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lunedì 3 settembre 2018

Eurispes: Vigili del Fuoco primi ma "ultimi"



LUNEDÌ 03 SETTEMBRE 2018 12.35.37
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Eurispes: Vigili del Fuoco primi ma "ultimi" 

 Eurispes: Vigili del Fuoco primi ma "ultimi" "Sotto organico, mal pagati e senza necessarie tutele sanitarie" Roma, 3 set. (askanews) - Sono amatissimi. Ricevono grande apprezzamento dall'86% degli italiani (Eurispes, Rapporto Italia 2018). Ai funerali di Stato delle vittime di Genova sono stati applauditi per l'abnegazione e l'efficacia dimostrate tra le macerie del Ponte Morandi, nella loro ricerca affannosa di salvare vite. Lo stesso è avvenuto lo scorso anno per la tragedia dell'hotel di Rigopiano, e nelle tantissime altre occasioni (quasi un milione di interventi nel 2017, con un trend di crescita del 15% rispetto al decennio scorso) in cui si adoperano per le piccole, le medie e le grandi emergenze che mettono a rischio la salute e la vita dei concittadini: crolli, smottamenti, incendi, terremoti, alluvioni. Sono i Vigili del Fuoco, un corpo nazionale con un organico operativo di meno di 30.000 unità (cui vanno sommate 3/4.000 unità presenti solo sulla carta). Ciò comporta che i Vigili del Fuoco si debbano spostare da regione a regione, inseguendo le tante emergenze del Paese. Secondo l'Eurispes "più volte si è ipotizzato, nel mal concepito spirito della Riforma del Titolo V, di 'regionalizzare' l'operatività di questo presidio essenziale per la sicurezza degli italiani: tentativi fortunatamente falliti che, ad esempio, avrebbero limitato nel disastro di Genova l'immediata possibilità di intervento dei Vigili di Toscana, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Lazio, confluiti in Liguria, con le loro colonne mobili, sul luogo del disastro, a poche ore dal crollo". "Un Corpo sotto organico, 'ufficialmente' di 1.286 unità, ma che in realtà dovrebbe essere ampliato di altre migliaia di unità, mentre invece si fa fatica a coprire il turn-over allo stesso modo in cui le Forze di polizia dovrebbero continuare a recuperare il grave gap numerico determinato dai tagli degli arruolamenti imposto dal decreto-legge sulla spending review del 2012", dice Tullio Del Sette, presidente dell'Osservatorio sulla Sicurezza dell'Eurispes ed ex comandante generale dei carabinieri. (Segue) Red/Sav 20180903T123527Z

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