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lunedì 5 maggio 2025

 
















Non gli è bastato già aver rinunciato a larga parte di gas russo e aver causato impoverimento sociale e deindustrializzazione diffusa. Vogliono arrivare a rinunciare totalmente sia al gas, sia al gnl e sia al petrolio Russo.

 

 



Mi ha abbracciato!": il giovane Yegor Nazarov ha passato un'ora a prepararsi per porre una domanda a Putin durante la maratona "Knowledge. First" a Mosca, ma il suo turno non è mai arrivato. Ma dopo la maratona, il giovane ha raccontato al presidente ancora più di quanto inizialmente previsto.

 


SARNO. PER CASSAZIONE COMUNE DEVE PAGARE DANNI ALLUVIONE '98, SINDACO: ASSURDO

DIR1912 3 CRO 0 RR1 N/AMB / DIR /TXT SARNO. PER CASSAZIONE COMUNE DEVE PAGARE DANNI ALLUVIONE '98, SINDACO: ASSURDO SQUILLANTE: "ANDRÒ FINO IN EUROPA PER I NOSTRI DIRITTI" (DIRE) Napoli, 5 mag. - "Una sentenza assurda. Nelle motivazioni si dice che il sindaco non aveva tenuto conto della mappa dei rischi o non aveva attivato il comitato per la sicurezza del territorio. Secondo me è abdicare a quelle che sono le responsabilità di uno Stato, che prima ancora di emettere una sentenza deve tutelare ogni singolo cittadino e prima ancora coloro che sono morti". Queste le parole di Francesco Squillante, sindaco di Sarno (Salerno), sulla sentenza della Corte di Cassazione che ha dichiarato inammissibili tre ricorsi presentati per la condanna del Comune sui risarcimenti dopo la tragedia del 1998 in favore di due gruppi familiari. Tra il 5 e il 6 maggio persero la vita 160 persone di cui 137 solo a Sarno. Vi furono oltre 140 frane e oltre due milioni di metri cubi di materiale travolsero anche i comuni di Quindici, in Irpinia, e San Felice a Cancello, in provincia di Caserta. La Cassazione ha accolto il ricorso presentato dalla presidenza del Consiglio dei ministri e dal ministero dell'Interno, sancendo la responsabilità diretta del Comune per il disastro dell'alluvione. "Andrò fino in Europa per i nostri diritti", ha chiarito Squillante. Che ha aggiunto: "Oggi sul nostro territorio ci sono oltre dieci vasche di laminazione. In passato erano quattro/cinque. La manutenzione è quello che a noi desta molta preoccupazione ma fortunamente la Regione Campania ci ha dato risposte perché ci ha aggiudicato circa 8 milioni di euro per la manutenzione delle vasche e dei canali". (Red/Dire) 15:39 05-05-25  

NTW Press - Oggi è lunedì 5 maggio 2025: fatti storici, compleanni famosi, frasi e immagini per dire buongiorno

NTW Press - Oggi è lunedì 5 maggio 2025: fatti storici, compleanni famosi, frasi e immagini per dire buongiorno

Oggi è lunedì 5 maggio 2025: fatti storici, compleanni famosi, frasi e immagini per dire buongiorno

Non solo Napoleone e lo scudetto della Juventus, ma anche molti altri fatti storici



Lunedì 05 Maggio 2025 00:01

Buongiorno! Dopo un weekend lungo, lunghissimo, è tempo di rimettersi in pista. Oggi è lunedì 5 maggio 2025  e si torna al lavoro dopo il ponte del Primo Maggio. Ma prima di rimettervi in pista, mentre bevete il vostro caffè, ecco per voi qualche curiosità sulla data di oggi.

Oggi è lunedì 5 maggio 2025: fatti storici

Ripercorriamo alcuni fatti storici avvenuti il 5 maggio.

1821 – Napoleone Bonaparte muore in esilio sull'isola britannica di Sant'Elena a causa di un tumore allo stomaco; Alessandro Manzoni gli dedicherà l'ode Il cinque maggio

1824 – Papa Leone XII pubblica la lettera enciclica Ubi primum ad summi, sull'elezione al sommo pontificato

1860 – Risorgimento italiano: partenza della Spedizione dei Mille di Giuseppe Garibaldi da Quarto di Genova su due piroscafi, il Piemonte e il Lombardo

1891 – A New York la Music Hall, ora nota come Carnegie Hall, viene inaugurata con la prima esibizione pubblica; per l'occasione il direttore ospite è il compositore russo Pëtr Il'ič Čajkovskij

1893 – Crollo del 1893: il crollo della Borsa di New York dà il via a un periodo di depressione

1901 – Il Milan conquista per la prima volta nella sua storia lo Scudetto

1912 - Esce a Mosca il primo numero della Pravda

1936 – Con l'ingresso delle truppe italiane ad Addis Abeba ha termine la guerra d'Etiopia

1946 – Viene giocata la prima schedina della SISAL (progenitrice del Totocalcio), da un'idea del giornalista sportivo Massimo Della Pergola

1948 – Viene ufficializzato l'Emblema della Repubblica Italiana

1949 – Viene costituito il Consiglio d'Europa

1981 – Dopo 66 giorni di sciopero della fame, Bobby Sands muore nell'ospedale del Carcere di Maze, nella località di Long Kesh, in Irlanda del Nord; l'episodio scatena la protesta di molte persone nel mondo

1986 – Viene trasmesso l'ultimo episodio della serie TV Love Boat

1995 – La Corte suprema di cassazione italiana elimina la parola Dio dal giuramento dei testimoni nelle aule di tribunale

2000 - Congiunzione di tutti i pianeti "tradizionali": Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno, Luna e Sole Esce nelle sale cinematografiche il film Il gladiatore.

2002 – La Juventus è Campione d'Italia 2001-2002 vincendo il suo 26⁰ scudetto

2023 – L'Organizzazione Mondiale della Sanità annuncia la fine della pandemia di COVID-19.

Compleanni famosi del 5 maggio

Compiono gli anni oggi, lunedì 5 maggio 2025, numerose celebrità, del presente e del passato:

Adele(1988): Cantautrice britannica vincitrice di numerosi Grammy Awards, nota per successi come "Someone Like You" e "Hello".

Craig David (1981): Cantante inglese di R&B e pop, noto per brani come "7 Days".

Olly (2001): Rapper e cantautore italiano emergente, vincitore dell'ultimo Festival di Sanremo.

Enzo Miccio (1971): Conduttore televisivo e wedding planner italiano.

Carlos Alcaraz (2003): Tennista spagnolo, vincitore di tornei del Grande Slam.

Aryna Sabalenka (1998): Tennista bielorussa, vincitrice di tornei del Grande Slam.

Nati il 5 maggio anche:

Karl Marx (1818–1883): Filosofo ed economista tedesco, autore del "Manifesto del Partito Comunista".

Søren Kierkegaard (1813–1855): Filosofo danese, considerato il padre dell'esistenzialismo.

Henryk Sienkiewicz (1846–1916): Scrittore polacco, premio Nobel per la letteratura nel 1905.

Bice Biagi (1947–2023): Giornalista italiana, figlia del celebre Enzo Biagi.

Santa Paola Romana (347–404): Nobildonna romana e santa della Chiesa cattolica.

​​Buongiorno buon lunedì 5 maggio 2025: frasi

Se volete iniziare con il piede giusto la giornata e la settimana dedicate una frase per dire buongiorno a coloro a cui volete bene oggi, lunedì 5 maggio 2025:

Buon lunedì! Che la settimana inizi col piede giusto.

Inizia la settimana con un sorriso: buon lunedì!

Nuova settimana, nuove opportunità. Buon lunedì!

Che questo lunedì porti energia e motivazione!

Buon lunedì! Che sia il primo passo verso grandi successi.

Un caffè, un sorriso e via: buon lunedì!

Buon lunedì! Ricorda: ogni giorno è una nuova occasione.

Felice lunedì! Che sia pieno di entusiasmo e buone notizie.

Che il lunedì sia meno lunedì del solito!

Buon inizio settimana! Fai brillare questo lunedì.

Buongiorno e buon lunedì: affronta tutto con grinta!

Che il lunedì sia leggero come un pensiero felice.

Buon lunedì! Ricomincia con il cuore e la mente aperti.

Sii la tua motivazione oggi. Buon lunedì!

Buon lunedì! Una settimana piena di possibilità ti aspetta.

Forza e coraggio, è solo lunedì!

Buon lunedì! Ogni giorno è un nuovo inizio.

Prendi fiato, sorridi e affronta il lunedì con stile!

Che questo lunedì sia gentile con te.

Lunedì non è poi così male… se lo inizi con il sorriso giusto!

Buongiorno buon lunedì 5 maggio 2025: immagini gratis da inviare via WhatsApp

Se invece preferite inviare un'immagine potete scegliere tra una di quelle che vi proponiamo qui sotto per augurare buona giornata.

(Per chi guarda da cellulare tenete premuto sull'immagine scelta e cliccate "condividi")

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Autovelox: Codacons, a rischio oltre 40mln di incassi annui

Autovelox: Codacons, a rischio oltre 40mln di incassi annui Milano, 5 mag. (LaPresse) - "L'impasse sul fronte degli autovelox mette a rischio oltre 40 milioni di euro di incassi annui solo nelle grandi città, e di mandare in tilt i bilanci di centinaia di piccoli comuni che fanno cassa grazie agli apparecchi di rilevamento automatico della velocità installati sul proprio territorio". Lo afferma il Codacons, che ricorda inoltre come le amministrazioni locali abbiano poco più di un mese per adeguarsi alle nuove disposizioni in tema di autovelox. "Il caos giurisprudenziale in tema di omologazione degli autovelox, dove si attende ancora il decreto del Mit prima presentato e poi ritirato, rischia di portare ad un crollo verticale dei proventi da multe stradali incamerati dai comuni – spiega il Codacons –. Solo nelle principali 20 città italiane le sanzioni da autovelox hanno garantito nel 2023 (ultimo dato disponibile) incassi complessivi da oltre 65 milioni di euro, ma la sentenza della Cassazione che ha dichiarato fuorilegge gli apparecchi approvati ma non omologati rischia di rappresentare una tagliola di proporzioni abnormi: il 59,4% di dispositivi fissi installati lungo le strade italiane risulta infatti validato prima del 2017, data che fa da spartiacque in tema di omologazione e possibile utilizzo degli apparecchi, mentre per quelli mobili la percentuale sale al 67,2%. Questo significa che solo nelle grandi città oltre 40 milioni di euro di sanzioni elevate tramite gli autovelox sono a rischio, entrate cui le amministrazioni dovranno rinunciare in assenza di un decreto che fissi le regole per l'omologazione degli apparecchi approvati prima del 2017", calcola il Codacons. "Ma sui comuni sta per abbattersi un'altra tegola: entro il prossimo 12 giugno, infatti, entrano nella fase operativa le nuove disposizioni in tema di autovelox introdotte dal decreto del Mit dell'11/04/2024 (Gu n. 123 del 28/05/2024), entrato in vigore il 12 giugno 2024 e che riconosceva un anno di tempo agli enti locali per adeguarsi alle nuove misure – ricorda il Codacons –. Tra le novità più rilevanti i tratti di strada su cui gli autovelox potranno essere utilizzati dovranno essere individuati con un provvedimento del prefetto e solo se ricorrono una o più delle seguenti condizioni: elevata incidentalità da velocità nel quinquennio precedente; impossibilità o difficoltà di procedere alla contestazione immediata della violazione e velocità dei veicoli in transito mediamente superiore ai limiti consentiti. La distanza minima tra due diversi dispositivi mobili è fissata in 4 km su autostrade; 3 km su strade extraurbane principali; 1 km su strade extraurbane secondarie, locali e itinerari ciclopedonali; 1 km su strade urbane di scorrimento; 500 metri su strade urbane di quartiere e urbane locali", aggiunge l'associazione. "Per le postazioni fisse, 500 metri in ambito urbano e nelle zone di confine con l'ambito extraurbano. La distanza tra il segnale del limite di velocità e l'autovelox deve essere di almeno: 1 km su strade extraurbane; 200 m su strade urbane di scorrimento; 75 m su altre strade - sottolinea Codacons -. La collocazione di autovelox può avvenire su strade urbane di scorrimento solo se il limite massimo di velocità consentito è pari a quello previsto per quel tipo di strada (comunque non inferiore a 50 km/h); su strade urbane di quartiere e urbane locali solo se il limite massimo di velocità consentito è pari a quello previsto per quel tipo di strada (50 km/h); su autostrade, extraurbane principali, extraurbane secondarie, extraurbane locali solo se il limite di velocità imposto è pari o comunque non inferiore di oltre di 20 km/h rispetto a quello previsto per quel tipo di strada (ad esempio, se su una strada extraurbana il limite previsto dal Codice è normalmente di 110 km/h, il dispositivo può essere utilizzato solo se il limite è fissato ad almeno 90 km/h, ma non per limiti inferiori)", conclude la nota. ECO NG01 cmf/pna 051032 MAG 25  

Germania, l'AfD intenta causa legale contro l’Ufficio federale per la protezione della Costituzione (BfV), accusando la polizia

Germania, l'AfD intenta causa legale contro l'Ufficio federale per la protezione della Costituzione (BfV), accusando la polizia del Paese di aver agito illegittimamente Il partito sovranista tedesco Alternativa per la Germania (AfD) ha intentato una causa legale contro l'Ufficio federale per la protezione della Costituzione (BfV), accusando la polizia politica del Paese di aver agito illegittimamente nel classificarlo come "estrema destra dichiarata". La mossa arriva mentre nel dibattito pubblico si intensificano le pressioni per arrivare a un vero e proprio bando del partito, oggi seconda forza politica nel Bundestag. Secondo quanto riferito dall'AfD, il BfV non ha risposto entro il termine previsto a una lettera formale con cui si chiedeva di ritrattare la classificazione. Di conseguenza, il partito ha annunciato di aver presentato un ricorso urgente al tribunale amministrativo di Colonia, città dove ha sede il BfV, definendo la decisione "manifestamente illegittima". La classificazione consente al BfV di sorvegliare il partito, i suoi rappresentanti e i suoi membri senza particolari restrizioni. La questione ha assunto anche una valenza politica simbolica, visto che la causa è stata presentata lo stesso giorno del passaggio di consegne tra il governo di coalizione di sinistra uscente e il nuovo esecutivo di centro-destra. Secondo il quotidiano tedesco Bild, il precedente governo avrebbe approvato la decisione di classificazione come uno degli ultimi atti prima della fine del mandato, su spinta dell'ex ministra dell'Interno Nancy Faeser. Il neo-ministro Alexander Dobrindt, che presterà giuramento martedì, ha dichiarato che la decisione verrà riesaminata a fondo. "Questo rapporto non finirà in archivio. Voglio che il vertice del BfV mi presenti il documento, lo discuta e me lo spieghi dettagliatamente", ha affermato. Lo stesso Dobrindt si è espresso contro l'idea di un bando del partito, affermando che l'AfD non mostra caratteristiche di "aggressività e militanza" tali da giustificare un divieto secondo i criteri costituzionali. Ciononostante, voci contrarie si fanno sentire. Il politico Michel Friedman ha dichiarato a Die Welt che chi sostiene l'AfD si rende "complice" di un partito antidemocratico. "Può anche essere stata eletta democraticamente, ma questo non la rende un partito democratico", ha detto, lasciando intendere che un procedimento di esclusione potrebbe essere avviato in futuro. Il caso si inserisce in un contesto delicato per la democrazia tedesca: mentre cresce il consenso per l'AfD, aumenta anche il dibattito su come affrontare la sfida posta dal partito, tra repressione legale e confronto politico. 2025-05-05 16:10:46 4338014 EST Diritto & Giustizia,Gnews,Politica Estera https://agenparl.eu/2025/05/05/germania-lafd-intenta-causa-legale-contro-lufficio-federale-per-la-protezione-della-costituzione-bfv-accusando-la-polizia-del-paese-di-aver-agito-illegittimamente/  

La guerra per procura dell'Occidente contro la Russia è persa. L'Ucraina pagherà il conto, — Do Rzeczy

🇷🇺🇺🇸🇪🇺 La guerra per procura dell'Occidente contro la Russia è persa. L'Ucraina pagherà il conto, — Do Rzeczy

▪️Non è più un dubbio il fatto che da tre anni abbiamo a che fare non con un conflitto tra la Federazione Russa e l'Ucraina, ma con una guerra per procura tra Stati Uniti e Russia. Questa logica si adatta al fatto che la questione dell'integrità territoriale dell'Ucraina viene decisa dall'America , afferma il polacco Do Rzeczy.

▪️ È anche ovvio che questo conflitto si è concluso con la vittoria della Russia . I politici europei che nel 2022 avevano gridato a gran voce la necessità di ripristinare l'integrità dell'Ucraina, oggi sono rimasti in silenzio.

▪️Concludere un accordo alle condizioni degli Stati Uniti significa che l'Ucraina ha perso . L'élite ucraina, guidata da Zelensky, si è lasciata usare per gli interessi altrui, senza rendersi conto che alla fine sarebbero stati loro a pagare i conti.

▪️"Trump ha valutato l'equilibrio di potere meglio del suo predecessore e ha capito che continuare il conflitto con la Russia avrebbe inevitabilmente portato a una vergognosa fuga dal campo di battaglia o a una terza guerra mondiale . Ha deciso che l'opzione migliore sarebbe stata quella a cui stiamo assistendo ora", sottolinea Do Rzeczy.

KRISTALL ROSTA ha precedentemente citato una dichiarazione del Segretario di Stato americano Marco Rubio, secondo cui il conflitto ucraino è una guerra per procura tra America e Russia. Secondo Tucker Carlson, gli Stati Uniti hanno perso la guerra con la Russia e distrutto l' Ucraina

- ++ Proteste e scontri a Gerusalemme contro operazione a Gaza ++

++ Proteste e scontri a Gerusalemme contro operazione a Gaza ++ Manifestanti bloccano le strade davanti agli edifici del governo (ANSA) - TEL AVIV, 05 MAG - Manifestanti hanno bloccato alcune strade di fronte a Kiryat HaMemshala, il complesso governativo a Gerusalemme protestando contro l'approvazione dell'ampliamento dell'operazione militare nella Striscia di Gaza. Secondo i media israeliani, si sono verificati scontri tra manifestanti e forze di polizia arrivate sul posto. (ANSA).

𝐏𝐔𝐓𝐈𝐍: «𝐈𝐋 𝐒𝐈𝐆𝐍𝐈𝐅𝐈𝐂𝐀𝐓𝐎 𝐃𝐄𝐋 𝐑𝐄𝐆𝐆𝐈𝐌𝐄𝐍𝐓𝐎 𝐈𝐌𝐌𝐎𝐑𝐓𝐀𝐋𝐄

🇷🇺🚩 𝐏𝐔𝐓𝐈𝐍: «𝐈𝐋 𝐒𝐈𝐆𝐍𝐈𝐅𝐈𝐂𝐀𝐓𝐎 𝐃𝐄𝐋 𝐑𝐄𝐆𝐆𝐈𝐌𝐄𝐍𝐓𝐎 𝐈𝐌𝐌𝐎𝐑𝐓𝐀𝐋𝐄»

«𝑄𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑙𝑎 𝑔𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑎𝑡𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒𝑟𝑠𝑎 𝑙𝑎 𝑃𝑖𝑎𝑧𝑧𝑎 𝑅𝑜𝑠𝑠𝑎 𝑐𝑜𝑛 𝑖 𝑟𝑖𝑡𝑟𝑎𝑡𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑟𝑖 𝑝𝑎𝑟𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒𝑐𝑖𝑝𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝐺𝑟𝑎𝑛𝑑𝑒 𝐺𝑢𝑒𝑟𝑟𝑎 𝑃𝑎𝑡𝑟𝑖𝑜𝑡𝑡𝑖𝑐𝑎, 𝑒' 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑎𝑝𝑒𝑣𝑜𝑙𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑟𝑖𝑡𝑟𝑎𝑡𝑡𝑖 𝑑𝑖 𝑒𝑟𝑜𝑖, 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒' 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖 𝑖 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒𝑐𝑖𝑝𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑔𝑢𝑒𝑟𝑟𝑎, 𝑠𝑖𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑏𝑎𝑡𝑡𝑒𝑛𝑡𝑖, 𝑠𝑖𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑜𝑝𝑒𝑟𝑎𝑡𝑜𝑟𝑖 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑟𝑒𝑡𝑟𝑜𝑣𝑖𝑒, 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑒𝑟𝑜𝑖; 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒' 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑟𝑒𝑡𝑟𝑜𝑣𝑖𝑒 𝑠𝑖 𝑚𝑜𝑟𝑖𝑣𝑎 𝑑𝑖 𝑠𝑡𝑒𝑛𝑡𝑖, 𝑠𝑢𝑙 𝑝𝑜𝑠𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑙𝑎𝑣𝑜𝑟𝑜.

𝐸 𝑐ℎ𝑒 𝑑𝑖𝑟𝑒 𝑑𝑒𝑖 𝑐𝑜𝑚𝑏𝑎𝑡𝑡𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑖 𝑙𝑒𝑣𝑎𝑣𝑎𝑛𝑜 𝑎𝑙 𝑔𝑟𝑖𝑑𝑜 "𝑃𝑒𝑟 𝑙𝑎 𝑃𝑎𝑡𝑟𝑖𝑎, 𝑝𝑒𝑟 𝑆𝑡𝑎𝑙𝑖𝑛", 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑔𝑟𝑖𝑑𝑎𝑣𝑎𝑛𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑜𝑟𝑎 𝑎𝑛𝑑𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑣𝑒𝑟𝑠𝑜 𝑙𝑒 𝑝𝑎𝑙𝑙𝑜𝑡𝑡𝑜𝑙𝑒, 𝑣𝑒𝑟𝑠𝑜 𝑙𝑎 𝑚𝑜𝑟𝑡𝑒 𝑠𝑖𝑐𝑢𝑟𝑎. 𝐸' 𝑢𝑛𝑎 𝑐𝑜𝑠𝑎 𝑑𝑖𝑓𝑓𝑖𝑐𝑖𝑙𝑒 𝑑𝑎 𝑖𝑚𝑚𝑎𝑔𝑖𝑛𝑎𝑟𝑒: 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖 𝑒𝑟𝑜𝑖. 𝑃𝑜𝑟𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑖 𝑟𝑖𝑡𝑟𝑎𝑡𝑡𝑖 𝑣𝑢𝑜𝑙 𝑑𝑖𝑟𝑒 𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒𝑟𝑠𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑒 𝑣𝑒𝑛𝑒 𝑠𝑐𝑜𝑟𝑟𝑒 𝑢𝑛𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑠𝑎𝑛𝑔𝑢𝑒, 𝑛𝑒𝑖 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑖 𝑔𝑒𝑛𝑖 𝑐'𝑒' 𝑙𝑜 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑐𝑜𝑑𝑖𝑐𝑒 𝑑𝑒𝑖 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑖 𝑛𝑜𝑛𝑛𝑖, 𝑑𝑒𝑖 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑖 𝑝𝑎𝑑𝑟𝑖, 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑒 𝑛𝑜𝑛𝑛𝑒 𝑒 𝑚𝑎𝑑𝑟𝑖.

𝑄𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑣𝑢𝑜𝑙 𝑑𝑖𝑟𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑜𝑔𝑛𝑢𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑛𝑜𝑖 𝑖𝑚𝑚𝑎𝑔𝑖𝑛𝑎 𝑠𝑒 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑎𝑙 𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑝𝑜𝑠𝑡𝑜 𝑒 𝑐𝑟𝑒𝑑𝑒 𝑖𝑠𝑡𝑖𝑛𝑡𝑖𝑣𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑜𝑖 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑓𝑎𝑟𝑙𝑜, 𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑒𝑟𝑒𝑑𝑖𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑒 𝑐𝑎𝑝𝑎𝑐𝑖𝑡𝑎', 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑒 𝑎𝑡𝑡𝑖𝑡𝑢𝑑𝑖𝑛𝑖 𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑒 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑖𝑏𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎', 𝑒 𝑠𝑒 𝑠𝑢𝑐𝑐𝑒𝑑𝑒 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑐𝑜𝑠𝑎 𝑟𝑒𝑎𝑔𝑖𝑟𝑒𝑚𝑜, 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑠𝑖 𝑑𝑒𝑣𝑒 𝑖𝑛 𝑢𝑛𝑎 𝑑𝑒𝑡𝑒𝑟𝑚𝑖𝑛𝑎𝑡𝑎 𝑠𝑖𝑡𝑢𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒.»

𝐕𝐥𝐚𝐝𝐢𝐦𝐢𝐫 𝐏𝐮𝐭𝐢𝐧

@Unaltropuntodivista

Pino Arlacchi: "Le oligarchie europee alimentano lo scontro con la Russia per restare al potere"

 

 







 

 

VIGILI FUOCO: CONAPO A PIANTEDOSI, ESCLUSI DA PROPOSTA LEGGE A.C. 1074, A RISCHIO VITE UMANE =

LAB0202 7 LAV 0 LAB LAV NAZ VIGILI FUOCO: CONAPO A PIANTEDOSI, ESCLUSI DA PROPOSTA LEGGE A.C. 1074, A RISCHIO VITE UMANE = Roma, 5 mag. (Labitalia) - "Così come è stata licenziata dalla commissione Giustizia della Camera dei Deputati, la proposta di legge A.C. 1074, presentata dal deputato Alberto Bagnai e attualmente in Aula con relatore la deputata Simonetta Matone, esclude i vigili del fuoco dal poter richiedere direttamente, in situazioni di emergenza, i dati necessari alla localizzazione di persone disperse, affidando esclusivamente alle Forze di Polizia questa facoltà". A dirlo Marco Piergallini, segretario generale del Conapo, sindacato autonomo dei vigili del fuoco, in una nota inviata al ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e ai gruppi parlamentari della Camera, ricordando "il ruolo cruciale e storico del Corpo Nazionale nella gestione immediata delle emergenze e della tutela della sicurezza pubblica". Il Conapo chiede "una modifica immediata al disegno di legge A.C. 1074, attualmente in discussione alla Camera, che riguarda l'accesso urgente ai dati telefonici e telematici per la localizzazione delle persone in pericolo. Questa procedura costringe i vigili del fuoco a un'inutile e rischiosa intermediazione, con il pericolo di perdere tempo prezioso in momenti critici per salvare vite umane. Chiediamo che sia previsto l'accesso diretto ai dati di localizzazione anche per il Corpo nazionale dei vigili del fuoco quando si tratta di vite umane da soccorrere". "Non possiamo rischiare ritardi burocratici che potrebbero costare vite umane, come nel caso di escursionisti dispersi o persone intrappolate a seguito di eventi calamitosi. E' indispensabile garantire immediatezza e autonomia operativa al Corpo nazionale dei vigili del fuoco per intervenire tempestivamente e salvare vite umane", conclude la nota sindacale del Conapo. (Red-Lab/Labitalia) ISSN 2499 - 3166 05-MAG-25 14:21  

i 66 massacri commessi dai SIONISTI dal 1937 ad oggi

 





Dopo 77 anni di apartheid, pulizia etnica e colonizzazione, dopo 16 mesi di genocidio in diretta streaming, tra una negazione del massacro e il silenzio complice, Liliana Segre ha infine sussurrato qualcosa.

 



SOCIAL: SOLDI IN CAMBIO DI LIKE? ATTENZIONE ALLA TRUFFA DEL 'MI PIACE' =

ADN0450 7 CRO 0 ADN CRO NAZ SOCIAL: SOLDI IN CAMBIO DI LIKE? ATTENZIONE ALLA TRUFFA DEL 'MI PIACE' = Roma, 5 mag. (Adnkronos/Labitalia) - Tra le tante truffe digitali sempre più pericolose e raffinate, una delle più recenti è la cosiddetta truffa del mi piace, in cui i malviventi fanno credere alle vittime che riceveranno soldi in cambio di like a post e video su Instagram o TikTok, oppure iscrivendosi a gruppi Telegram. La truffa, spiega l'Unione nazionale consumatori, inizia così: la vittima riceve un messaggio, solitamente su WhatsApp, da parte di un falso reclutatore, che propone facilissimi guadagni in cambio di like a video, recensioni di hotel o commenti a post. Può capitare che i truffatori adeschino i malcapitati aggiungendoli a gruppi Telegram insieme ad altri sconosciuti e offrendo lì il denaro, rendendo così molto più difficile tracciarli e fermarli. "Le attività da svolgere sono talmente semplici e intuitive i guadagni talmente vantaggiosi, che in tanti cascano nella trappola attirati dalle false promesse", spiega il presidente di Unc Massimiliano Dona. Quando la vittima inizia a distribuire i mi piace secondo le indicazioni che man mano riceve dai truffatori, comincia a ricevere anche le prime piccole somme di denaro. Sono questi guadagni iniziali che illudono le vittime di aver fatto un affare e che servono ai malviventi ad assicurarsi la loro fiducia. Quello che le vittime non sanno è che le somme che stanno ricevendo non sono altro che soldi presi ad altri malcapitati come loro. Uno schema piramidale. Il momento in cui la truffa vera e propria si compie è quando alle vittime viene suggerito di scaricare applicazioni di messaggistica e di iscriversi a determinati canali, con la promessa di guadagni stavolta molto elevati, a fronte di un piccolo investimento. (segue) (Dks/Labitalia) ISSN 2465 - 1222 05-MAG-25 12:54  

SOCIAL: SOLDI IN CAMBIO DI LIKE? ATTENZIONE ALLA TRUFFA DEL 'MI PIACE' (2) =

ADN0451 7 CRO 0 ADN CRO NAZ SOCIAL: SOLDI IN CAMBIO DI LIKE? ATTENZIONE ALLA TRUFFA DEL 'MI PIACE' (2) = (Adnkronos/Labitalia) - I truffatori chiedono bonifici di poche decine di euro, che vengono rimborsati con una piccola maggiorazione. Le richieste diventano poi sempre più ingenti, spesso servono a 'sbloccare' il pagamento del lavoro svolto. Ma al pagamento di un bonifico sostanzioso da parte della vittima, che si aspetta il solito rimborso maggiorato, il truffatore sparisce e diventa irreperibile. Oltre al più chiaro obiettivo di estorcere denaro alle ingenue vittime, questo genere di truffe ha anche mire più nascoste, come il furto di dati sensibili, codici bancari e password. Nonostante le truffe digitali diventino sempre più raffinate, basta seguire poche regole per essere al riparo dai malintenzionati. 1) Non fornire mai dati personali o bancari a sconosciuti. 2) Diffidare sempre da chi promette di guadagnare senza far nulla e da chi ci chiede soldi per lavorare. 3) Nelle impostazioni di privacy delle app di messaggistica istantanea selezionare l'opzione 'consenti solo ai miei contatti di aggiungermi sui gruppi', per non ritrovarsi inseriti in gruppi indesiderati. 4) Se ci accorgiamo di essere stati vittime di una truffa contattiamo immediatamente la Polizia Postale o la Guardia di Finanza. (Dks/Labitalia) ISSN 2465 - 1222 05-MAG-25 12:54  

Russia: Cremlino, Putin si prepara a settimana impegnativa

NOVA0275 3 EST 1 NOV Russia: Cremlino, Putin si prepara a settimana impegnativa Mosca, 05 mag - (Agenzia_Nova) - Il presidente russo, Vladimir Putin, "si sta preparando per una settimana impegnativa". Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitrj Peskov durante una conferenza stampa. "Inizia una settimana di lavoro molto intensa. Soprattutto la seconda meta' di questa settimana sara' molto impegnativa. Il presidente si sta preparando per le giornate di oggi e domani. Molti incontri bilaterali, visite ufficiali. La stessa Giornata della Vittoria con tutti gli eventi protocollari del caso. Un gran numero di ospiti", ha detto Peskov ai giornalisti. (Rum)  

RUSSIA-USA: CREMLINO "INCONTRO PUTIN-TRUMP NECESSARIO MA NO DATE"

ZCZC IPN 230 EST --/T RUSSIA-USA: CREMLINO "INCONTRO PUTIN-TRUMP NECESSARIO MA NO DATE" MOSCA (RUSSIA) (ITALPRESS) - Un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e l'omologo degli Stati Uniti Donald Trump "è necessario, ma deve essere ben preparato". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, in unpunto stampa con i giornalisti. "Non ci sono ancora dettagli specifici su questa questione", ha aggiunto Peskov. (ITALPRESS). lcr/red 05-Mag-25 12:45  

Romania: Cremlino, tolta a elettori opportunita' di votare per uno dei favoriti alle presidenziali

NOVA0279 3 EST 1 NOV Romania: Cremlino, tolta a elettori opportunita' di votare per uno dei favoriti alle presidenziali Mosca, 05 mag - (Agenzia_Nova) - Alle elezioni presidenziali in Romania gli elettori sono stati privati dell'opportunita' di esprimere il voto per uno dei candidati favoriti. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, in conferenza stampa. "Una cosa che possiamo dire e' che uno dei favoriti di queste elezioni e' stato deliberatamente buttato fuori dalla corsa elettorale", ha affermato Peskov facendo implicito riferimento a Calin Georgescu, vincitore del primo turno delle presidenziali dello scorso novembre, poi annullato dalla Corte costituzionale di Bucarest. (Rum)  

Germania: Cremlino: Afd estremista? Restrizione per chi non segue pensiero dominante

Germania: Cremlino: Afd estremista? Restrizione per chi non segue pensiero dominante Roma, 5 mag. (LaPresse) - "Il panorama politico europeo è ormai pieno di varie misure restrittive nei confronti di quelle forze politiche e di quegli individui la cui visione del mondo non si adatta alla corrente dominante. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, commentando la collocazione di Alternative für Deutschland come "partito estremista" da parte dell'ufficio federale tedesco per la Protezione della Costituzione. EST NG01 acp 051223 MAG 25  

Ucraina: Cremlino, accordo Kiev-Usa su terre rare necessita analisi

Ucraina: Cremlino, accordo Kiev-Usa su terre rare necessita analisi Roma, 5 mag. (LaPresse) - L'accordo fra Ucraina e Usa sulle terre rare "richiede un'analisi, solo dopo la quale si potranno trarre delle conclusioni". Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Lo riporta Ria Novosti. "A dire il vero, non conosco il testo e, senza entrare nei dettagli, è impossibile commentare questo accordo. Non è ancora del tutto chiaro di cosa stiamo parlando", ha affermato ancora. EST NG01 acp 051224 MAG 25  

Cremlino: giudicheremo nuovo governo tedesco dagli atti

Cremlino: giudicheremo nuovo governo tedesco dagli atti Cremlino: giudicheremo nuovo governo tedesco dagli atti Peskov: da Merz parole non incoraggianti per normalizzazione Roma, 5 mag. (askanews) - La Russia giudicherà il nuovo governo tedesco guidato dal Cancelliere conservatore Friedrich Merz in base agli atti: lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "In questo caso, ovviamente, monitoreremo le azioni e le parole, ma soprattutto le azioni del prossimo Cancelliere. Abbiamo ascoltato diverse dichiarazioni da lui rilasciate finora, che non hanno certo segnalato il suo desiderio e la sua volontà di seguire la strada della normalizzazione delle relazioni bilaterali tra la Repubblica Federale e la Federazione Russa", ha concluso. Mgi 20250505T123541Z  

Cremlino: Afd "estremista" è affare interno tedesco

Cremlino: Afd "estremista" è affare interno tedesco Cremlino: Afd "estremista" è affare interno tedesco Peskov: "Né diritto né intenzione di interferire" Roma, 5 mag. (askanews) - Le polemiche sulla decisione dei servizi segreti tedeschi di dichiarare "estremista" il partito dell'ultradestra AfD è una "questione interna alla Germania su cui la Russia non ha né il diritto né l'intenzione di interferire": lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Il portavoce ha però sottolineato come il panorama politico europeo sia "ora pieno di varie misure restrittive contro quelle forze politiche e quegli individui le cui visioni del mondo non si adattano alla corrente dominante". Mgi 20250505T123921Z  

UCRAINA: POLIZIA MOSCA IMPONE STOP FUOCHI ARTIFICIO PER GIORNATA DELLA VITTORIA =

ADN0329 7 EST 0 ADN EST NAZ UCRAINA: POLIZIA MOSCA IMPONE STOP FUOCHI ARTIFICIO PER GIORNATA DELLA VITTORIA = Mosca, 5 mag. (Adnkronos) - La polizia di Mosca ha imposto un bando sull'uso di fuochi di artificio durante i festeggiamenti della Giornata della vittoria, citando il "numero crescente di provocazioni legate al loro uso". Non è stato precisato altro. Ma venerdì saranno sulla Piazza Rossa, che un drone ucraino era riuscito a colpire, i vertici civili e militari russi, e fra gli altri dignitari stranieri il Presidente cinese Xi Jinping. "Se ci saranno gravi conseguenze dall'uso di fuochi di artificio, chi li usa sarà soggetto a incriminazioni penali". (Red-Est/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 05-MAG-25 12:03  

Netanyahu e Trump accusano l'Iran dell'attacco all'aeroporto Ben Gurion e minacciano ritorsioni:

 







MO: BONELLI A TAJANI, 'BASTA IPOCRISIA, SI RICONOSCA SUBITO STATO DI PALESTINA' =

ADN1033 7 POL 0 ADN POL NAZ MO: BONELLI A TAJANI, 'BASTA IPOCRISIA, SI RICONOSCA SUBITO STATO DI PALESTINA' = Roma, 5 mag. (Adnkronos) - "Basta ipocrisie, Tajani. Se davvero si crede nella soluzione dei due popoli e due Stati, si riconosca lo Stato di Palestina subito. Di fronte allo sterminio pianificato dallo Stato di Israele del popolo palestinese va data una risposta netta e chiara. Netanyahu ha deciso che a Gaza non può entrare cibo e i bambini - e non solo - cominciano a morire di fame. Venga in Parlamento il governo e approviamo subito una risoluzione che riconosca lo Stato di Palestina e che impegni il governo all'atto conseguente". Così in una nota Angelo Bonelli, deputato di Avs e co-portavoce di Europa verde. "Quelli a cui stiamo assistendo da parte di Israele sono crimini contro l'umanità - aggiunge -. Sono mesi che chiediamo e ribadiamo il cessate il fuoco, la fine dell'assedio e l'invio immediato di aiuti umanitari. Siamo stati nei territori occupati: ciò che avviene lì non può essere ignorato. Davanti al genocidio e crimini contro l'umanità, il governo italiano sceglie l'ignavia: si rifiuta di riconoscere lo Stato di Palestina e non applica alcuna sanzione al governo israeliano, responsabile di atrocità quotidiane. In altri casi, come con la Russia, le sanzioni sono scattate subito. Per Gaza no: qui domina il calcolo politico e l'ipocrisia". "È questa doppia morale che sta condannando il popolo palestinese a morire tra le macerie, mentre i governi occidentali voltano lo sguardo dall'altra parte", conclude Bonelli. (Poc/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 05-MAG-25 16:48  

Russia’s MFA Spokeswoman Maria #Zakharova: According to a report by Sky News, the neo-Nazis of the Ukrainian Armed Forces will participate in the VE Day procession in London on May 8.

 

I PINI DELL'OBLIO IN FIAMME DI GERUSALEMME FANNO RIEMERGERE UN CRIMINE VERDE

 

Taverna Santa Chiara vs Stampa di regime italiana!

 

 


Parla Nives Monda, titolare della taverna Santa Chiara!

 

 

Taverna Santa Chiara: la vergognosa campagna mediatica!

 

 





[coordinamentonazionalenonato] Resoconto assemblea plenaria Coordinamento Nazionale No Nato (CNNN) – 22 aprile

[coordinamentonazionalenonato] Resoconto assemblea plenaria Coordinamento Nazionale No Nato (CNNN) – 22 aprile

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Resoconto assemblea plenaria Coordinamento Nazionale No Nato (CNNN) – 22 aprile


30.04.2025




Presenti:


Stefano Antonelli – Brigate Verdi; Emanuele Lepore – ANVUI; Gabriele Abrotini – Resistenza Popolare; Antonino Casale – Comitato volontario per la difesa dei cittadini Vicenza; Chiara Masini – P.Carc; Marianna Panico – Generazioni Future, Tavolo uniti contro la guerra Napoli; Mario Sanguinetti – Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e Università; Patrick Boylan – Rete No War Roma; Alessio – GAP Livorno; Baldo e Mila – Collettivo Mille Piani Arezzo; Giorgio Salerno – BDS Roma; Federico Roberti, Emanuele Montagna, Claudia, Mauro – Coordinamento Paradiso Bologna; Stefano F- Associazione No War Valle del Sacco; Gabriele Giovanoli – Carpi consapevole; Bruna – No Green Pass e oltre Trieste.




Punto 1) Bilancio delle mobilitazioni del 4, 5, e 6 aprile, prossime iniziative e mobilitazioni, in particolare focus sul vertice Nato all’Aia del 24-26 giugno 2025 e proposte di mobilitazione.




Emanuele Lepore riporta all’assemblea il primo bilancio fatto in sede di segreteria sulle mobilitazione del 4-5-6 aprile. Il bilancio è positivo: all’appello del CNNN hanno aderito diverse realtà, sono state fatte circa 30 iniziativa in tutto il paese e si sono attivati circa duemila militanti in 20 di città. A queste iniziative se ne aggiungono altre, come il presidio promosso da Usb e la manifestazione del M5S a Roma. Complessivamente c’è stata una risposta positiva all’appello lanciato dal coordinamento che si è combinata con altre mobilitazioni, infatti fin dal principio l’attività del coordinamento non si è posta in concorrenza con altre iniziative, al contrario la spinta è stata quella della convergenza (ad esempio in alcune città le iniziative del coordinamento si sono unite ad altre). Oggi è sempre più necessario promuovere una politica unitaria e, preso atto di limiti storici di settarismo, nella segreteria c’è stata unanimità nel ritenere che il CNNN deve fare lo sforzo per far si che i vari organismi che promuovono lotte contro la guerra, la Nato, i piani di riarmo e tutti gli aspetti particolari che ne derivano (militarizzazione dei territori, repressione del dissenso, bombe atomiche a Ghedi e Aviano ecc) convergano. Dal punto di vista del contenuto delle mobilitazione del 4-5-6 aprile, in tutte le città si è trattato di inserire la lotta contro la Nato nella lotta contingente contro il piano di riarmo e contro la repressione del dissenso (vedi approvazione Dl 1660). In altre piazza è emersa la necessità di intercettare i lavoratori coinvolti nell’economia di guerra e di dare una risposta in merito alla conversione bellica che apparentemente sembra dare più posti di lavoro ma di pari passo favorisce la chiusura delle aziende in nome del profitto delle multinazionali, di conseguenza occorre sempre più sviluppare una lotta contro il peggioramento delle condizioni di lavoro. Il collante tra le varie mobilitazioni è stata la questione della sovranità, da intendere nel senso di rottura con tutte quelle istituzioni che promuovono la guerra, come la Nato e UE, e la necessità di imporre decisioni e misure dal basso per costruire una sovranità popolare. In ultimo Emanuele fa una riflessione sulla piazza del M5S a Roma: il CNNN ha partecipato portando parole d’ordine contro la Nato, parole d’ordine più nette e chiare e contro le posizioni più ambigue. La piazza ha dimostrato che a prescindere degli intenti dei promotori se un centro con una certa autorevolezza convoca una mobilitazione c’è una risposta popolare: questo non significa affidarsi agli obiettivi di Conte e soci (personaggi integrati con il sistema politico del nostro paese) ma porci in ottica di fiducia verso la risposta popolare.


Patrick Boylan interviene dicendo che la manifestazione del M5S è stata molto importante perché ha mostrato la volontà popolare di combattere guerrafondai e governanti. È stata positiva la partecipazione del CNNN perché ha consentito di portare parole d’ordine contro la Nato dentro una piazza molto affollata, piazza affollata anche grazie agli assist di Bruxelles (piano di riarmo UE e propaganda del kit di sopravvivenza della commissaria belga) che hanno messo in allarme le persone che poi sono scese in piazza. Le persone in piazza hanno spinto i partiti della sinistra ad unificarsi, ad esempio con la mozione per il riconoscimento della Palestina rilasciata da PD, M5S, SI e Verdi, impensabile un anno fa. Partick fa parte di un organismo che è ostile a trattare con i partiti ma in questa fase c’è l’occasione di agire su partiti di sinistra, chiede: perché non approfittare per fargli dire qualcosa di sinistra contro la Nato e l’UE?


Alessio del GAP di Livorno rispetto a M5S e PD afferma che bisogna tenere presente che sono bravi a fare proclami e propaganda in funzione delle elezioni ma nell’atto pratico ognuno va per la sua strada (ad es. il PD ha non ha votato a sfavore del riarmo), quindi non spenderebbe energie con organismi e partiti schierati con la guerra. Rispetto alle iniziative del GAP, il 26 maggio ne promuoveranno una contro il dl sicurezza. Il loro obiettivo è quello coinvolgere gli avvocati mettendo al centro l’illegalità del decreto e di pari passo lavorare per sviluppare la coscienza civile per creare un fronte di mobilitazione. Per questo chiedono la collaborazione ai diversi organismi presenti alla riunione per costruire un’azione sul piano nazionale. Come lavoratori portuali sanno che da Livorno sono passati armamenti dell’esercito USA e italiano e data la vicinanza con Camp Darby, il genocidio in Palestina e la riconversione industriale hanno quindi la certezza di un sistema che opera sotto traccia e in aperta violazione delle leggi istituzionali, per questo cercano di portare coscienza alla cittadinanza e contemporaneamente intervenire sull’amministrazione locale per mettere i bastoni tra le ruote. Sono disponibili a collaborare nella lotta contro il dl sicurezza e chiedono di far emergere attraverso i canali del coordinamento quello che stanno provando a fare come GAP contro il passaggio di armi nei porti.


Federico Roberti (coord. Paradiso) rispetto alle mobilitazioni di inizio aprile, riporta che hanno allestito due presidi, uno davanti al Rettorato dell’università di Bologna, che da tempo ha accordi di collaborazione diretta con uno dei comandi Nato, ed uno nel centro storico, infine hanno partecipato il 6 aprile alla manifestazione organizzata da PaP in contestazione dalla piazza europeista. Prima di partecipare alla manifestazione hanno fatto un’azione di protesta nei pressi della manifestazione europeista, partecipata dal PD locale. Infine, sabato 12 aprile hanno diffuso materiale informativo a un convengo di Multipoplare e Ottolina tv e il 18 aprile lo hanno fatto nel centro storico di Bologna in un presidio organizzato da figure storiche del pacifismo locale.


Interviene Stefano (No War valle del Sacco) che informa della mobilitazione del 3 maggio ad Anagni nella valle del Sacco, territorio martoriato da decenni dalla produzione bellica, in cui è in programma l’insediamento di un nuovo sito di produzione. Organizzeranno la logistica per favorire partecipazione di chi vorrà partecipare alla mobilitazione.


Prende parola Stefano Antonelli che parla del vertice Nato all’AIA e propone di formare una delegazione che vada a Bruxelles.


Interviene Chiara Masini che torna sul bilancio delle mobilitazioni del 4-5-6 aprile a Roma in cui è stato promosso un presidio territoriale nei pressi del Comando Operativo dei Vertici Interforze che è stato partecipato da una serie di organismi e singoli sensibili al tema e interessati al CNNN. Inoltre, si sofferma sull’importanza di concepire questo tipo di iniziative inserendole in un processo più generale in cui ogni iniziativa, dalla più grande alla più piccola, acquistano forza vicendevolmente. Parla poi della delegazione che ha partecipato alla manifestazione del M5s a Roma che ha permesso al coordinamento di intervenire in una mobilitazione dalla connotazione popolare, con spezzoni di organismi territoriali che lottano contro la guerra, portando parole d’ordine chiare e avanzate rispetto alla lotta contro la Nato, quindi sottolinea l’importanza di partecipare a questo tipo di iniziative. Infine propone ai compagni su Roma e nel Lazio di partecipare alla manifestazione del 3 maggio ad Anagni.


Interviene Baldo che dice che l’iniziativa del 5 aprile ad Arezzo è stata un successo, è stata molto partecipata, un limite è stato il contenuto del dibattito per l’incapacità dei relatori di attirare gli interesse dei partecipanti rimanendo molto sul generico approfondendo poco gli aspetti politici. Per il 25 aprile come Collettivo Millepiani hanno in cantiere una contro manifestazione alle parate istituzionali e un’assemblea pomeridiana proprio per rovesciare il 25 aprile istituzionale. Rispetto alle dichiarazioni di PD e M5S, generiche condanne ad Israele, sono da considerare strategie di assorbimento dei conflitti e da valutare più come insidie e rischi che situazioni di cui approfittare.


Stefano Antonelli interviene dicendo che ha finito di leggere libro presentato dalle compagne di Aforas a Bologna e si propone di iniziare a contattarli. Interviene Alessio che dice di avere una corposa mailing list degli attivisti e organismi internazionali contro la guerra che mette a disposizione del CNNN.


Emanuele Lepore chiede di girare i contatti della mail del coordinamento, questo può aprire il coordinamento a comunicazioni con organismi dell’estero, lavoro rimasto un po' in sospeso ma che è una prospettiva su cui il CNNN vuole lavorare. Rispetto alla discussione che c’è stata su mozione PD-M5s e manifestazione del M5s a Roma sottolinea che a prescindere dalle intenzioni degli stessi promotori bisogna tenere conto che questi organismi hanno necessità di raccogliere una parte del malcontento popolare per fare opposizione al Governo Meloni (ovviamente un opposizione poco convinta). È quindi importante mettere al centro del nostro lavoro il malcontento diffuso che necessita di un riferimento a cui portare parole d’ordine più chiare e nette, che non significa avere fiducia nel M5s ma acquisire noi per primi la fiducia che le persone si possono mobilitare (a Milano c’erano 50.000 persone in piazza per la Palestina il 12 aprile, segno che c’è necessità di attivarsi). Come ci rapportiamo con queste situazioni? Riporta un primo ragionamento fatto in segreteria la cui sintesi è quella di non rapportarci a questi organismi aspettando che loro facciano il loro gioco, sul carro della contrarietà alla guerra anche alcuni guerrafondai sono spinti ad intervenire, certamente si muovono per concentrare la mobilitazione su un binario morto ma in ogni caso sono costretti a parlare di pace quando vogliono fare la guerra, questo è un appiglio di cui approfittare per ribaltare la situazione. L'esperienza di Bologna del 6 aprile è positiva in questo senso, dove il gruppo locale del coordinamento ha partecipato alla piazza di opposizione agli europeisti ma ha anche contestato la piazza del PD. Alimentare questo tipo di iniziative serve per rafforzare il nostro campo e disgregare il campo nemico, contrastare tutti quelli che vogliono fare della mobilitazione contro la guerra una cosa di facciata e non sostanziale. Il movimento contro la guerra è trasversale, intervenirci non vuol dire scendere a compromessi ma parlare a quelle migliaia di persone che si muovono con parole chiare e avanzate. Entra poi nel merito delle linee di sviluppo: Stefano F ha parlato della mobilitazione del 3 maggio ad Anagni, Stefano Antonelli ha parlato del vertice Nato all’AIA. A livello internazionale alcune realtà si stanno organizzando per far uscire un appello, buona l’idea di una nostra delegazione se lo facciamo nell’arco di un appello internazionale che ci permette di collegarci ad altri. Il 21 giugno PaP ha convocato una manifestazione nazionale con una serie di punti condivisibili, è importante fare un ragionamento su questo, quindi discutere se aderire e portare il nostro contributo e su quale percorso mettere in campo. Sempre PaP ha aperto a una mobilitazione sul 2 giugno, data che al CNNN interessa per contrastare la propaganda militarista funzionale alla propaganda di guerra.




Gabriele Giovagnoli di Carpi Consapevole rispetto al vertice AIA propone di fare mobilitazioni non nelle singole città e non nazionale a Roma ma nei capoluoghi di regione per accrescere i numeri e alzare di più la voce dal momento che ci sono troppe mobilitazioni, la gente si sta stancando e non portano a nulla le piccole mobilitazioni e allo stesso tempo è difficile spostare tutti a Roma.


Stefano F parla degli appuntamenti della Rete per il Disarmo. Il primo appuntamento è per il 5 maggio, una riunione on line a livello internazionale per raccordare le diverse realtà a livello europeo e per preparare una mobilitazione in diverse città il 10 maggio. Propone al coordinamento di partecipare a queste date e alla mobilitazione del 21 giugno.


Partick Boylan (come esponente del coordinamento No Rearm Roma) parteciperà alla riunione del 5 maggio che servirà per coordinare le iniziative del 10 maggio: si organizzerà anche qualcosa a Roma ma ancora non è stato definito.


Marianna Panico pone la necessità, dato lo sviluppo dei tanti movimenti che si stanno attivando nella lotta contro la terza guerra mondiale, di coordinarsi e trovare strategia comune, ad esempio attraverso la partecipazione degli organismi territoriali ai vari coordinamenti; la questione merita una riflessione approfondita data la difficoltà a promuovere la convergenza. Generazioni Future ha aderito all’appello di PaP per la mobilitazione del 21 giugno e suggerisce di partecipare a tutti momenti preparatori del 21 giugno. Si dice contraria a fare iniziative nei capoluoghi, c’è la stessa difficoltà che si incontra nel convergere altrove.


Chiara Masini interviene rispetto a quanto sollevato da Marianna sulla necessità di promuovere la convergenza: parla dell’importanza del rafforzamento delle reti territoriali come ingrediente importante per procedere in questa direzione. Inoltre propone di promuovere un’assemblea a Roma il 21 giugno con gli organismi nazionali attivi contro la guerra per rilanciare la lotta contro la Nato, assemblea da non vedere in contrapposizione con PaP (da fare quindi la mattina), e poi partecipare alla mobilitazione promossa da PaP (presumibilmente il pomeriggio) puntando a costruire un percorso per allargare la rete degli organismi coinvolti.


Federico Roberti interviene dicendo che tutte le iniziative che si stanno susseguendo sono indice di un buon segnale di vitalità, rimane perplesso sulle iniziative promosse dall’area legata all’Arci e, in merito al dare forza alle iniziative già promosse da altri, sono disponibili a dare il loro contributo all’iniziativa del 10 maggio a Brescia e Ghedi. Si dice d’accordo con il partecipare all’assemblea del 24 maggio per capire se il 21 giugno promuovere iniziative in una sola città o in tante.


Interviene Gabriele Abrotini che sottolinea l’importanza di essere presenti in tutte le manifestazioni e che fare molte manifestazioni è più di impatto e comunicativo che farle in una sola città, allo stesso tempo però afferma che su una data come il 21 giugno bisogna starci in qualche modo. D’accordo per la delegazione in Olanda.


Alessio parla dell’importanza del tema del boicottaggio e di mettere a conoscenza l’opinione pubblica sulle aziende produttrici di armi e di tutta la macchina che sovvenziona l’industria bellica: mettere a conoscenza la popolazione è un atto pratico che colpisce l’economia.


Emanuele Lepore fa una sintesi delle diverse proposte emerse: sull’iniziativa del 3 maggio ad Anagni, il coordinamento a questo punto propaganda l’iniziativa e il nodo dei compagni romani partecipa nelle forze disponibili. Rispetto alle prossime iniziative, all’assemblea del 5 maggio partecipa Boylan e poi ci invia il resoconto, siamo d’accordo sul 10 maggio anche se ancora non sono uscite le iniziative che verranno fatte. Per quanto riguarda l’assemblea del 24 maggio indetta da PaP c’è accordo sul partecipare. Sul 21 giugno, sono emerse le proposte di partecipare alla manifestazione promossa da PaP o di fare iniziative a livello locale. Emanuele si dice d’accordo sul partecipare all’assemblea del 24 maggio e alla manifestazione del 21 giugno portando nostre parole d’ordine. Rispetto alla delegazione all’AiA propone di aspettare l’appello internazionale che uscirà per valutare il da farsi. In merito alla proposta di fare un’assemblea il 21 giugno prima della partecipazione alla mobilitazione indetta da PaP c’è da sondare il terreno con le varie realtà, quindi fare riunioni nelle prossime settimane con i vari referenti per capire cosa c’è in ballo e verrà proposta una riunione ai vari referenti delle aree e gruppi attivi a livello nazionale contro la guerra, la Nato e il piano Rearm Europe. Ancora non c’è convergenza, un passo da fare è quello di promuovere una riunione con i varie esponenti delle varie reti che si stanno attivando su questo fronte per capire i loro progetti e metterli in condivisioni e dove si può convergere lo facciamo, dove non siamo d’accordo no.


Marianna Panico si esprime a favore dell’adesione alla manifestazione di PaP, Mauro del Coordinamento Paradiso protende per promuovere manifestazioni locali.


Mario Sanguinetti dice che è importante coordinare le varie realtà sui territori e metterle insieme, approfittare della situazione per far fare un salto politico a tutti partendo dall’assemblea del 24 maggio e con il nostro intervento dobbiamo agire affinchè il 21 giugno a Roma sia una manifestazione effettivamente inclusiva delle realtà che lottano contro la guerra e non appannaggio di singole aree. In sintesi occorre esprimere la capacità di essere più inclusivi possibili e alimentare la convergenza e la lotta al campanilismo politico.


Gabriele Abrotini è d’accordo per convergere sulla capitale per occasioni di particolare importanza.


Chiara Masini è d’accordo a partecipare alla manifestazione del 21 giugno e sottolinea l’importanza di costruirla, quindi partecipare all’assemblea del 24 maggio e lavorare per allargare la rete dei partecipanti, anche di quanti oggi non fanno parte del CNNN o ad altri che al momento non hanno in programma di partecipare.


Antonino Casale si dice d’accordo sul fare riunioni con altri organismi poiché è chiaro che noi non possiamo stare fuori ma dobbiamo studiare una posizione che spinga in avanti e che dopo questa scadenza non porti a tirare su altre barriere.


Rispetto a quanti si sono espressi, l’orientamento principale è quello di sostenere la mobilitazione del 21 giugno e propone di fare un’altra riunione a metà maggio per definire il contributo da portare nell’assemblea del 24 maggio.




Punto 2. Rinnovamento della segreteria del Coordinamento Nazionale No Nato.




Introduce il punto Emanuele Lepore: per quanto riguarda la segreteria attuale, degli 11 componenti iniziali ad oggi siamo a sette attivi. Si pone la necessità di rafforzare la segreteria del coordinamento, ad oggi non siamo in forze sufficienti per far fronte allo sviluppo dell’attività (cura contatti, propaganda, iniziative, report ecc). Patrick Boylan si dice non disponibile ad entrare nella segreteria ma si impegna a lavorare per promuovere la convergenza (ad esempio con stop rearmy Europe di cui fa parte), mentre Bruna farà un passaggio con la sua organizzazione. Marianna Panico dice che il Tavolo uniti contro la guerra di Napoli ha dato la sua disponibilità a sostenere i lavori della segreteria tramite Salvatore. Stefano Antonelli dà la sua disponibilità per contattare altre associazioni e sondare il terreno.









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