SANGUE INFETTO: MINSALUTE RISARCIRA' 1,6 MLN A FAMIGLIA NISSENA =
(AGI) - Palermo, 15 apr. - Il Tribunale di Caltanissetta,
sezione civile, ha condannato il ministero della Salute a
risarcire una famiglia nissena della somma complessiva di poco
piu' di 1,6 milioni di euro perche' danneggiata da una
trasfusione di sangue infetto. La causa e' stata intrapresa
dagli eredi di una donna che nel corso di un intervento
chirurgico subito nel 1986 presso una Casa di Cura di Catania,
ha contratto il virus dell'epatite C, poi degenerato in cirrosi
epatica prima e tumore al fegato, determinandone nel 2009 la
morte mentre era in lista d'attesa per un trapianto. (AGI)
Ag1/Mrg (Segue)
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SANGUE INFETTO: MINSALUTE RISARCIRA' 1,6 MLN A FAMIGLIA NISSENA (2)=
(AGI) - Palermo, 15 apr. - Il coniuge e i figli hanno cosi'
fatto causa civile al ministero della Salute al quale compete
istituzionalmente il compito di vigilare sulla raccolta e sulla
distribuzione del sangue e degli emoderivati da destinare alla
somministrazione. Il ministero, con l'Avvocatura di Stato, si
e' difeso sostenendo che in capo allo stesso non poteva
riconoscersi alcuna colpa nella causazione del danno, in quanto
all'epoca della trasfusioni (effettuate nel 1986) il virus
dell'Epatite C non era stato ancora classificato e dunque, non
essendo ancora conosciuto dalla Comunita' Scientifica non
sarebbe stato possibile prevenirne la diffusione.
Gli eredi sono stati assistiti dagli avvocati Angelo
Farruggia e Annalisa Russello del Foro di Agrigento. Il
Tribunale ha ritenuto che lo stato delle conoscenze
progressivamente raggiunto dalla scienza fin dagli anni
Settanta, avrebbe dovuto indurre il ministero della Salute ad
esercitare attivamente il dovere di controllare e vigilare -
secondo le tecniche al tempo note - sulla sicurezza del sangue
e dei suoi derivati, in modo da ridurre il rischio infezioni
post-trasfusionali. (AGI)
Ag1/Mrg
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