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sabato 15 giugno 2024

TUMORI: CANCRO AL CERVELLO, DA SCIENZIATI ITALIANI APPROCCIO INNOVATIVO PER TRATTAMENTO =

 

MERCOLEDÌ 12 GIUGNO 2024 17.09.57

TUMORI: CANCRO AL CERVELLO, DA SCIENZIATI ITALIANI APPROCCIO INNOVATIVO PER TRATTAMENTO =

ADN1126 7 CRO 0 ADN CRO NAZ TUMORI: CANCRO AL CERVELLO, DA SCIENZIATI ITALIANI APPROCCIO INNOVATIVO PER TRATTAMENTO = Team padovano multidisciplinare scopre il ruolo delle connessioni cerebrali nella crescita della neoplasia Roma, 12 giu. (Adnkronos Salute) (EMBARGO ORE 00.30 DI DOMANI) - Nonostante tutti gli sforzi della ricerca, i tumori cerebrali sono rimasti gli unici a non aver presentato progressi significativi negli ultimi 30 anni. Perché? A questa domanda ha provato a dare una risposta un team multidisciplinare diretto da Maurizio Corbetta, dipartimento di Neuroscienze dell'Università di Padova e principal investigator della Fondazione ricerca biomedica avanzata (Vimm) e composto interamente da ricercatori dell'Università di Padova: Alessandro Salvalaggio (neurologo), Lorenzo Pini (psicologo) e Alessandra Bertoldo (ingegnere). "Il limite principale dell'approccio tenuto finora è quello di considerare i gliomi (tumori cerebrali) come un qualsiasi altro tumore di qualsiasi altro organo - spiegano gli autori -. Invece, e qui la novità, la crescita di un tumore cerebrale è in parte determinata e regolata dall'attività stessa del cervello". Lo studio è stato pubblicato su 'Lancet Neurology'. "Il cervello è il nostro organo più complesso, in cui i circa 100 miliardi di neuroni sono organizzati fra loro secondo una struttura complessa (connettoma strutturale) formando specifici network di attività (connettoma funzionale). Le cellule tumorali - proseguono i ricercatori - si integrano nel connettoma e ne sfruttano le connessioni strutturali e funzionali per crescere e diffondersi. Di conseguenza, lo studio della connettività cerebrale assume un nuovo ruolo nel determinare la prognosi di questi pazienti, ma soprattutto fornisce nuove strategie di trattamento". Ad esempio, in un lavoro recente pubblicato su 'Jama Neurology', gli autori hanno mostrato che la sopravvivenza di un paziente può essere predetta sulla base di indici di connettomica calcolati da un'immagine clinica ottenuta con risonanza magnetica. Altre possibili applicazioni future riguardano la radioterapia e la navigazione chirurgica. "Inoltre nel prossimo futuro, modulando la connettività potremmo rallentare la crescita del tumore fornendo ai pazienti nuovi trattamenti da affiancare a quelli tradizionali (chemioterapia e radioterapia)", conclude Maurizio Corbetta. (Frm/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 12-GIU-24 17:09 NNNN

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