Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-00871
presentato da
Interrogazione a risposta scritta 4-00871
CORDA Emanuela
testo di
Giovedì 13 giugno 2013, seduta n. 33
da fonti di stampa risulta che cento agenti segreti sono impiegati nella scorta di esponenti politici per un costo annuo di 15 milioni all'anno;
non si capisce per quale motivo i servizi segreti italiani debbano svolgere mansioni che spettano alle forze di polizia, distolti di fatto dal proprio compito istituzionale, ovvero la sicurezza dello Stato, per provvedere a fare da scorta agli esponenti politici (ormai inaccettabile nota dolente della politica italiana) fra i quali il premier;
il Copasir, infatti, ha più volte espresso l'indicazione che le scorte siano svolte dalle forze dell'ordine proprio in ragione degli organici dei servizi segreti ridotti all'osso;
tra l'altro, fu l'ex premier Berlusconi, quando si insediò al Governo nel 2001, a volere che la propria sicurezza fosse gestita non più dalle forze dell'ordine, ma dagli 007, operazione che gli consentì di «arruolare» le sue personali guardie del corpo private, dipendenti delle sue aziende, tra le file dell’intelligence;
per poterlo fare, fu addirittura adottato il decreto-legge 6 maggio 2002, n. 83, recante Disposizioni urgenti in materia di sicurezza personale e ulteriori misure per assicurare la funzionalità degli uffici dell'Amministrazione dell'interno, il quale, al comma 3 dell'articolo 1, recita: «Per specifiche circostanze e casi determinati il Presidente del Consiglio dei Ministri, d'intesa con il Ministro dell'interno, può definire modalità differenziate in ordine alla tutela e alla protezione (...)», un comma che, a parere degli interroganti, ha giustificato per anni sprechi e abusi;
come previsto dalle disposizioni in materia, tutti i premier avrebbero diritto alla protezione personale per i 12 mesi successivi alla fine del loro mandato; per l'ex premier Berlusconi, questo termine è scaduto nel novembre del 2012, ma il Governo Monti ha disposto che gli 007 proseguissero ancora la sua tutela, (seppur in collaborazione con i carabinieri);
le scorte dei servizi segreti, rispetto a quelle delle forze dell'ordine, sono molto più costose in quanto il personale beneficia dei trattamenti riservati al controspionaggio, quasi doppi rispetto a quelli degli uomini in divisa. Solo i quaranta agenti che scortavano l'ex premier Berlusconi costavano 200.000 euro al mese, due milioni di euro all'anno –:
di quali ulteriori informazioni disponga in ordine a quanto già evidenziato in premessa e se risulti che agenti dei servizi siano ancora impegnati per la scorta dell'ex premier Berlusconi;
se non ritenga, anche nel solco della cosiddetta spending review, di voler accogliere l'appello del Copasir nel senso di restituire alla security di Palazzo Chigi, ovvero al Viminale, il compito di scortare il presidente del Consiglio e tutti gli altri eventuali destinatari del provvedimento.
(4-00871)
Nessun commento:
Posta un commento