Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-05226
presentato daInterrogazione a risposta scritta 4-05226
DELLA VALLE Ivan
testo di
Lunedì 23 giugno 2014, seduta n. 250
DELLA VALLE. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
la Corte dei conti – sezione centrale del controllo di legittimità sugli atti del Governo e delle Amministrazioni pubbliche – con delibera n. 21 del 12 dicembre 2013, ha stabilito che dal 9 ottobre 2010 non spetta più la speciale indennità pensionabile, pari ad oltre 105 mila euro annui, ai vice comandanti dell'Arma dei carabinieri cessati dal servizio e posti in ausiliaria;
sul Sole 24 Ore del 12 giugno 2014 è stato pubblicato un articolo, a firma di Marco Ludovico, dal titolo «Bonus di fine carriera. In congedo con 6 mila euro in più», nel quale si afferma che l'attuale comandante in seconda della Guardia di finanza, generale Vito Bardi, sarà posto in congedo il 5 luglio 2014 con il riconoscimento di tale speciale emolumento pari a circa 5-6 mila euro netti al mese; tale emolumento sarebbe stato autorizzato poche settimane prima dalla stessa Corte dei conti;
la notizia stampa il generale Bardi risulterebbe inoltre essere stato recentemente indagato dalla Procura di Napoli per il reato di corruzione –:
se trovi conferma la notizia riportata dal quotidiano il Sole 24 Ore ed, in caso affermativo, quali siano stati i motivi sulla base dei quali il Ministro dell'economia e delle finanze abbia assunto una decisione a favore del comandante in seconda della Guardia di finanza, in contraddizione con quanto invece deciso, pochi mesi fa, per gli omologhi dell'Arma dei carabinieri;
se non ritenga opportuno sospendere, ove ne sussistano i presupposti, il riconoscimento di tale speciale indennità in attesa di un chiarimento circa la legittimità amministrativa e contabile di tale emolumento, nonché dell'inchiesta penale in corso nei confronti del generale Vito Bardi. (4-05226)
la Corte dei conti – sezione centrale del controllo di legittimità sugli atti del Governo e delle Amministrazioni pubbliche – con delibera n. 21 del 12 dicembre 2013, ha stabilito che dal 9 ottobre 2010 non spetta più la speciale indennità pensionabile, pari ad oltre 105 mila euro annui, ai vice comandanti dell'Arma dei carabinieri cessati dal servizio e posti in ausiliaria;
sul Sole 24 Ore del 12 giugno 2014 è stato pubblicato un articolo, a firma di Marco Ludovico, dal titolo «Bonus di fine carriera. In congedo con 6 mila euro in più», nel quale si afferma che l'attuale comandante in seconda della Guardia di finanza, generale Vito Bardi, sarà posto in congedo il 5 luglio 2014 con il riconoscimento di tale speciale emolumento pari a circa 5-6 mila euro netti al mese; tale emolumento sarebbe stato autorizzato poche settimane prima dalla stessa Corte dei conti;
la notizia stampa il generale Bardi risulterebbe inoltre essere stato recentemente indagato dalla Procura di Napoli per il reato di corruzione –:
se trovi conferma la notizia riportata dal quotidiano il Sole 24 Ore ed, in caso affermativo, quali siano stati i motivi sulla base dei quali il Ministro dell'economia e delle finanze abbia assunto una decisione a favore del comandante in seconda della Guardia di finanza, in contraddizione con quanto invece deciso, pochi mesi fa, per gli omologhi dell'Arma dei carabinieri;
se non ritenga opportuno sospendere, ove ne sussistano i presupposti, il riconoscimento di tale speciale indennità in attesa di un chiarimento circa la legittimità amministrativa e contabile di tale emolumento, nonché dell'inchiesta penale in corso nei confronti del generale Vito Bardi. (4-05226)
Nessun commento:
Posta un commento