzione piu'
uniforme dell'aria, mentre per i condizionatori a parete gia'
installati, se lo spazio dell'ambiente di lavoro lo consente, sarebbe
opportuno spostare le postazioni in modo da evitare un'esposizione
diretta. Inoltre, e' utile fare attenzione alla posizione dei
condizionatori rispetto agli arredi (armadi, archivi) per evitare
riflessi dannosi e la rimozione di sporcizia dai punti, quali le parti
alte dei mobili, dove solitamente la pulizia viene fatta piu' di rado.
Infine, i lavoratori dovrebbero essere adeguatamente informati e
formati sull'utilizzo dei condizionatori e sulle temperature da
impiegare per evitare che il cattivo utilizzo sia causa di fastidio o
di danni piu' importanti per la salute", conclude l'esperto.

(Bdc/Col/Adnkronos)
18-GIU-13 14:08

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