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venerdì 28 novembre 2025
CONTRO IL PARTITO UNICO DELLA GUERRA E DEL VINCOLO ESTERNO ASSOLUTO
La votazione ieri in Parlamento europeo, che di per sé non vale niente, mostra però IL fatto politico allo stesso tempo più rilevante e più taciuto.
La risoluzione bocciava il progetto di pace Usa in Ucraina, e ha ottenuto i voti di PD, FI, FDI, AVS. Astenuti o contrari, Lega e M5s.
C'è un partito trasversale della guerra. È lo stesso partito dell'osservanza coatta a tutti i vincoli esterni, dal conformismo all'Ue al bellicismo idiota.
Questo partito è il vero e unico partito di governo, che però si divide nelle due coalizioni di centrodestra e centrosinistra.
In queste due coalizioni, ci sono anche partiti che invece sono contrari - con differenze, sfumature e identità proprie. Però questi finiscono per non contare molto e farsi trascinare dalle decisioni dei rispettivi esponenti del partito della guerra in coalizione.
Senza considerare oramai il 50% delle persone schifate da questo finto bipolarismo.
Fino a quando non ci si toglierà la maschera e si sfideranno apertamente le vere coalizioni oggi in corsa, ovvero il partito del vincolo esterno monetario, geopolitico e culturale contro un'aggregazione che vuole con realismo riconquistare quote di sovranità in vista della pace, la politica italiana rimarrà sempre un gioco truccato.
E le possibilità di un vero cambiamento saranno zero.
GABRIELE GUZZI
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Il capo del Ministero degli Esteri ungherese Péter Szijjártó su come è andato l'incontro tra Viktor Orbán e Putin a Mosca
«L'incontro di Orbán con il presidente Putin si è concluso. Abbiamo raggiunto ciò per cui siamo venuti: la sicurezza energetica dell'Ungheria è garantita. Il presidente Putin ha confermato che la Russia fornirà i volumi di gas e petrolio contrattati — puntualmente, attraverso il gasdotto "Druzhba" e il gasdotto "Turkish Stream".
Abbiamo anche concordato di accelerare significativamente la costruzione della centrale nucleare di Paks. Tutti i preparativi tecnici procedono secondo i piani, e il 5 febbraio inizieranno i lavori sul terreno. Questo è un passo fondamentale verso un approvvigionamento energetico a lungo termine, stabile e accessibile per l'Ungheria.
Per quanto riguarda la guerra in Ucraina, il primo ministro Orbán ha nuovamente sottolineato che l'Ungheria è dalla parte della pace. Questa guerra non è la nostra, ma abbiamo già pagato un prezzo alto per essa. Il presidente Putin ha confermato che se il vertice di pace si terrà, si svolgerà a Budapest».
E a coloro che mettono in dubbio o interpretano erroneamente questo incontro: l'Ungheria è un paese sovrano con una politica estera sovrana. Le nostre decisioni si basano completamente sugli interessi nazionali. La cooperazione con la Russia si fonda sul rispetto reciproco e sulle realtà della sicurezza energetica. L'incontro di oggi ha solo rafforzato tutto questo».
Segui 👉 @ClaraStatello
«L'incontro di Orbán con il presidente Putin si è concluso. Abbiamo raggiunto ciò per cui siamo venuti: la sicurezza energetica dell'Ungheria è garantita. Il presidente Putin ha confermato che la Russia fornirà i volumi di gas e petrolio contrattati — puntualmente, attraverso il gasdotto "Druzhba" e il gasdotto "Turkish Stream".
Abbiamo anche concordato di accelerare significativamente la costruzione della centrale nucleare di Paks. Tutti i preparativi tecnici procedono secondo i piani, e il 5 febbraio inizieranno i lavori sul terreno. Questo è un passo fondamentale verso un approvvigionamento energetico a lungo termine, stabile e accessibile per l'Ungheria.
Per quanto riguarda la guerra in Ucraina, il primo ministro Orbán ha nuovamente sottolineato che l'Ungheria è dalla parte della pace. Questa guerra non è la nostra, ma abbiamo già pagato un prezzo alto per essa. Il presidente Putin ha confermato che se il vertice di pace si terrà, si svolgerà a Budapest».
E a coloro che mettono in dubbio o interpretano erroneamente questo incontro: l'Ungheria è un paese sovrano con una politica estera sovrana. Le nostre decisioni si basano completamente sugli interessi nazionali. La cooperazione con la Russia si fonda sul rispetto reciproco e sulle realtà della sicurezza energetica. L'incontro di oggi ha solo rafforzato tutto questo».
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🔴 Zelensky, qualora ve ne fosse stato bisogno di conferma, è il vero capo della corruzione che sta in Ucraina.
In un certo senso le dimissioni di poco fa di Andrey Yermak, principale mediatore di Zelensky e potentissimo uomo di fiducia, appunto di Zelensky, lo dimostrano.
È da tempo che in Ucraina parlano del coinvolgimento di questo braccio destro all'interno del sistema di corruzione, eppure Zelensky non ha mai avuto la forza per rimuoverlo, visto che si è fatto da parte da solo rassegnando le proprie dimissioni a causa della fibrillazione, soprattutto dell'opinione pubblica ucraina dovuta a una semplice perquisizione.
Quindi adesso i punti sono due: o Zelensky è il vero capo del sistema di corruzione, oppure è ricattato da tutti questi corrotti e quindi compromesso, di conseguenza stando all'interno di questo sistema di corruzione.
Ecco colui che per anni ci è stato descritto come il nuovo Nelson Mandela, il partigiano, il combattente per la democrazia, quello che difende il diritto, quello che veniva invitato anche a Sanremo.
Questa roba noi, spie del Cremlino, pagati in rubli e utili idioti di Mosca, la diciamo almeno da tre anni e mezzo. Ma a non capirci nulla ci dicevano che eravamo noi…
T.me/GiuseppeSalamone
NTW Press - Morti sulle strade: gli studenti dell'Einstein a lezione di prevenzione
NTW Press - Morti sulle strade: gli studenti dell'Einstein a lezione di prevenzione
Morti sulle strade: gli studenti dell'Einstein a lezione di prevenzione
I consigli e le indicazioni di agenti della Polizia e soccorritori e le strazianti testimonianze di due mamme e un marito che hanno perso i loro cari.

Vimercate, Venerdì 28 Novembre 2025 17:22
Quell'attimo che stravolge le vite: di chi, purtroppo, se ne va tragicamente; ma anche di chi resta, condannato ad un'esistenza segnata dal lutto e dal vuoto incolmabile.
Forze dell'ordine e soccorritori con gli studenti dell'Einstein di Vimercate
Si è lavorato anche e soprattutto sulle emozioni, quelle forti e dure, che fanno scorrere le lacrime, questa mattina, venerdì 28 novembre, in occasione di un evento sul tema della sicurezza stradale e delle attività di prevenzione, organizzato a Vimercate da Polizia di Stato di Monza e Polizia stradale di Arcore, con la collaborazione di Avps e Vigili del fuoco di Vimercate, la partecipazione di centinaia di studenti dell'istituto superiore "Einstein" e le testimonianze di alcuni famigliari che negli incidenti stradali hanno perso figli, moglie e altri cari. Il tutto a pochi giorni dalla Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada.
Video di forte impatto e testimonianze dirette
Una mattinata a forte impatto, emotivo, come detto, che si è tenuta nell'auditorium del centro scolastico Omnicomprensivo. Sugli schermi video crudi, diretti, con immagini vere tratte da incidenti stradali con esiti fatali.
Nel 2024 in Italia 3.200 morti sulle strade, 700 under 24
"In Italia i morti sulle strade nel 2024 sono stati 3.200 – hanno ricordato gli agenti della Polizia che hanno guidato l'incontro – Di questi 700 erano giovani tra i 17 e i 24 anni. E' come se ogni anno un istituto scolastico come il vostro venisse cancellato. L'obbiettivo delle istituzioni è ridurre a zero gli esiti mortali degli incidenti stradali nel 2030. Capirete come ci sia ancora tanto lavoro da fare".
Il rispetto delle regole
Un lavoro che passa anche e soprattutto dalla sensibilizzazione dei più giovani al rispetto delle regole. A cominciare da quelle del Codice della strada.
La velocità prima causa di morte sulle strade
"L'esito mortale nella stragrande maggioranza degli incidenti è dovuto all'elevata velocità – hanno ricordato gli uomini della Stradale – E poi c'è la guida in stato d'ebbrezza, sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. La sottovalutazione di alcune condizioni, come ad esempio i colpi di sonno".
La disperazione di parenti e soccorritori
Una serie di "pugni allo stomaco" quelli che i relatori hanno idealmente sferrato agli studenti, mostrando anche testimonianze di parenti (tra queste anche della conduttrice Andrea Delogu che solo poche settimane fa ha perso in un incidente stradale il fratello Evan, di soli 18 anni). E ancora, la disperazione di genitori, il dramma degli agenti che devono suonare alle porte delle case per comunicare la morte di un parente.
GUARDA LA GALLERY (9 foto)
        
← →
La prevenzione
Senza dimenticare la fondamentale azione di della prevenzione. Ed ecco quindi le spiegazioni su dispositivi di sicurezza e sulle buone pratiche al volante o in sella ad una moto. E, ancora, le esercitazioni pratiche che, dopo tante lacrime hanno strappato anche qualche sorriso e applauso, per imparare a comportarsi, per capire cosa accade se ci si mette alla guida sotto l'effetto di alcol e droghe.
Tre testimonianze scioccanti
Durante la mattinata studentesse e studenti hanno ascoltato, tra le lacrime, anche le testimonianze di due madri che piangono da anni i loro figli, strappati alla vita giovanissimi per colpa di altri; e quella di un marito che vive nel rimorso e nel dolore per quella giovane moglie che non c'è più.
La storia di Diego, morto dopo 4 anni di calvario
C'è la storia di Diego Scaccabarozzi, di Monticello Brianza, morto nel 2022 a soli 22 anni, dopo 4 anni di calvario a seguito di un incidente avvenuto nel 2018 A raccontarla mamma Anna, che fa parte dell'Associazione famigliari vittime della strada.
La testimonianza di Anna, mamma di Diego Scaccabarozzi
"Diego non aveva colpe, viaggiava su un'auto guidata da un altro ragazzo – ha raccontato la mamma – Dopo l'incidente ha fatto mesi di ospedale e riabilitazione. Ha trascorso anni in uno stato vegetativo fino alla morte, il 15 gennaio del 2022".
Raffaella e quel colpo di sonno fatale
E poi c'è Raffaella Bassan, di Carugate, insegnante a Caponago, morta 10 anni fa sull'auto guidata dal marito, Roberto Frigerio. Accanto a lei, all'epoca 41enne, il figlio di un anno, che si salvò.
La testimonianza di Roberto Frigerio, marito di Raffaella Bassan
"A causare l'incidente è stato un mio colpo di sonno – ha raccontato Roberto, anche lui legato all'Associazione famigliari vittime della strada – Da allora vado avanti per mio figlio e ho deciso di mettere il nostro grande dolore a disposizione, per essere d'aiuto, raccontando questa storia soprattutto ai giovani nella speranza che possa mettervi in guardia".
Matteo e mamma Croce: "Nessuno dovrebbe provare mai un dolore simile"
Infine, Croce Castiglia, di Vimercate, e il suo Matteo La Nasa, investito nel luglio di 2010, pochi giorni dopo aver conseguito il diploma, mentre era seduto ai tavolini di un bar, da un'auto guidata da un giovane che stava facendo una gara. Anche per lui un anno e mezzo di stato vegetativo e poi la morte. Da allora è nata l'Associazione Matteo La Nasa, che si occupa di prevenzione sulle strade.
La testimonianza di Croce Castiglia mamma di Matteo La Nasa
"Perché non voglio – ha concluso mamma Croce rivolgendosi agli studenti – che nessuno di voi possa mai provare questo dolore".
Morti sulle strade: gli studenti dell'Einstein a lezione di prevenzione
I consigli e le indicazioni di agenti della Polizia e soccorritori e le strazianti testimonianze di due mamme e un marito che hanno perso i loro cari.

Vimercate, Venerdì 28 Novembre 2025 17:22
Quell'attimo che stravolge le vite: di chi, purtroppo, se ne va tragicamente; ma anche di chi resta, condannato ad un'esistenza segnata dal lutto e dal vuoto incolmabile.
Forze dell'ordine e soccorritori con gli studenti dell'Einstein di Vimercate
Si è lavorato anche e soprattutto sulle emozioni, quelle forti e dure, che fanno scorrere le lacrime, questa mattina, venerdì 28 novembre, in occasione di un evento sul tema della sicurezza stradale e delle attività di prevenzione, organizzato a Vimercate da Polizia di Stato di Monza e Polizia stradale di Arcore, con la collaborazione di Avps e Vigili del fuoco di Vimercate, la partecipazione di centinaia di studenti dell'istituto superiore "Einstein" e le testimonianze di alcuni famigliari che negli incidenti stradali hanno perso figli, moglie e altri cari. Il tutto a pochi giorni dalla Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada.
Video di forte impatto e testimonianze dirette
Una mattinata a forte impatto, emotivo, come detto, che si è tenuta nell'auditorium del centro scolastico Omnicomprensivo. Sugli schermi video crudi, diretti, con immagini vere tratte da incidenti stradali con esiti fatali.
Nel 2024 in Italia 3.200 morti sulle strade, 700 under 24
"In Italia i morti sulle strade nel 2024 sono stati 3.200 – hanno ricordato gli agenti della Polizia che hanno guidato l'incontro – Di questi 700 erano giovani tra i 17 e i 24 anni. E' come se ogni anno un istituto scolastico come il vostro venisse cancellato. L'obbiettivo delle istituzioni è ridurre a zero gli esiti mortali degli incidenti stradali nel 2030. Capirete come ci sia ancora tanto lavoro da fare".
Il rispetto delle regole
Un lavoro che passa anche e soprattutto dalla sensibilizzazione dei più giovani al rispetto delle regole. A cominciare da quelle del Codice della strada.
La velocità prima causa di morte sulle strade
"L'esito mortale nella stragrande maggioranza degli incidenti è dovuto all'elevata velocità – hanno ricordato gli uomini della Stradale – E poi c'è la guida in stato d'ebbrezza, sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. La sottovalutazione di alcune condizioni, come ad esempio i colpi di sonno".
La disperazione di parenti e soccorritori
Una serie di "pugni allo stomaco" quelli che i relatori hanno idealmente sferrato agli studenti, mostrando anche testimonianze di parenti (tra queste anche della conduttrice Andrea Delogu che solo poche settimane fa ha perso in un incidente stradale il fratello Evan, di soli 18 anni). E ancora, la disperazione di genitori, il dramma degli agenti che devono suonare alle porte delle case per comunicare la morte di un parente.
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La prevenzione
Senza dimenticare la fondamentale azione di della prevenzione. Ed ecco quindi le spiegazioni su dispositivi di sicurezza e sulle buone pratiche al volante o in sella ad una moto. E, ancora, le esercitazioni pratiche che, dopo tante lacrime hanno strappato anche qualche sorriso e applauso, per imparare a comportarsi, per capire cosa accade se ci si mette alla guida sotto l'effetto di alcol e droghe.
Tre testimonianze scioccanti
Durante la mattinata studentesse e studenti hanno ascoltato, tra le lacrime, anche le testimonianze di due madri che piangono da anni i loro figli, strappati alla vita giovanissimi per colpa di altri; e quella di un marito che vive nel rimorso e nel dolore per quella giovane moglie che non c'è più.
La storia di Diego, morto dopo 4 anni di calvario
C'è la storia di Diego Scaccabarozzi, di Monticello Brianza, morto nel 2022 a soli 22 anni, dopo 4 anni di calvario a seguito di un incidente avvenuto nel 2018 A raccontarla mamma Anna, che fa parte dell'Associazione famigliari vittime della strada.
La testimonianza di Anna, mamma di Diego Scaccabarozzi
"Diego non aveva colpe, viaggiava su un'auto guidata da un altro ragazzo – ha raccontato la mamma – Dopo l'incidente ha fatto mesi di ospedale e riabilitazione. Ha trascorso anni in uno stato vegetativo fino alla morte, il 15 gennaio del 2022".
Raffaella e quel colpo di sonno fatale
E poi c'è Raffaella Bassan, di Carugate, insegnante a Caponago, morta 10 anni fa sull'auto guidata dal marito, Roberto Frigerio. Accanto a lei, all'epoca 41enne, il figlio di un anno, che si salvò.
La testimonianza di Roberto Frigerio, marito di Raffaella Bassan
"A causare l'incidente è stato un mio colpo di sonno – ha raccontato Roberto, anche lui legato all'Associazione famigliari vittime della strada – Da allora vado avanti per mio figlio e ho deciso di mettere il nostro grande dolore a disposizione, per essere d'aiuto, raccontando questa storia soprattutto ai giovani nella speranza che possa mettervi in guardia".
Matteo e mamma Croce: "Nessuno dovrebbe provare mai un dolore simile"
Infine, Croce Castiglia, di Vimercate, e il suo Matteo La Nasa, investito nel luglio di 2010, pochi giorni dopo aver conseguito il diploma, mentre era seduto ai tavolini di un bar, da un'auto guidata da un giovane che stava facendo una gara. Anche per lui un anno e mezzo di stato vegetativo e poi la morte. Da allora è nata l'Associazione Matteo La Nasa, che si occupa di prevenzione sulle strade.
La testimonianza di Croce Castiglia mamma di Matteo La Nasa
"Perché non voglio – ha concluso mamma Croce rivolgendosi agli studenti – che nessuno di voi possa mai provare questo dolore".
NTW Press - Morti sulle strade: studenti a lezione di prevenzione con la Polizia stradale
NTW Press - Morti sulle strade: studenti a lezione di prevenzione con la Polizia stradale
Morti sulle strade: studenti a lezione di prevenzione con la Polizia stradale
Tra le testimonianze, quella della mamma di Diego Scaccabarozzi, di Monticello Brianza, morto nel 2022 a soli 22 anni, dopo 4 anni di calvario a seguito di un incidente avvenuto nel 2018

Monticello Brianza, Venerdì 28 Novembre 2025 17:36
Morti sulle strade: studenti a lezione di prevenzione con la Polizia stradale. Quell'attimo che stravolge le vite: di chi, purtroppo, se ne va tragicamente; ma anche di chi resta, condannato ad un'esistenza segnata dal lutto e dal vuoto incolmabile.
Morti sulle strade: studenti a lezione di prevenzione con la Polizia stradale
Si è lavorato anche e soprattutto sulle emozioni, quelle forti e dure, che fanno scorrere le lacrime, questa mattina, venerdì 28 novembre, in occasione di un evento sul tema della sicurezza stradale e delle attività di prevenzione, organizzato a Vimercate da Polizia di Stato di Monza e Polizia stradale di Arcore. Durante l'evento, con la collaborazione di Avps e Vigili del fuoco di Vimercate, alle centinaia di studenti dell'istituto superiore "Einstein" sono state proposte le testimonianze di alcuni famigliari che negli incidenti stradali hanno perso figli, moglie e altri cari. Tra loro anche la mamma di Diego Scaccabarozzi, di Monticello Brianza, morto nel 2022 a soli 22 anni, dopo 4 anni di calvario a seguito di un incidente avvenuto nel 2018. Il tutto a pochi giorni dalla Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada.
Una mattinata a forte impatto, emotivo, come detto, che si è tenuta nell'auditorium del centro scolastico Omnicomprensivo. Sugli schermi video crudi, diretti, con immagini vere tratte da incidenti stradali con esiti fatali.
"In Italia i morti sulle strade nel 2024 sono stati 3.200 – hanno ricordato gli agenti della Polizia che hanno guidato l'incontro – Di questi 700 erano giovani tra i 17 e i 24 anni. E' come se ogni anno un istituto scolastico come il vostro venisse cancellato. L'obbiettivo delle istituzioni è ridurre a zero gli esiti mortali degli incidenti stradali nel 2030. Capirete come ci sia ancora tanto lavoro da fare".
Un lavoro che passa anche e soprattutto dalla sensibilizzazione dei più giovani al rispetto delle regole. A cominciare da quelle del Codice della strada.
"L'esito mortale nella stragrande maggioranza degli incidenti è dovuto all'elevata velocità – hanno ricordato gli uomini della Stradale – E poi c'è la guida in stato d'ebbrezza, sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. La sottovalutazione di alcune condizioni, come ad esempio i colpi di sonno".
La disperazione di parenti e soccorritori
Una serie di "pugni allo stomaco" quelli che i relatori hanno idealmente sferrato agli studenti, mostrando anche testimonianze di parenti (tra queste anche della conduttrice Andrea Delogu che solo poche settimane fa ha perso in un incidente stradale il fratello Evan, di soli 18 anni). E ancora, la disperazione di genitori, il dramma degli agenti che devono suonare alle porte delle case per comunicare la morte di un parente.
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Senza dimenticare la fondamentale azione di della prevenzione. Ed ecco quindi le spiegazioni su dispositivi di sicurezza e sulle buone pratiche al volante o in sella ad una moto. E, ancora, le esercitazioni pratiche che, dopo tante lacrime hanno strappato anche qualche sorriso e applauso, per imparare a comportarsi, per capire cosa accade se ci si mette alla guida sotto l'effetto di alcol e droghe.
Tre testimonianze scioccanti: la storia di Diego, morto dopo 4 anni di calvario
Durante la mattinata studentesse e studenti hanno ascoltato, tra le lacrime, anche le testimonianze di due madri che piangono da anni i loro figli, strappati alla vita giovanissimi per colpa di altri; e quella di un marito che vive nel rimorso e nel dolore per quella giovane moglie che non c'è più.
C'è la storia di Diego Scaccabarozzi, di Monticello Brianza, morto nel 2022 a soli 22 anni, dopo 4 anni di calvario a seguito di un incidente avvenuto nel 2018 A raccontarla mamma Anna, che fa parte dell'Associazione famigliari vittime della strada.
"Diego non aveva colpe, viaggiava su un'auto guidata da un altro ragazzo – ha raccontato la mamma – Dopo l'incidente ha fatto mesi di ospedale e riabilitazione. Ha trascorso anni in uno stato vegetativo fino alla morte, il 15 gennaio del 2022".
La testimonianza di Anna, mamma di Diego Scaccabarozzi
Raffaella e quel colpo di sonno fatale
E poi c'è Raffaella Bassan, di Carugate, insegnante a Caponago, morta 10 anni fa sull'auto guidata dal marito, Roberto Frigerio. Accanto a lei, all'epoca 41enne, il figlio di un anno, che si salvò.
"A causare l'incidente è stato un mio colpo di sonno – ha raccontato Roberto, anche lui legato all'Associazione famigliari vittime della strada – Da allora vado avanti per mio figlio e ho deciso di mettere il nostro grande dolore a disposizione, per essere d'aiuto, raccontando questa storia soprattutto ai giovani nella speranza che possa mettervi in guardia".
La testimonianza di Roberto Frigerio, marito di Raffaella Bassan
Matteo e mamma Croce: "Nessuno dovrebbe provare mai un dolore simile"
Infine, Croce Castiglia, di Vimercate, e il suo Matteo La Nasa, investito nel luglio di 2010, pochi giorni dopo aver conseguito il diploma, mentre era seduto ai tavolini di un bar, da un'auto guidata da un giovane che stava facendo una gara. Anche per lui un anno e mezzo di stato vegetativo e poi la morte. Da allora è nata l'Associazione Matteo La Nasa, che si occupa di prevenzione sulle strade.
La testimonianza di Croce Castiglia mamma di Matteo La Nasa
Morti sulle strade: studenti a lezione di prevenzione con la Polizia stradale
Tra le testimonianze, quella della mamma di Diego Scaccabarozzi, di Monticello Brianza, morto nel 2022 a soli 22 anni, dopo 4 anni di calvario a seguito di un incidente avvenuto nel 2018

Monticello Brianza, Venerdì 28 Novembre 2025 17:36
Morti sulle strade: studenti a lezione di prevenzione con la Polizia stradale. Quell'attimo che stravolge le vite: di chi, purtroppo, se ne va tragicamente; ma anche di chi resta, condannato ad un'esistenza segnata dal lutto e dal vuoto incolmabile.
Morti sulle strade: studenti a lezione di prevenzione con la Polizia stradale
Si è lavorato anche e soprattutto sulle emozioni, quelle forti e dure, che fanno scorrere le lacrime, questa mattina, venerdì 28 novembre, in occasione di un evento sul tema della sicurezza stradale e delle attività di prevenzione, organizzato a Vimercate da Polizia di Stato di Monza e Polizia stradale di Arcore. Durante l'evento, con la collaborazione di Avps e Vigili del fuoco di Vimercate, alle centinaia di studenti dell'istituto superiore "Einstein" sono state proposte le testimonianze di alcuni famigliari che negli incidenti stradali hanno perso figli, moglie e altri cari. Tra loro anche la mamma di Diego Scaccabarozzi, di Monticello Brianza, morto nel 2022 a soli 22 anni, dopo 4 anni di calvario a seguito di un incidente avvenuto nel 2018. Il tutto a pochi giorni dalla Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada.
Una mattinata a forte impatto, emotivo, come detto, che si è tenuta nell'auditorium del centro scolastico Omnicomprensivo. Sugli schermi video crudi, diretti, con immagini vere tratte da incidenti stradali con esiti fatali.
"In Italia i morti sulle strade nel 2024 sono stati 3.200 – hanno ricordato gli agenti della Polizia che hanno guidato l'incontro – Di questi 700 erano giovani tra i 17 e i 24 anni. E' come se ogni anno un istituto scolastico come il vostro venisse cancellato. L'obbiettivo delle istituzioni è ridurre a zero gli esiti mortali degli incidenti stradali nel 2030. Capirete come ci sia ancora tanto lavoro da fare".
Un lavoro che passa anche e soprattutto dalla sensibilizzazione dei più giovani al rispetto delle regole. A cominciare da quelle del Codice della strada.
"L'esito mortale nella stragrande maggioranza degli incidenti è dovuto all'elevata velocità – hanno ricordato gli uomini della Stradale – E poi c'è la guida in stato d'ebbrezza, sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. La sottovalutazione di alcune condizioni, come ad esempio i colpi di sonno".
La disperazione di parenti e soccorritori
Una serie di "pugni allo stomaco" quelli che i relatori hanno idealmente sferrato agli studenti, mostrando anche testimonianze di parenti (tra queste anche della conduttrice Andrea Delogu che solo poche settimane fa ha perso in un incidente stradale il fratello Evan, di soli 18 anni). E ancora, la disperazione di genitori, il dramma degli agenti che devono suonare alle porte delle case per comunicare la morte di un parente.
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Senza dimenticare la fondamentale azione di della prevenzione. Ed ecco quindi le spiegazioni su dispositivi di sicurezza e sulle buone pratiche al volante o in sella ad una moto. E, ancora, le esercitazioni pratiche che, dopo tante lacrime hanno strappato anche qualche sorriso e applauso, per imparare a comportarsi, per capire cosa accade se ci si mette alla guida sotto l'effetto di alcol e droghe.
Tre testimonianze scioccanti: la storia di Diego, morto dopo 4 anni di calvario
Durante la mattinata studentesse e studenti hanno ascoltato, tra le lacrime, anche le testimonianze di due madri che piangono da anni i loro figli, strappati alla vita giovanissimi per colpa di altri; e quella di un marito che vive nel rimorso e nel dolore per quella giovane moglie che non c'è più.
C'è la storia di Diego Scaccabarozzi, di Monticello Brianza, morto nel 2022 a soli 22 anni, dopo 4 anni di calvario a seguito di un incidente avvenuto nel 2018 A raccontarla mamma Anna, che fa parte dell'Associazione famigliari vittime della strada.
"Diego non aveva colpe, viaggiava su un'auto guidata da un altro ragazzo – ha raccontato la mamma – Dopo l'incidente ha fatto mesi di ospedale e riabilitazione. Ha trascorso anni in uno stato vegetativo fino alla morte, il 15 gennaio del 2022".
La testimonianza di Anna, mamma di Diego Scaccabarozzi
Raffaella e quel colpo di sonno fatale
E poi c'è Raffaella Bassan, di Carugate, insegnante a Caponago, morta 10 anni fa sull'auto guidata dal marito, Roberto Frigerio. Accanto a lei, all'epoca 41enne, il figlio di un anno, che si salvò.
"A causare l'incidente è stato un mio colpo di sonno – ha raccontato Roberto, anche lui legato all'Associazione famigliari vittime della strada – Da allora vado avanti per mio figlio e ho deciso di mettere il nostro grande dolore a disposizione, per essere d'aiuto, raccontando questa storia soprattutto ai giovani nella speranza che possa mettervi in guardia".
La testimonianza di Roberto Frigerio, marito di Raffaella Bassan
Matteo e mamma Croce: "Nessuno dovrebbe provare mai un dolore simile"
Infine, Croce Castiglia, di Vimercate, e il suo Matteo La Nasa, investito nel luglio di 2010, pochi giorni dopo aver conseguito il diploma, mentre era seduto ai tavolini di un bar, da un'auto guidata da un giovane che stava facendo una gara. Anche per lui un anno e mezzo di stato vegetativo e poi la morte. Da allora è nata l'Associazione Matteo La Nasa, che si occupa di prevenzione sulle strade.
La testimonianza di Croce Castiglia mamma di Matteo La Nasa
PUBBLICATA LA LISTA NAZIONALE DEGLI AUTOVELOX – OGGI LA SCADENZA DEL PRIMO CENSIMENTO
PUBBLICATA LA LISTA NAZIONALE DEGLI AUTOVELOX – OGGI LA SCADENZA DEL PRIMO CENSIMENTO (AGENPARL) - Fri 28 November 2025 PUBBLICATA LA LISTA NAZIONALE DEGLI AUTOVELOX – OGGI LA SCADENZA DEL PRIMO CENSIMENTO Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti informa che è online, da oggi 28 novembre 2025, l'elenco ufficiale dei dispositivi e sistemi di rilevamento della velocità autorizzati sul territorio nazionale. L'elenco, previsto dall'articolo 1, commi 3 e 4, del decreto del Direttore Generale per la motorizzazione n. 367 del 29 settembre 2025, è consultabile al link: https://velox.mit.gov.it/dispositivi La pubblicazione arriva alla scadenza dei tempi previsti per il censimento nazionale. Oggi, infatti, scadono i termini per l'invio dei dati da parte delle amministrazioni e degli enti da cui dipendono gli organi di polizia stradale. Si tratta di un passaggio essenziale per garantire la piena legittimità d'uso degli strumenti di accertamento delle violazioni dei limiti di velocità. Tramite la piattaforma telematica predisposta dal MIT, gli enti hanno indicato, per ogni dispositivo: marca, modello, versione, matricola ove presente, estremi del decreto MIT di approvazione o omologazione, nonché collocazione chilometrica (qualora necessario) e direzione di marcia. Tutti i dati trasmessi sono automaticamente pubblicati e liberamente consultabili sul portale istituzionale del Ministero. Come previsto dall'articolo 5, comma 2, del decreto direttoriale n. 305 del 18 agosto 2025, gli aggiornamenti continueranno anche dopo la scadenza, secondo le modalità stabilite dal decreto stesso. Per ulteriori informazioni sull'operatività della piattaforma, è disponibile la documentazione tecnica allegata al decreto direttoriale. _____________________________________ [cid:image001.png@01DC6096.B67E8CA0] UFFICIO STAMPA Piazzale di Porta Pia, 1 - 00198 - Roma É tel : 06.4412.3200 2025-11-28 18:44:14 4526422 POL Politica Interna https://agenparl.eu/2025/11/28/pubblicata-la-lista-nazionale-degli-autovelox-oggi-la-scadenza-del-primo-censimento/
Il COLLASSO dell'Europa è IMMINENTE, mancano al massimo pochi mesi.
Tutto, infatti, si svolgerà nel corso del 2026.
Non ci sarà nessuna guerra e nessun riarmo, è questione di LOGICA: come può un continente come l'Unione Europea fare una guerra a una potenza nucleare come la Russia (che sarebbe spalleggiata anche dalla Cina, oltretutto,) senza più quell'energia a basso costo... che serve proprio a mettere in moto l'industria bellica e muovere la STESSA macchina bellica?
Come può un continente in piena stagnazione economica, declino industriale, con alti livelli di debito pubblico indebitarsi ulteriormente tagliando TUTTA LA SPESA SOCIALE per i cittadini… e chiedendo loro, poi, di dare anche la vita per una guerra in cui non crede nessuno? (tranne qualche pazzo esaltato, ovviamente, quelli ci sono sempre).
Servono una propaganda ENORME, una censura ENORME, una dittatura aperta già ADESSO, e l'Europa, semplicemente, non ha più tempo per NULLA di tutto questo.
Anche l'euro digitale (il sogno distopico monetario di questa unione) si rivelerà una bolla di sapone.
Sono FUORI TEMPO MASSIMO su tutto.
Il sistema FINANZIARIO INTERNAZIONALE, per esempio, è stato già deciso dietro le quinte e non prevede alcuna valuta digitale.
Sapete, riguardo alla Germania, negli anni '30 potè fare affidamento sulle proprie risorse come carbone e petrolio per il "riarmo", nonchè su una politica industriale molto competitiva: ebbene, oggi l'abbandono del nucleare, la pianificata uscita dal carbone, la de-industrializzazione in corso e la dipendenza da fonti rinnovabili intermittenti come eolico e solare costituiscono UN PRIMO GRANDE PROBLEMA per questo RIARMO, che vede ancora una volta protagonista questo PERICOLOSO PAESE... per il mondo intero.
Recentemente il cancelliere Friederich Mertz ha dichiarato a un convegno che per lui l'Europa è in primis Germania e Francia, dicendo queste esatte parole: "Volevamo uno spazio aperto di libertà e giustizia, con la libera circolazione di persone, servizi, merci e capitali. Sotto molti aspetti questo è diventato un'autentica mostruosità burocratica. Invece di favorire la libertà, queste vengono sempre più limitate. Dobbiamo cambiare questa situazione insieme".
Vedete, questo è un modo "carino" per far capire che è necessario RIMPICCIOLIRE L'EUROPA per poter fare questo riarmo, per non avere più vincoli e lacci di nessun tipo, ma questo è SOLO l'inizio... della FINE. Mertz ha anche aggiunto: "Dobbiamo diventare più sovrani, più indipendenti, in un'ampia varietà di ambiti politici ed economici. Non possiamo più contare sugli Stati Uniti per difenderci, sulla Cina o sulla Russia, serve un'Europa che si difenda e quell'Europa, per me, sono Francia e Germania".
Il quadro è chiaro: la Germania non riesce più a dirigere questo moloch che si chiama UE, e sarà lei stessa a disintegrarlo.
A quel punto inizierà UN VERO TENTATIVO DI RIARMO, è vero, ma si ritroverà, stavolta, l'intero mondo contro, in quanto coinvolto ormai in un un nuovo sistema finanziario che impedirà qualsiasi operazione di questo tipo (chi conosce i protocolli ISO20022, per esempio, sa di cosa sto parlando).
Ecco perchè l'Unione Europea mi preoccupa relativamente, compresa la Germania.
L'Unione Europea, in questo momento, è esattamente come l'orchestra... che continuava a suonare mentre il Titanic affondava.
Gabriele Sannino
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🇷🇺 PESKOV: "PARLIAMO SOLO CON GLI STATI UNITI. L'EUROPA È FUORI"
Fonte: Anadolu
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato venerdì che la Russia sta tenendo negoziati per un accordo sul conflitto ucraino esclusivamente con gli Stati Uniti.
In un'intervista al canale TV russo Pervy, Peskov ha detto che a questo punto la posizione delle risoluzioni del Parlamento Europeo che esortano l'Europa a sedersi al tavolo delle trattative non può essere presa in considerazione.
"Al momento stiamo parlando di negoziati con gli americani," ha detto Peskov. "Gli europei certamente non possono essere considerati ora."
Il portavoce del Cremlino ha definito la missione di mantenimento della pace statunitense e gli sforzi del presidente americano Donald Trump "la priorità principale"; pertanto, Mosca si sta preparando "specificamente per questi contatti."
Commentando i resoconti dei media sul piano di pace statunitense, Peskov ha detto che il tema del piano di pace americano per l'Ucraina provoca molte pubblicazioni, e una parte significativa di esse non corrisponde alla realtà.
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Il potente capo dell'amministrazione presidenziale ucraina travolto dallo scandalo corruzione. https://it.insideover.com/politica/ucraina-la-caduta-di-yermak-il-cerchio-magico-di-zelensky-traballa.html
Sono lieto di vedere che non siete stati toccati dalla russofobia, aggravata da ogni rabbia concepibile e inconcepibile che ha contagiato le menti colte dei vostri compatrioti. Ma ditemi, per l'amor di Dio, da dove provengono questo odio e questa rabbia acerrimi – rabbia assoluta e odio impotente – che ci vengono rivolti, mentre noi stiamo a guardare, senza la minima intenzione di interferire nei vostri affari? Se un'Europa sana, forte e resiliente può ispirarci paura, allora sicuramente un'Europa minata da una grave malattia interna, una cancrena che l'ha colpita in ogni sua parte, non può che suscitare compassione in noi. Ma in futuro, è sufficiente che noi continuiamo a essere sani e che voi restiate malati, affinché il nostro potere, di per sé organico e forte, sia ulteriormente rafforzato dalla vostra debolezza. Se il passato appartiene all'Occidente, socialmente e intellettualmente, allora il futuro è senza dubbio nostro. Perché il significato di ciò che sta accadendo qui non è che le leggi stiano scomparendo, che questa o quella forma di governo, avendo esaurito la sua utilità, stia scomparendo, ma che la vostra civiltà, la vostra società, stia scomparendo. Tale è la fine di questa civiltà decantata e autocelebrativa, che abbiamo stupidamente preso sul serio per troppo tempo e considerato la nostra guida.
Grazie a voi, grazie al vostro esempio disastroso, trarremo beneficio dalla lezione che ci avete insegnato a vostre spese. Le mie poesie non sono finzione poetica: la Santa Rus' non è una formula banale, e certamente non ipocrisia! Tutta la nostra storia, le nostre tradizioni, le nostre credenze sono unite in questo nome sacro. È il nostro motto e il nostro oroscopo! Siamo così: non siamo europei, perché l'Europa non ci accetta, ma, come dice Žukovsky, non siamo l'Asia, perché siamo cristiani: siamo semplicemente un mondo a parte e, grazie a Dio, abbastanza grandi e forti da non perire in questo isolamento. Tutto ciò che vi dico qui non è una mia opinione personale. Sono solo un'eco della nostra opinione pubblica. Posso assicurarvi che questa è la visione della maggioranza pensante e sensata in Russia su ciò che sta accadendo qui. In definitiva, noi, le cui simpatie un tempo erano per l'Occidente, ci siamo rivelati conservatori. I nostri veri rappresentanti del progresso sono i reazionari, che da tempo ci esortano a rinunciare allo spirito di servile imitazione dell'Occidente, che ci ha invitato ad attingere la nostra civiltà morale alla fonte delle nostre tradizioni e credenze nazionali.
La lettera del principe e poeta Pëtr Vjazemskij è indirizzata al traduttore ed editore berlinese di letteratura russa, Varnhagen von Ense. Vjazemskij e Varnhagen von Ense – traduttore e promotore della letteratura russa in Germania, corrispondente di Žukovskij, A.I. Turgenev e Dmitrij Bludov, e interlocutore di Tjutčev – avevano intrattenuto una corrispondenza di lunga data. Su richiesta di Varnhagen, Vjazemskij gli inviò in dono autografi di scrittori russi, e Varnhagen condivise le sue riflessioni sul futuro della letteratura russa. Entrambi erano veterani della guerra del 1812. La lettera fu scritta nel 1848, ma sembra essere stata scritta oggi.
👉 Si può non essere d'accordo o condividere, l'attualità di tale lettera indubbiamente stupisce.
#stoprussofobia #russofobia
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