LUNEDÌ 12 GIUGNO 2023 18.15.43
Scienza: le giraffe Masai sempre piu' a rischio =
Scienza: le giraffe Masai sempre piu' a rischio = (AGI) - Roma, 12 giu. - (EMBARGO ALLE ORE 19.00) Le giraffe dell'Africa orientale potrebbero essere ancora piu' a rischio di quanto gia' si pensasse. Lo dimostra lo studio condotto da ricercatori della Pennsylvania State University, pubblicato su Ecology and Evolution. La ricerca rivela che le popolazioni di giraffe Masai, separate geograficamente dalla Grande Rift Valley, non si sono incrociate o scambiate materiale genetico per piu' di mille anni, e in alcuni casi per centinaia di migliaia di anni. I ricercatori raccomandano che le due popolazioni siano considerate separatamente ai fini della loro salvaguardia, con sforzi di conservazione distinti ma coordinati per gestire ciascuna popolazione. Le popolazioni di giraffe sono diminuite rapidamente negli ultimi trent'anni, con meno di 100.000 individui rimasti in tutto il mondo. Il numero di giraffe Masai, una specie che si trova in Tanzania e nel Kenya meridionale e che e' considerata in pericolo dall'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), e' diminuito di circa il 50% in questo periodo a causa della caccia illegale e di altre attivita' umane che invadono il loro habitat, con solo circa 35.000 individui rimasti. "L'habitat delle giraffe Masai e' molto frammentato, in parte a causa della rapida espansione della popolazione umana nell'Africa orientale negli ultimi 30 anni e della conseguente perdita di habitat per la fauna selvatica", ha dichiarato Douglas Cavener, professore di biologia presso la Pennsylvania State University. "Inoltre, la Great Rift Valley attraversa l'Africa orientale e i ripidi pendii delle sue scarpate costituiscono una barriera formidabile per la migrazione della fauna selvatica", ha sottolineato Cavener. "Abbiamo esaminato i genomi di 100 giraffe Masai per determinare se le popolazioni su entrambi i lati della spaccatura si sono incrociate per riprodursi l'una con l'altra nel recente passato, il che ha importanti implicazioni per la conservazione", ha affermato Cavener. (AGI)Sci/Pgi (Segue) 121815 GIU 23 NNNN
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