Salute: italiani sedentari bevono poco e pochi zuccheri
Nessun eccesso di bevande 'dolci' come bibite e succhi di frutta
(ANSA) - FIRENZE, 21 NOV - Gli italiani bevono troppo poco,
non esagerano con le bevande zuccherate, e fanno poca attivita'
fisica. E' quanto emerge dai dati finali dell'indagine Liz
(Liquidi e Zuccheri), presentati oggi a Firenze nel corso del
congresso nazionale della Societa' Italiana di Medicina Generale.
''Gli italiani bevono poco piu' di un litro d'acqua al giorno, ma
le linee guida internazionali parlano di due litri al giorno per
le donne e 2,5 litri per gli uomini'', ha spiegato Franca
Marangoni, responsabile della ricerca di Nutrition Foundation of
Italy che ha condotto lo studio con Simg.
I risultati della ricerca, condotta su un campione di circa
duemila soggetti, tendono a ridimensionare il luogo comune del
consumo eccessivo di bevande zuccherate fra i giovani e non
solo: la quantita' assunta di zucchero contenuto nelle bibite o
nei succhi di frutta e' inferiore a quella del cucchiaino versato
nel caffe' o nel te' (ma un uomo su quattro e una donna su cinque
non zucchera il proprio espresso), oltre che a quella contenuta
nei dolci e nella frutta.
Tutte queste fonti insieme danno un apporto medio giornaliero
pari a circa 67 grammi al giorno, una quota in linea con quanto
indicato dai Larn (i livelli raccomandati dalla Societa' Italiana
di Nutrizione Umana), che fissano il limite per gli zuccheri al
15% delle calorie giornaliere, quindi 78 grammi per donne e 90
grammi per uomini di corporatura media e stile di vita
caratterizzato da moderata attivita' fisica.
''I risultati - ha affermato Marangoni - confermano ancora
una volta l'importanza della qualita' complessiva
dell'alimentazione e dello stile di vita e non tanto della
valutazione del singolo alimento''. Infatti, fa notare la
ricercatrice, per il consumo di latte e yogurt ''siamo ben al di
sotto delle due porzioni giornaliere raccomandate, e anche per
la frutta siamo al di sotto delle tre porzioni'', mentre un
italiano su quattro fa una vita troppo sedentaria.
Secondo Andrea Poli, direttore scientifico della Nfi, e'
fondamentale ''raccogliere dati molto solidi sulle reali
abitudini della popolazione italiana, indispensabili per poter
pianificare interventi di politica sanitaria e campagne
educative efficaci per la promozione di stili di vita sani e
attivi. Abbiamo bisogno innanzitutto di conoscere davvero le
abitudini dei cittadini per elaborare strumenti nuovi che
possano spiegare loro come mantenersi sani''. (ANSA).
YAD
21-NOV-13 16:52 NNNN
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