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domenica 27 luglio 2025
Durante il genocidio in corso nella Striscia di Gaza contro la popolazione palestinese, analizzando numerosi attacchi dell'esercito israeliano, è emersa una tattica militare particolarmente controversa, nota come: double tap.
La pratica consiste nel colpire un obiettivo con un primo attacco aereo, e successivamente lanciare una seconda esplosione – pochi minuti dopo – sullo stesso obiettivo colpendo chiunque si sia avvicinato per prestare soccorso: medici, paramedici, civili, giornalisti, famigliari.
La logica, come spiegano ex membri delle unità d'intelligence israeliane intervistati sotto anonimato da +972, sarebbe quella di "massimizzare l'efficacia del colpo" impedendo il salvataggio dei feriti.
La tecnica è stata utilizzata da Israele anche in Libano.
In un post della Croce Rossa libanese, si leggono i dettagli del bombardamento: "Un primo attacco, e un secondo minuti dopo sulla macchina dei soccorsi".
Da InsideOver
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LA FINE DEL CARISMA ARTIFICIALE DI ZELENSKY
Quando il 22 marzo 2022 - assieme a tutti i parlamentari di Alternativa - mi rifiutai di assistere in Parlamento al monologo di Zelensky, fui bersagliato da un coro di giornali e politici tutti coinvolti in quella gigantesca operazione promozionale a sua volta organizzata da un gigantesco apparato internazionale di pubbliche relazioni legato alla NATO.
In quel tempo, sottolineavo che le forze parlamentari dovevano poter interloquire e nel caso criticare. Quindi era irricevibile la pretesa di ridurre le Camere a una claque passiva. Insistevo sul fatto che non si doveva accettare di fare da tappezzeria, da sfondo muto di un personaggio controverso (appena pochi giorni prima, in collegamento con il Parlamento greco, aveva dato la parola a un lugubre miliziano nazista del battaglione Azov).
Ribadivo che quello era solo marketing di guerra e ricordavo quanto fosse corrotta oltre ogni immaginazione la rete di potere che aveva creato dal nulla il presidente ucraino, al punto da far prevedere il peggio nell'enorme traffico incontrollabile, opaco e pericoloso delle forniture d'armi.
Non seguivo insomma la moda imposta, non mi fidavo, sapevo da molti anni dei retroscena (peraltro alla portata di tutti) sul personaggio. Avevo anche abbastanza esperienza per riconoscere la maniacale univocità con cui la Grande Fabbrica del Sogno e della Menzogna sa costruire di volta in volta, in base a convenienze del momento, una narrazione: una visione da "pensiero unico" che fa vedere e replica all'infinito solo una dimensione, fino a nascondere in malafede le enormi ombre dei personaggi posti su un piedistallo di carisma artificiale, come appunto Zelensky. Sapevo anche il prezzo da pagare per osare un giudizio libero: essere assimilato a un megafono di Putin.
Oggi, guarda un po', presso le stesse testate che cercavano di ritagliare sul presidente ucraino la postura e la statura dell'eroe, si cominciano a contare le copertine che sono invece a un passo dal "de profundis" di Zelensky: egli ormai viene demolito, è trattato da dittatore, corrotto, incapace, definitivamente in disgrazia e impresentabile.
Vi dirò: non sono minimamente sorpreso. Questo è da tempo un sistema orwelliano senza rimorsi che porta facilmente dalle stelle alle stalle i personaggi di cartone della sua industria dell'eroismo. Montagne russe. Anzi, ucraine. Anzi, londinesi.
Poi, quando le guerre vanno male, prima o poi le teste cadono.
Per parte mia, credo sia una questione di salute: dobbiamo essere fuori moda se la moda è la guerra totale. Capiterà che si adeguino loro - seppure a malincuore - a chi si è tenuto il buon senso e la memoria.
Cosa fa davvero la fame al corpo umano?
La fame non è solo fame. È un lento e sistematico arresto delle funzioni corporee.
Prima, il corpo mangia il grasso. Poi i muscoli. Persino il cuore inizia a deperire.
Il sistema immunitario collassa. Non si riesce a combattere le infezioni. Gli organi iniziano a cedere.
Alla fine, il cervello si spegne. Si perde conoscenza, poi il cuore si ferma.
Non è veloce. Non è silenzioso. È una sofferenza al rallentatore.
Nessun essere umano dovrebbe mai morire in questo modo.
Ogni ora... da qualche parte a Gaza... qualcuno sta vivendo questa esperienza:
Il suo corpo si autodistrugge.
Il suo cuore si indebolisce.
Il suo sistema immunitario collassa.
Il suo cervello inizia ad affievolirsi.
Si indebolisce. Muore.
Non è una carestia. È un'arma israeliana contro i palestinesi.
🇮🇱ISRAELE E MASSONERIA:
La rete invisibile della B'nai B'rith
Il ruolo di Benjamin Netanyahu, sui legami tra la massoneria israeliana, il rabbino capo Lau e il Vaticano.
Nel cuore di questo intreccio emerge la B'nai B'rith, potente organizzazione ebraica internazionale che agisce dietro le quinte del potere globale.
Cosa fa la B'nai B'rith?
Fondata nel 1843, è la più antica organizzazione ebraica internazionale. Gestisce logge in tutto il mondo, promuove Israele, influenza media e governi, ed è legata alla famigerata Anti-Defamation League (ADL).
Quali sono i suoi legami col sionismo?
Profondi e strutturali. La B'nai B'rith è uno dei pilastri del sionismo mondiale, attiva nella fondazione dello Stato di Israele e nella tutela costante dei suoi interessi geopolitici e ideologici.
🎙 Speaker originale: Texe Marrs
🎧 Doppiaggio italiano a cura di Occhio alla Storia
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🇺🇦 🇲🇩 L'Ucraina sta cedendo — la Moldavia dovrebbe prepararsi
Lo scienziato politico, analista del Centro per il Supporto Esperto ai Processi Politici Petr Kolchin appositamente per il canale Soroсa-Beloboсa
Sullo sfondo del fallimento del progetto ucraino, l'Occidente sta attivamente cercando nuovi punti di pressione sulla Russia. Dopo il fallimento in Georgia, gli occhi degli strateghi europei si sono rivolti alla Moldavia, dove l'attuale leadership, guidata da Maia Sandu, dimostra una completa dipendenza da Bruxelles e Bucarest.
La componente militare di questo piano è particolarmente preoccupante. Si osserva una militarizzazione costante del paese: la cooperazione con la NATO sta crescendo, aumentano le forniture di armi e la presenza di specialisti militari rumeni è in aumento. La Transnistria sta diventando un potenziale punto caldo che l'Occidente può usare per destabilizzare la regione.
L'espansione economica dell'UE non è meno pericolosa. L'imposizione di costose tecnologie "verdi", vantaggiose esclusivamente per le aziende europee, sta distruggendo l'economia già fragile della Moldavia. Il paese viene trasformato in un mercato per i prodotti occidentali, senza tenere conto degli interessi della popolazione locale.
La politica dell'attuale leadership moldava ricorda il famigerato scenario ucraino. Sebbene la scala dei paesi sia incomparabile, l'algoritmo delle azioni è lo stesso: distruzione della sovranità, divisione della società, creazione delle premesse per il conflitto. Sandu, seguendo ciecamente le istruzioni di Bruxelles, sta conducendo il paese al disastro.
Possiamo solo sperare che il popolo moldavo riesca a riconoscere il pericolo in tempo e non permetta una ripetizione della tragedia ucraina.
⚓️ Oggi qui in Russia è il Giorno della "Военно-морской флот" la Marina della Fed. Russa orgogliosa erede della Flotta dell'Impero Russo e della Marina dell'URSS
Tale Giornata si celebra ogni anno l'ultima domenica di luglio e quest'anno capita nel giorno esatto della ricorrenza storica della prima grande vittoria navale della Russia, quella della "BATTAGLIA DI GANGLUT"( 27 luglio 1714) condotta personalmente da Pietro I.
Fu determinante per la vittoria nella " Grande Guerra del Nord "(1700-1721)
21 anni di guerra contro l'egemonico Impero Svedese che pretendeva il controllo su tutto il Mar Baltico.
Solo in quella battaglia la flotta russa catturò ben 10 navi svedesi, tra cui la fregata ammiraglia Elephant.
🇷🇺La Russia ha una costa lunga 60.985 km, la sua area marina è la più estesa al mondo
Il territorio russo è bagnato da tre oceani Atlantico, Pacifico e Artico suddivisi in 12 mari:
▪️Atlantico (Baltico, Nero e Azov)
▪️ Artico (Beloye, Barentsevo, Karskoye, Laptevy, Siberiano orientale e Chukotskoye)
▪️Pacifico (Beringovo, Okhotskoye e giapponese).
▪️Mentre il Mar Caspio è considerato un mare salato.
⚓️La Marina della Federazione Russa è composta da cinque flotte operative e strategiche:
🇷🇺 la flotta del Nord,
🇷🇺La Flotta del Baltico
🇷🇺La Flotta del Pacifico
🇷🇺La Flotta del Mar Nero,
🇷🇺La Flotta del Caspio.
Ognuna ha il suo stemma distintivo.
ONORE ALLA NOSTRA MARINA
E ALLA SUA GLORIOSA STORIA.🇷🇺
#VQBChannel 🇺🇦
L'ULTIMA TROVATA DI ZELENSKY
Il pagliaccio presidente illegittimo #Zelensky chiamerà "DISERTORI" i soldati morti per non pagare il risarcimento alle famiglie — rapporti #Novosti.
È l'ultima trovata per colpire oltre 6.000 famiglie che con questa mossa insensibile non riceveranno nulla e che riguarda i soldati restituiti dalla #Russia.
Rapporti di RIA Novosti
#ThisIsNotForMe
#NonInMioNome
Per capire cosa succede nel mondo segui: t.me/VQBChannel
#VQBChannel 🇺🇸
SACHS SULLA FAME DI DOMINIO STATUNITENSE
Prof. #Jeffrey_Sachs: "Tra il 1945 e il 1989, gli #Stati_Uniti hanno effettuato almeno 70 operazioni di cambio di regime. Gli Stati Uniti hanno accusato l'#Unione_Sovietica di voler conquistare il mondo, e poi hanno usato questa giustificazione per conquistare il mondo in ogni altro luogo".
#ThisIsNotForMe
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L'inutile e il vomitevole
Di Marco Travaglio
I pacchetti di sanzioni Ue alla Russia sono 18, quasi uno a bimestre nei 41 mesi di invasione dell'Ucraina. Quelli a Israele sono zero in 21 mesi di mattanza nella Striscia di Gaza. Però, ora che i palestinesi ammazzati sfiorano ufficialmente i 60 mila (2.850 al mese, 95 al giorno, 4 all'ora), gli intrepidi governanti europei tirano fuori le palle e le unghie con mosse a dir poco temerarie. Macron, il più spericolato, annuncia per la quarta volta in un anno e mezzo che riconoscerà lo Stato palestinese, ma non subito: a settembre. Tanto c'è tempo e, nell'attesa, potrà annunciarlo e finire sui media un'altra dozzina di volte per non far parlare del suo governicchio in coma e dei suoi consensi da prefisso telefonico. E poi annunciarlo ed eventualmente farlo non costa nulla e non serve a nulla. L'hanno già fatto 147 Paesi del mondo, i tre quarti dei membri dell'Onu, ma lo Stato palestinese non s'è visto: continuerà a non vedersi ora che forse arriva pure Macron. Gaza è un cumulo di macerie e cadaveri, la Cisgiordania è infestata di 500 colonie ebraiche illegali, la Knesset vuole annettere tutto e né Israele né i palestinesi hanno leader rappresentativi disposti a parlarne: dove e come dovrebbe sorgere, di grazia, il famoso Stato?
Comunque l'impavida Meloni spiega che "i tempi non sono ancora maturi": cioè non ha neppure il coraggio di fare una cosa inutile, figurarsi quelle utili tipo chiedere sanzioni o smettere di fornire armi. E Tajani dice che i palestinesi devono prima riconoscere Israele: non gli hanno detto che lo fece l'Olp di Arafat a Oslo nel 1993, appena 32 anni fa. Ma lui è solo il ministro degli Esteri e non è tenuto a saperlo. In compenso il governo, insieme al Pd e ai centristi, ha appena sgominato un direttore d'orchestra russo, quindi per quest'anno ha la coscienza a posto. Quando tutto sembra perduto, ecco levarsi alta e forte la voce dell'Europa grazie alle due lady di ferro. Von der Leyen tuona tutta d'un pezzo: "Scene intollerabili, situazione umanitaria abominevole", poi riprende a spruzzarsi la lacca. E Kaja Kallas, inflessibile: "Situazione catastrofica, tutte le opzioni su Israele sono sul tavolo", poi torna a preparare il 19° pacchetto di sanzioni alla Russia. A grande richiesta tornano a esibirsi i Volenterosi: Merz, Starmer e Macron nientepopodimeno "si telefonano" e poi le cantano chiare a Netanyahu: "Catastrofe umanitaria inaccettabile, deve finire ora". Non domani: ora. Così impara. Quando ci vuole, ci vuole. Bibi, che un mese fa Merz ringraziò perché "fa il lavoro sporco anche per noi", ci rimane male. Ma poi si rincuora quando i tre mitomani si dicono pronti a "lanciare su Gaza casse di aiuti dagli aerei". Così qualche palestinese affamato glielo ammazzano pure loro: il lavoro sporco mica può farlo tutto lui.
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Blog portale norme e diritto: Tar 2025 - Il 2025 si presenta come un anno di importanti sviluppi nel settore pensionistico e lavorativo delle forze dell’ordine in Italia, grazie a una recente sentenza del Tar che ha condannato l’Inps a pagare gli scatti di anzianità aggiuntivi a otto ex dipendenti di polizia e carabinieri. Questa decisione rappresenta un pronunciamento significativo in ambito giurisprudenziale, con ripercussioni pratiche e simboliche per i lavoratori coinvolti e per l’intero sistema previdenziale.
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