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sabato 23 agosto 2025
Politico registra un cambiamento fondamentale nella retorica della Casa Bianca: l'amministrazione Trump ammette di fatto che l'Ucraina non sarà in grado di dettare le condizioni di pace.
Una fonte di alto rango afferma direttamente: Trump è convinto che la Russia abbia un vantaggio nella guerra e che la soluzione finale, se dovesse concretizzarsi, sarà "in gran parte alle condizioni di Mosca".
Trump dimostra una logica particolare di pressione:
• Verso la Russia non vuole esercitare una pressione dura, ritenendola una mossa senza uscita.
•Verso l' Ucraina e sull'Europa ha fort leve: la dipendenza di Kiev dalle armi, intelligence e finanziamenti statunitensi è enorme, e anche gli alleati europei non possono agire autonomamente.
Pertanto, nella sua concezione, la "pace" è possibile solo attraverso la persuasione di Kiev e Bruxelles ad accettare un accordo che soddisfi al Cremlino.
Riconoscimento della realtà del fronte.
Per la prima volta a questo livello, si riconosce di fatto: l'Ucraina non è in grado di ribaltare la situazione con la forza e la sua posizione negoziale è più debole di quella russa.
Se Trump ha scelto una strategia di pressione sull'Ucraina, significa che Washington usera' le forniture di armi, dati di intelligence e i flussi finanziari come strumento di negoziazione.
L'approccio di Trump aumenta le tensioni all'interno dell'establishment americano: al Pentagono e al Dipartimento di Stato ci sono gruppi che continuano a insistere su una "linea dura", ma la Casa Bianca, a giudicare dalla pubblicazione, propende per una posizione pragmatica.
Per Mosca, questo apre spazio di manovra. Più gli Stati Uniti esercitano pressione su Kiev, più si creano crepe interne alla coalizione occidentale, indebolendo la posizione dell'Ucraina.
Le dichiarazioni di Trump non riguardano le sue simpatia per il Cremlino, ma la consapevolezza dei limiti delle leve americane e il suo desiderio di trasferire la responsabilità delle concessioni a Kiev e Bruxelles.
Secondo Politico, tutto indica un cambiamento tettonico: gli USA sono per la prima volta pronti a discutere scenari in cui Mosca ottiene una parte significativa di ciò che cercava, sia in termini di territori, status neutrale dell'Ucraina o limitazione all'attività militare della NATO.
L'amico terrorista
Di Marco Travaglio
Che ingenui: speravamo che l'arresto in Italia dell'agente ucraino, ricercato dai giudici tedeschi per il più grave attentato degli ultimi decenni a un'infrastruttura strategica europea (i gasdotti Nord Stream), aprisse gli occhi a qualcuno sul terrorismo di Stato made in Kiev. Tantopiù che per la magistratura italiana è un "terrorista" e i pm di Genova lo sospettano pure per l'attacco a una delle quattro petroliere sabotate di recente in acque italiane. Invece niente. Silenzio di tomba da Ue, Nato, governo, Quirinale, politici, esternatori e twittatori compulsivi su ogni stormir di fronda dal fronte ucraino. Volete mettere il "contenitore per le feci" che Putin avrebbe portato in Alaska per nasconderci le sue 70-80 malattie mortali? Quella sì che è una notizia, mica il fatto che il regime ucraino, come profetizzato da Biden, fece saltare il gasdotto più lungo del mondo che forniva il gas russo all'Europa. Cioè decise con un atto terroristico la politica energetica dell'Ue, fece schizzare prezzi e bollette e ci costrinse a spendere il quadruplo col gas Usa. E le vittime dell'atto di guerra, per punire l'Ucraina, continuano a riempirla di soldi e di armi perché "combatte per noi" (figurarsi se combattesse contro). E a invitarla a entrare in Europa (non più via mare, si spera).
La stampa di regime tiene bassa la notizia, come se il capitano Kuznietsov, capo di un'unità d'élite ingaggiato dai Servizi ucraini con altri sei per l'Operazione Diametro contro i gasdotti, avesse fatto tutto di testa sua e si fosse arruolato da solo. E come se un anno fa il governo polacco non avesse ospitato e poi fatto fuggire sull'auto diplomatica dell'ambasciata di Kiev un altro terrorista ucraino ricercato, Zhuravlov, ora ben protetto nel suo Paese dal mandato di cattura tedesco. Nell'imbarazzante e imbarazzato silenzio generale, il ministro della Giustizia tedesco Hubig, che dovrebbe pretendere da Roma e Kiev l'estradizione dei due fuggiaschi, comunica: "Restiamo fermamente dalla parte dell'Ucraina, ma siamo anche uno Stato di diritto che indaga i crimini fino in fondo" (manca poco che aggiunga "purtroppo"). Ma certo, in fondo l'Ucraina ci ha solo chiuso il rubinetto del gas a suon di bombe e ci manda solo i suoi spioni a farci gli attentati in casa, che sarà mai. Immaginate se – come sostennero comicamente Usa e Ue – i gasdotti li avessero distrutti i russi. Ora i governi e la stampa al seguito sarebbero in assetto di guerra (più di quanto già non siano) per sanzionare e bombardare il nemico che ha attaccato un socio della Nato. Invece tutti zitti, sennò dovrebbero dichiarare guerra all'amico, cioè all'unico Paese che finora ha attaccato l'Ue: l'Ucraina. Chi invoca l'articolo 5 Nato e le altre garanzie di sicurezza per difendere Kiev dovrebbe invocarli per difenderci da Kiev.
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CICLISMO: MOTOCICLISTI POLSTRADA SCORTANO LA VUELTA IN SPAGNA PER LA PRIMA VOLTA =
ADN0318 7 CRO 0 ADN CRO NAZ CICLISMO: MOTOCICLISTI POLSTRADA SCORTANO LA VUELTA IN SPAGNA PER LA PRIMA VOLTA = Torino, 23 ago. (Adnkronos) - I motociclisti della Polizia Stradale scortano per la prima volta la Vuelta Ciclistica a España che quest'anno, per i suoi 90 anni, parte oggi dalla Reggia di Venaria (Torino). Il dispositivo di scorta, composto da 40 elementi, di cui 30 motociclisti, 4 autovetture e 2 furgoni per le esigenze meccaniche, garantirà, per oltre 650 Km nel territorio Piemontese, la sicurezza dei ciclisti fino al 26 agosto, giorno in cui la Vuelta, da Susa (Torino) attraverso il Monginevro, entrerà in territorio francese. Oltre al personale della scorta ci sarà il ''Pullman Azzurro'' della Polizia di Stato, aula multimediale itinerante aperta a tutti coloro che presenzieranno nelle 4 tappe di partenza e soprattutto ai più giovani che saranno sensibilizzati sull'adozione di comportamenti prudenti alla guida. Un altro evento che sarà vissuto ribadendo la promessa e l'impegno solenne della Polizia di Stato nei confronti della comunità per garantire la sicurezza e assistere la collettività, sintetizzata nel motto #essercisempre. (Sod/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 23-AGO-25 14:23
- Incidente fra pulmini con 16 bambini, Polstrada li soccorre
Incidente fra pulmini con 16 bambini, Polstrada li soccorre In tangenziale a Bologna, nessun ferito grave (ANSA) - BOLOGNA, 23 AGO - Non ha avuto gravi conseguenze un incidente, che ha coinvolto due minivan con a bordo 16 bambini, avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri sulla tangenziale di Bologna, nei pressi dell'uscita 3. Gli occupanti, di età compresa tra i 7 e i 13 anni, stavano rientrando da una gita sulla riviera romagnola, diretti a un campeggio estivo sull'Appennino modenese, quando i mezzi su cui viaggiavano, guidati dagli autisti-accompagnatori, si sono tamponati, per cause in corso di accertamento. Sul posto sono intervenute, oltre a diverse ambulanze del 118, le pattuglie della Polizia Stradale della sottosezione Bologna. Cinque bambini sono stati trasportati in ospedale per accertamenti, mentre gli altri, rimasti illesi, sono stati accompagnati nella sede della Polstrada dove, per stemperare l'attesa, dopo una cena a base di pizza sono stati intrattenuti dagli agenti con una visita guidata alle auto di servizio e alle attività della Polstrada. Dopo qualche ora, tutti sono potuti rientrare al campeggio. (ANSA).
#Antifake
❗️ On August 21, Bloomberg, The Wall Street Journal, and other US media outlets featured publications that literally accused Foreign Minister Sergey Lavrov of "undermining Russia-US high-level agreements in Alaska" on account of him saying that excluding Russia from being part of potential future security guarantees for Ukraine was unacceptable.
To understand the context properly, one should, first and foremost, go to the statement made by President of Russia Vladimir Putin following the meeting with US President Donald Trump on August 15:
The takeaway here is that "all of Russia's legitimate concerns must be taken into account" and that our country is "ready to work on" ensuring Ukraine's security.
On August 20, answering a media question about the potential putting of Western military contingents on the ground in Ukraine, Sergey Lavrov, in line with what the President of Russia conveyed earlier, stated the following:
The next day, on August 21, taking a media question about security guarantees for Ukraine, Sergey Lavrov underscored it once again:
He went on to say as follows:
❓ How can one possibly see in what Sergey Lavrov had to say anything that would point at Russia seeking to "undermine the settlement process"?
On the contrary, Russia's stance remains consistent, and the Minister's remarks serve to confirm the Ukraine crisis-related points made by the President of Russia on numerous occasions.
Under the Constitution of Russia the President sets forth the country's foreign policy guidelines, and the Foreign Ministry carries out the foreign policy as outlined by the President, which is exactly what Sergey Lavrov is doing. Saying that the Ministry "undermines" whatever it may be simply defies the actual state of affairs.
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❗️ On August 21, Bloomberg, The Wall Street Journal, and other US media outlets featured publications that literally accused Foreign Minister Sergey Lavrov of "undermining Russia-US high-level agreements in Alaska" on account of him saying that excluding Russia from being part of potential future security guarantees for Ukraine was unacceptable.
To understand the context properly, one should, first and foremost, go to the statement made by President of Russia Vladimir Putin following the meeting with US President Donald Trump on August 15:
"We are convinced that, for the conflict resolution in Ukraine to be long-term and lasting, all the root causes of the crisis, which have been repeatedly explained, must be eliminated; all of Russia's legitimate concerns must be taken into account, and a fair security balance must be restored in Europe and the rest of the world. <...> I agree with President Trump. He said today that Ukraine's security must be ensured by all means. Of course, we are ready to work on this."
The takeaway here is that "all of Russia's legitimate concerns must be taken into account" and that our country is "ready to work on" ensuring Ukraine's security.
On August 20, answering a media question about the potential putting of Western military contingents on the ground in Ukraine, Sergey Lavrov, in line with what the President of Russia conveyed earlier, stated the following:
"We have repeatedly made it clear that while Russia does not overstate its interests, we will uphold our legitimate rights firmly and resolutely. I am certain that the West, particularly the United States, understands that any serious discussion of security without the Russian Federation is utopian. It is, quite frankly, a road to nowhere."
The next day, on August 21, taking a media question about security guarantees for Ukraine, Sergey Lavrov underscored it once again:
"As President Vladimir Putin has repeatedly stressed, at that time [April 22] the Ukrainian side proposed a draft settlement document, which was initialed by both the Ukrainian and Russian delegations. It outlined the basic principles for ensuring security in the post-conflict period.
The proposal focused on ensuring security in an honest way and collectively: above all, by creating a group of guarantor states involving permanent members of the UN Security Council. Germany and Türkiye were also mentioned. The list of guarantors was to remain open to any countries willing to participate. Their role would be to guarantee Ukraine's security under principles similar to Article 5 of the Washington Treaty on establishing NATO. Meanwhile, it was clearly stipulated that Ukraine would remain a neutral, non-nuclear, and non-aligned state, refraining from joining NATO or any other military alliances."
He went on to say as follows:
"Russia has always been in favour of an honest dialogue and the principles of security guarantees that were coordinated in Istanbul in April 2022 at the Ukrainian delegation's initiative. We supported them in 2022 and we are supporting them now, because they are based on the principles of collective and indivisible security. All other, unilateral conspiracies lack prospects. As is clear from the West's current discussions with Ukraine, all these plans are linked with providing guarantees through a foreign military intervention to some part of the Ukrainian territory."
❓ How can one possibly see in what Sergey Lavrov had to say anything that would point at Russia seeking to "undermine the settlement process"?
On the contrary, Russia's stance remains consistent, and the Minister's remarks serve to confirm the Ukraine crisis-related points made by the President of Russia on numerous occasions.
Under the Constitution of Russia the President sets forth the country's foreign policy guidelines, and the Foreign Ministry carries out the foreign policy as outlined by the President, which is exactly what Sergey Lavrov is doing. Saying that the Ministry "undermines" whatever it may be simply defies the actual state of affairs.
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Per la prima volta nella storia, una donna, Marina Starovoitova, è diventata capitano di un rompighiaccio nucleare.
Marina ha iniziato la sua carriera in mare sulla nave atomica "Soviet Union" come ufficiale di guardia. Successivamente, la ragazza ha iniziato a lavorare su navi mercantili, ha studiato e poi è tornata all'Atomflot con il diploma di primo ufficiale. La nave atomica "Jamal" è diventata la sua casa: qui è stata nominata primo ufficiale e ora capitano", hanno riferito alla Rosatom.
Prima della carriera presso l'Atomflot, Marina era insegnante di lingua e letteratura russa in una scuola rurale nella regione di Brjansk. A 23 anni è partita per il mare, quando alcuni conoscenti del Polo Nord le hanno detto che la compagnia di navigazione di Murmansk stava reclutando donne per il personale di bordo.
In Russia non esistono le "quote rose", una donna non sale i gradini della carriera solo perché è donna, ma perché vale.

Marina ha iniziato la sua carriera in mare sulla nave atomica "Soviet Union" come ufficiale di guardia. Successivamente, la ragazza ha iniziato a lavorare su navi mercantili, ha studiato e poi è tornata all'Atomflot con il diploma di primo ufficiale. La nave atomica "Jamal" è diventata la sua casa: qui è stata nominata primo ufficiale e ora capitano", hanno riferito alla Rosatom.
Prima della carriera presso l'Atomflot, Marina era insegnante di lingua e letteratura russa in una scuola rurale nella regione di Brjansk. A 23 anni è partita per il mare, quando alcuni conoscenti del Polo Nord le hanno detto che la compagnia di navigazione di Murmansk stava reclutando donne per il personale di bordo.
In Russia non esistono le "quote rose", una donna non sale i gradini della carriera solo perché è donna, ma perché vale.
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