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giovedì 4 dicembre 2025
Brics, Putin: presto per moneta unica nei paesi del Sud Globale
Brics, Putin: presto per moneta unica nei paesi del Sud Globale Brics, Putin: presto per moneta unica nei paesi del Sud Globale "Sfruttare maggiormente opportunità della Banca di Sviluppo dei BRICS" Roma, 4 dic. (askanews) - Attualmente non esiste alcun obiettivo di introdurre una moneta unica nell'area Brics e dovrebbe essere un processo graduale, ha affermato il presidente russo Vladimir Putin in visita a Nuova Delhi. "Non abbiamo l'obiettivo di introdurre una moneta unica nei Brics, dobbiamo farlo con attenzione e calma", ha affermato Putin in un'intervista a India Today. "Dobbiamo sfruttare maggiormente le opportunità della Nuova Banca di Sviluppo dei Brics", ha affermato Putin. Ldc 20251204T163312Z
== Premier Belgio: illusione pensare che Russia perda la guerra =
AGI0675 3 EST 0 R01 / == Premier Belgio: illusione pensare che Russia perda la guerra = (AGI) - Bruxelles, 4 dic. - Pensare che la Russia possa perdere la guerra in Ucraina e' "una favola, un'illusione". Lo afferma il premier del Belgio, Bart De Wever, in un'intervista al quotidiano belga La Libre Belgique. "La pressione" sul dossier relativo agli asset russi congelati da usare per un prestito europeo per l'Ucraina "e' incredibile. Sarebbe una bella storia: prendere i soldi del cattivo, Putin, per darli al buono, l'Ucraina. Ma rubare i beni congelati di un altro Paese, i suoi fondi sovrani, non e' mai stato fatto. Si tratta del denaro della Banca centrale russa. Neppure durante la Seconda guerra mondiale si confisco' il denaro della Germania. Durante una guerra, si immobilizzano i beni sovrani. E, alla fine della guerra, lo Stato perdente deve abbandonare tutto o parte di questi beni per risarcire i vincitori. Ma chi crede davvero che la Russia perdera' in Ucraina? E' una favola, un'illusione totale", dichiara De Wever. "Non e' nemmeno auspicabile che perda e che l'instabilita' s'instauri in un Paese che dispone di armi nucleari. E chi pensa che Putin accettera' tranquillamente la confisca degli averi russi? Mosca ci ha fatto sapere che, in caso di sequestro, il Belgio e io, personalmente, l'avremmo sentita 'per l'eternita'' Mi sembra un periodo piuttosto lungo", afferma il premier. "La Russia potrebbe anche confiscare alcuni averi occidentali: Euroclear ha 16 miliardi in Russia. Anche tutte le fabbriche belghe in Russia potrebbero essere requisite. E se Bielorussia e Cina confiscassero anch'esse gli averi occidentali? Si e' riflettuto su tutto questo? No, non lo si e' fatto. Ho chiesto ai miei colleghi europei se fossero pronti a mutualizzare i rischi che il Belgio correrebbe. Solo la Germania ha detto di essere pronta a farlo, senza questa mutualizzazione, faro' tutto il possibile per bloccare questo dossier. Tutto", conclude. (AGI)Bxm/Bra 041640 DIC 25
Russia, Putin: "Stanno emergendo nuovi centri di potere"
Russia, Putin: "Stanno emergendo nuovi centri di potere" Russia, Putin: "Stanno emergendo nuovi centri di potere" Intervista a India Today:"Equilibrio di potere nel mondo sta cambiando" Roma, 4 dic. (askanews) - L'equilibrio di potere nel mondo sta cambiando e stanno emergendo nuovi centri di potere, ha affermato oggi il presidente russo Vladimir Putin in visita in India. "Sapete, il mondo si sta sviluppando rapidamente e questo ritmo continua ad accelerare, il che è chiaramente visibile a tutti: la configurazione del mondo sta cambiando, stanno emergendo nuovi centri di potere e l'equilibrio di potere nel mondo sta cambiando", ha affermato Putin in un'intervista con India Today. Putin ha aggiunto che è fondamentale garantire la stabilità tra i paesi più grandi come base per il progresso nelle relazioni bilaterali e internazionali. Ldc 20251204T164334Z
RUSSIA: MODI, 'NOSTRA AMICIZIA COLLAUDATA, GRANDI BENEFICI A NOSTRO POPOLO' =
ADN1120 7 EST 0 ADN EST NAZ RUSSIA: MODI, 'NOSTRA AMICIZIA COLLAUDATA, GRANDI BENEFICI A NOSTRO POPOLO' = Nuova Delhi, 4 dic. (Adnkronos) - "Sono lieto di dare il benvenuto in India al mio amico, il presidente Putin", con cui è in programma un colloquio già in serata, "quella tra India e Russia è un'amicizia collaudata che ha portato grandi benefici al nostro popolo". Lo ha scritto in un post su X il premier indiano Narendra Modi, dopo aver accolto a Nuova Delhi il presidente russo, in visita per due giorni. (Red-Est/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 04-DIC-25 17:15
Russia, Putin: con l'India condividiamo tecnologie di difesa
Russia, Putin: con l'India condividiamo tecnologie di difesa Russia, Putin: con l'India condividiamo tecnologie di difesa "Non ci limitiamo a venderle" Roma, 4 dic. (askanews) - La Russia non si limita a vendere, ma condivide la tecnologia di difesa con l'India. Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin. "Non ci limitiamo a vendere, ma condividiamo la tecnologia, e questo è un evento molto raro nel settore della difesa", ha dichiarato Putin in un'intervista alla tv India Today, aggiungendo che l'India rimane un partner di fiducia della Russia nel settore della difesa. Sam 20251204T171237Z
Dall'inizio della guerra in Ucraina i paesi europei della NATO hanno ripetuto slogan come “sconfitta strategica della Russia”, “vittoria sul campo” e “con l'Ucraina per tutto il tempo che ci vorrà”. Oggi si rendono conto di una verità scomoda: nel progetto atlantista il loro ruolo è sempre stato di supporto, limitato a fornire denaro, territorio, armi, soldati e copertura politica. Non prevede guida ma di farsi da parte quando Washington si siede al tavolo. Ora temono di restare senza nemmeno le briciole.
🇷🇺 Melik Bagdasorov, Ambasciatore russo in Venezuela ha ribadito in TV:
❗🇷🇺🇻🇪"Sosteniamo il Venezuela oggi come abbiamo sempre fatto in passato,indipendentemente dal fatto che sia sotto attacco o meno.
Continueremo sempre a sostenere il Venezuela sovrano, il suo governo, e il suo Presidente.
L'accordo di partenariato strategico tra i nostri due Paesi comprende anche la nostra cooperazione tecnico-militare e la tutela della sicurezza regionale e globale.
È un accordo ampio e completo.
È pubblico, chiunque può leggerlo e comprenderne la profondità e l'estensione'❗
E i sottomarini russi già schierati a largo del Venezuela ne sono la prova
Sarà per questo che gli Yankee abbaiano, sempre più forte, ma non hanno ancora attaccato❓🤣https://t.me/c/2132010757/20830
❗🇷🇺🇻🇪"Sosteniamo il Venezuela oggi come abbiamo sempre fatto in passato,indipendentemente dal fatto che sia sotto attacco o meno.
Continueremo sempre a sostenere il Venezuela sovrano, il suo governo, e il suo Presidente.
L'accordo di partenariato strategico tra i nostri due Paesi comprende anche la nostra cooperazione tecnico-militare e la tutela della sicurezza regionale e globale.
È un accordo ampio e completo.
È pubblico, chiunque può leggerlo e comprenderne la profondità e l'estensione'❗
E i sottomarini russi già schierati a largo del Venezuela ne sono la prova
Sarà per questo che gli Yankee abbaiano, sempre più forte, ma non hanno ancora attaccato❓🤣https://t.me/c/2132010757/20830
Io mi immagino l'ammiraglio Cavo Dragone che di fronte alla domanda "quante vittime avete messo in conto di fronte ad una eventuale rappresaglia russa al vostro attacco preventivo"?, risponde, senza muovere il baffo ottocentesco, "tra i dieci ed i venti milioni".
Ora, non si riesce a capire esattamente come mai i nostri giornali titolino "Putin minaccia l'Europa", quando lo stesso Putin ha semplicemente risposto per le rime alle affermazioni improvvide del suddetto personaggio, ribadendo, tra l'altro, che la Russia non ha alcuna intenzione di attaccare l'Europa ma è semplicemente pronta a rispondere qualora venisse attaccata.
Esiste purtroppo un Partito della guerra in Europa, concentrato tra Regno Unito, Germania, Francia (ed anche Italia, dove i generali in attività sono assai più inclini ad un conflitto per il quale non siamo assolutamente preparati, rispetto a quelli in pensione, assai più coscienti dei rischi). È il Partito di quelli che vogliono attaccare Kaliningrad, la Transnistria o sbarcare in Crimea, attaccare la flotta petrolifera russa nel Mar Nero e così via (dando, tra l'altro, a Mosca un'ottima scusa per avanzare verso Odessa dopo la liberazione del Donetsk). Ho criticato il piano di pace di Trump, perché onestamente non credo possa rappresentare una soluzione definitiva al conflitto (tra 10 o venti anni saremo punto e a capo, ed a Mosca lo sanno bene). E ritengo che la sconfitta strategica della NATO in Ucraina sia necessaria: 1) per porre fine alla sua trentennale avanzata orientale; 2) per un reale risveglio europeo, con la conseguente messa alla porta dei disastrosi attuali vertici politici non nel modo che vogliono USA (sostituendoli con altri ancora più proni ai loro disegni - passaggio che sta già avvenendo - con la tradizionale strategia della giustizia ad orologeria) ma magari tramite sincero moto popolare. In questo senso, credo che l'obiettivo degli USA con il negoziato sia proprio quello di "limitare i danni", salvando uno strumento che gli aiuta a mantenere l'Europa in una condizione di cattività geopolitica, e trasformando ciò che rimane dell'Ucraina in un loro protettorato, sebbene fuori dall'Alleanza.
Perché dico "salvare la NATO"? Spesso si parla del PIL russo a sproposito, dicendo che questo è inferiore a quello del Massachusetts o di vari Stati europei. In realtà, il PIL andrebbe sempre contestualizzato. La Russia, a differenza dell'Italia (per fare l'esempio a noi più vicino), non ha un'economia basata sui servizi; non è de-industrializzata; possiede risorse critiche. Senza fare troppi giri di parole la Russia non ha bisogno di componenti che arrivano da dieci Paesi diversi per costruire un'arma. Questo le fornisce un vantaggio strategico che la quasi totalità dei membri NATO non hanno. E questo è il motivo per cui produce in tre mesi gli armamenti che i membri NATO (insieme) producono in un anno. Ed una riconversione industriale europea richiede un decennio almeno. Motivo per cui affermo che il piano Trump è solo una "pezza" che congelerà il conflitto, preparandone di nuovi (quando la NATO sara' "pronta").
Detto ciò, il negoziato è comunque un punto di partenza. Ed è interessante il fatto che a Mosca, oltre a Witkoff sia andato anche Jared Kushner (il genero di Trump vicino alla setta dei Chabad Lubavitch che ha una certa presa anche nella capitale russa). Questo ci dice in primo luogo che pure Israele, con enormi interessi in Ucraina, sta partecipando al negoziato. E ci dice che in gioco c'è anche altro, dall'America Latina al Vicino Oriente. Infine, mi sembra importante sottolineare la presenza del potente ministro degli esteri cinese Wang Yi, sempre a Mosca, in questi giorni. Forse a voler sottolineare che il piano USA di disarticolare l'asse Mosca-Pechino è comunque destinato al fallimento, a prescindere da eventuali accordi. A dimostrazione di ciò, si pensi all'apertura alla libera circolazione dei cittadini russi in Cina e viceversa.
Daniele Perra
🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
Ora, non si riesce a capire esattamente come mai i nostri giornali titolino "Putin minaccia l'Europa", quando lo stesso Putin ha semplicemente risposto per le rime alle affermazioni improvvide del suddetto personaggio, ribadendo, tra l'altro, che la Russia non ha alcuna intenzione di attaccare l'Europa ma è semplicemente pronta a rispondere qualora venisse attaccata.
Esiste purtroppo un Partito della guerra in Europa, concentrato tra Regno Unito, Germania, Francia (ed anche Italia, dove i generali in attività sono assai più inclini ad un conflitto per il quale non siamo assolutamente preparati, rispetto a quelli in pensione, assai più coscienti dei rischi). È il Partito di quelli che vogliono attaccare Kaliningrad, la Transnistria o sbarcare in Crimea, attaccare la flotta petrolifera russa nel Mar Nero e così via (dando, tra l'altro, a Mosca un'ottima scusa per avanzare verso Odessa dopo la liberazione del Donetsk). Ho criticato il piano di pace di Trump, perché onestamente non credo possa rappresentare una soluzione definitiva al conflitto (tra 10 o venti anni saremo punto e a capo, ed a Mosca lo sanno bene). E ritengo che la sconfitta strategica della NATO in Ucraina sia necessaria: 1) per porre fine alla sua trentennale avanzata orientale; 2) per un reale risveglio europeo, con la conseguente messa alla porta dei disastrosi attuali vertici politici non nel modo che vogliono USA (sostituendoli con altri ancora più proni ai loro disegni - passaggio che sta già avvenendo - con la tradizionale strategia della giustizia ad orologeria) ma magari tramite sincero moto popolare. In questo senso, credo che l'obiettivo degli USA con il negoziato sia proprio quello di "limitare i danni", salvando uno strumento che gli aiuta a mantenere l'Europa in una condizione di cattività geopolitica, e trasformando ciò che rimane dell'Ucraina in un loro protettorato, sebbene fuori dall'Alleanza.
Perché dico "salvare la NATO"? Spesso si parla del PIL russo a sproposito, dicendo che questo è inferiore a quello del Massachusetts o di vari Stati europei. In realtà, il PIL andrebbe sempre contestualizzato. La Russia, a differenza dell'Italia (per fare l'esempio a noi più vicino), non ha un'economia basata sui servizi; non è de-industrializzata; possiede risorse critiche. Senza fare troppi giri di parole la Russia non ha bisogno di componenti che arrivano da dieci Paesi diversi per costruire un'arma. Questo le fornisce un vantaggio strategico che la quasi totalità dei membri NATO non hanno. E questo è il motivo per cui produce in tre mesi gli armamenti che i membri NATO (insieme) producono in un anno. Ed una riconversione industriale europea richiede un decennio almeno. Motivo per cui affermo che il piano Trump è solo una "pezza" che congelerà il conflitto, preparandone di nuovi (quando la NATO sara' "pronta").
Detto ciò, il negoziato è comunque un punto di partenza. Ed è interessante il fatto che a Mosca, oltre a Witkoff sia andato anche Jared Kushner (il genero di Trump vicino alla setta dei Chabad Lubavitch che ha una certa presa anche nella capitale russa). Questo ci dice in primo luogo che pure Israele, con enormi interessi in Ucraina, sta partecipando al negoziato. E ci dice che in gioco c'è anche altro, dall'America Latina al Vicino Oriente. Infine, mi sembra importante sottolineare la presenza del potente ministro degli esteri cinese Wang Yi, sempre a Mosca, in questi giorni. Forse a voler sottolineare che il piano USA di disarticolare l'asse Mosca-Pechino è comunque destinato al fallimento, a prescindere da eventuali accordi. A dimostrazione di ciò, si pensi all'apertura alla libera circolazione dei cittadini russi in Cina e viceversa.
Daniele Perra
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Con Ets2 bollette per le famiglie fino a +230 euro l'anno
Con Ets2 bollette per le famiglie fino a +230 euro l'anno Studio Legambiente-Kyoto club, impatto anche su pmi e trasporti (ANSA) - ROMA, 04 DIC - Dal 2027 il nuovo sistema Ets 2, normativa europea che applica un costo sulle emissioni di Co2 di carburanti e riscaldamento, potrebbe far aumentare la spesa energetica delle famiglie italiane fino a 230 euro l'anno, 2,5 volte la spesa media delle bollette. E' quanto emerge dallo studio "La normativa Eu Ets 2 e le sue conseguenze attese in Italia" presentato oggi alla seconda giornata della XVIII edizione del Forum QualEnergia di Nuova Ecologia, Legambiente e Kyoto Club. L'impatto di questa normativa sarebbe poi differenziato a livello territoriale: al Sud e nelle isole peserà la minor quota di energia rinnovabile nel mix energetico e i rincari arriverebbero fino a 56 euro l'anno sulla bolletta elettrica, mentre al Nord l'aggravio riguarderà principalmente il costo del gas per il riscaldamento domestico con aumenti fino a 195 euro annui. Anche piccole imprese e negozi potranno subire un costo aggiuntivo stimato fino a 8,75 miliardi l'anno a livello Ue considerando un prezzo ipotetico della Co2 pari a 50 euro a tonnellata. Considerato che l'Italia pesa per circa il 10% delle emissioni Ue interessate, il costo indiretto medio stimato si attesterebbe tra 12 e 25 euro l'anno per abitante. Lo studio ha riguardato anche il settore dei trasporti: per le famiglie, l'aumento del prezzo di benzina e gasolio potrebbe oscillare tra 60 e 176 euro l'anno, mentre per le piccole imprese l'aggravio potrebbe raggiungere i 550 euro. "L'Ets 2 è uno strumento fondamentale per ridurre le emissioni ma deve essere accompagnato con politiche strutturali per trasformare questa tassa sul carbonio in una opportunità di sviluppo per il Paese e sostegno per famiglie e microimprese" ha spiegato Katiuscia Eroe, responsabile energia Legambiente. Tra le proposte: riqualificazione energetica delle abitazioni, estensione del Reddito Energetico anche agli affittuari attraverso l'autoconsumo a distanza, equo accesso alla mobilità sostenibile, lotta alle isole di calore urbane, creazione di Nuclei territoriali permanenti. (ANSA).
SANITA' MILITARE, MOSAC: UNA RIFORMA CHE CI UMILIA
9CO1738915 4 POL ITA R01 SANITA' MILITARE, MOSAC: UNA RIFORMA CHE CI UMILIA (9Colonne) Roma, 4 dic - La riforma del Servizio Sanitario Militare "è un atto d'accusa contro la professionalità", "la farsa dei 10 giorni concessi ai soli Sindacati rappresentativi per emendare e miliare la bozza di legge è nei fatti un vile tradimento", "il nostro onore non è in vendita né è sacrificabile. Si pretende lealtà e dedizione eterna al Paese, ma si risponde con l'incertezza sul futuro e l'umiliazione professionale. Il Ministro Crosetto e le Istituzioni mantengano gli impegni presi pubblicamente: questa riforma deve essere un atto di rispetto e riconoscimento, non un veicolo di iniquità". Così Luca Spagnolo, rappresentante del MOSAC - Movimento Sindacale Autonomo Carabinieri che parla di "danno (irreparabile) ai sanitari dei Carabinieri considerati con questa proposta dei lavoratori di "Serie B". "Il rischio che il MOSAC aveva paventato è ora realtà - si legge in una nota -: il personale sanitario dell'Arma, non inquadrato nel ruolo tecnico, ma che da anni ne assolve le mansioni, viene trattato come una merce di scambio, una pedina sacrificabile in una partita che non comprende le loro esigenze, ma solo i calcoli burocratici del 'contabile improvvisato' di turno, con conseguente spogliazione totale: il transito nel Servizio Sanitario unificato comporta la perdita dell'identità e dello status di Carabiniere. Chi si è formato per difendere la Legge in uniforme sarà spogliato delle qualifiche vitali di Polizia Giudiziaria (PG) e Pubblica Sicurezza (PS). Un danno professionale che grida vendetta. Demansionamento sanzionatorio: Infermieri e Fisioterapisti dei ruoli Sovrintendenti, Appuntati e Carabinieri CC si vedranno affibbiare un possibile demansionamento professionale, poiché nelle altre Forze Armate queste figure rivestono già da anni gradi superiori. La loro competenza viene penalizzata per puro arbitrio burocratico". Inoltre "l'introduzione del limite di età (52 anni) per i concorsi interni è l'ennesima pugnalata alle spalle. Un'imposizione inaccettabile che blocca ogni prospettiva di carriera per chi ha speso la vita in prima linea. È questo il 'riconoscimento' che lo Stato riserva ai suoi uomini? Il personale sarà costretto a un salto nel buio tramite transito a domanda". Il MOSAC chiede quindi la conferma Immediata della sede di servizio, il reimpiego garantito in ruoli logistico/amministrativi presso gli stessi Comandi al fine di conservare la formazione acquisita nel corso della loro carriera, l'istituzione di un ruolo ad esaurimento per il personale sanitario dell'Arma già in servizio, per garantire continuità funzionale, riconoscimento delle competenze e stabilità professionale, chiarezza e trasparenza per gli Ufficiali che transiteranno d'ufficio e che ad oggi non conoscono il loro futuro professionale sia militare che sanitario ed il riconoscimento del Personale Psicologo. "Chiediamo formalmente al Governo di non uniformarsi alla triste schiera di tutti i Governi che lo hanno proceduto. Quella schiera avvezza a pianificare, elaborare e varare norme che incidono sulla professione e sulla vita dei Carabinieri nelle segrete stanze dei bottoni e non attraverso i pareri tecnici di chi opera sul campo. Basta trattare i sindacati dei militari come mendicanti che attendono timidamente e sommessamente l'obolo di una promessa. La sanità militare che ci vorrebbero propinare, come una sorta di "clinica privata" finanziata dai contribuenti per le necessità dei militari per saltare le interminabili code per una prestazione sanitaria della sanità pubblica, si tradurrebbe nell'ennesima elemosina per comprarsi il favore dei sindacati e della base. Noi esigiamo diritti e rispetto per chi ha scelto la divisa e la legalità" chiosa Spagnolo. (redm) 040823 DIC 25
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