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giovedì 26 giugno 2014

TUMORI: AL POLMONE SI VINCONO IN 20% CASI, SPERANZE DA IMMUNOTERAPIA =



TUMORI: AL POLMONE SI VINCONO IN 20% CASI, SPERANZE DA IMMUNOTERAPIA =
ESPERTI A CONFRONTO A ROMA

Milano, 26 giu. (AdnKronos Salute) - Il cancro al polmone
colpisce ogni anno 38 mila italiani, causando il 2,4% della mortalità
per malattie. Nonostante l'alta incidenza, grazie ai nuovi farmaci
questo 'big killer' può essere sconfitto nel 20% dei casi. E per il
futuro si batte la strada dell'immunoterapia. Sulle nuove terapie
intelligenti e a bersaglio molecolare, e su diagnosi precoce,
chemioterapia e multidisciplinarietà al servizio del paziente, si
confrontano gli esperti riuniti a Roma per la IV Conferenza
internazionale di oncologia toracica, organizzata dall'Associazione
italiana di oncologia toracica (Aiot). Un evento ospitato fino a
sabato 28 giugno a Roma Eventi-Piazza di Spagna.

La neoplasia al polmone oggi ''non viene considerata soltanto
dal punto di vista istologico - spiega Cesare Gridelli, presidente
Aiot e direttore del Dipartimento di onco-ematologia dell'azienda
ospedaliera Moscati di Avellino - ma anche da quello genetico e
molecolare. Trattamenti personalizzati e nuove terapie a bersaglio
molecolare sono le armi con cui si cerca di sconfiggere la malattia''.

In particolare, precisano Gridelli e Filippo de Marinis, past
president Aiot, presidente del meeting romano e direttore della
Divisione di oncologia toracica dell'Istituto europeo di oncologia di
Milano, ''oggi sembra aprirsi una nuova strada: quella
dell'immunoterapia''. (segue)

(Com-Opa/Zn/Adnkronos)
26-GIU-14 16:46
TUMORI: AL POLMONE SI VINCONO IN 20% CASI, SPERANZE DA IMMUNOTERAPIA (2) =

(Adnkronos Salute) - ''Questa particolare tipologia di
trattamento, che può essere utilizzata anche in combinazione con altri
farmaci, cerca di combattere il tumore attivando e amplificando le
risposte immunitarie dell'organismo contro la malattia. La ricerca -
spiegano - ha individuato specifici bersagli molecolari, i cosiddetti
check point immunologi, che permettono di modulare la risposta del
sistema immunitario contro il tumore''.

''Per il tumore al polmone - continuano gli specialisti -
risultati importanti sono ora disponibili in particolare in
riferimento a due classi di farmaci, gli inibitori di PD-1 e PDL-1
che, anche se in fase sperimentale, hanno determinato in pazienti che
fortemente esprimono tali recettori circa il 70% di regressioni
tumorali e hanno sfondato il tetto della percentuale di risposte di
lunghissima durata del 10-15%, soglia che non era mai stata raggiunta
negli ultimi 30 anni. Queste due molecole (PD-1 e PDL-1) impediscono
alle cellule del sistema immunitario di attaccare le cellule tumorali,
permettendo loro di sopravvivere e moltiplicarsi: inibire PD-1 e PDL-1
potrebbe portare a risultati molto importanti e durevoli nel
trattamento del tumore al polmone''.

(Com-Opa/Zn/Adnkronos)
26-GIU-14 16:56

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