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lunedì 21 luglio 2025

PADOVA: QUESTURA COMMEMORA BORIS GIULIANO NEL PARCO CITTADINO A LUI DEDICATO =

ADN1154 7 CRO 0 ADN CRO RVE PADOVA: QUESTURA COMMEMORA BORIS GIULIANO NEL PARCO CITTADINO A LUI DEDICATO = Padova, 21 lug. - (Adnkronos) - Oggi anche la questura di Padova ha commemorato il 46/mo anniversario dell'uccisione a Palermo del vicequestore Boris Giuliano per mano della mafia. Lo ha fatto nel parco cittadino a lui dedicato dalla città di Padova. A deporre un cuscino di fiori ai piedi della stele a lui dedicata, alla presenza del personale di tutte le specialità della polizia di Stato, è stato Giovanni Giuliano, vicario del questore patavino, omonimo ma non legato da vincoli di parentela con il superpoliziotto. (Cma/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 21-LUG-25 19:10  

- >>>ANSA/Caso Epstein, 'Maxwell parli in Congresso. Lei sa tutto'

>>>ANSA/Caso Epstein, 'Maxwell parli in Congresso. Lei sa tutto' A chiederlo molti repubblicani. A tremare non è solo Trump (di Serena Di Ronza) (ANSA) - NEW YORK, 21 LUG - Ghislaine Maxwell è l'unica a conoscere i segreti di Jeffrey Epstein e per questo dovrebbe testimoniare in Congresso. A chiederlo sono diversi repubblicani - inclusi i sentori Mike Lee e Josh Hawley - che sullo scandalo non mollano nonostante le pressioni di Donald Trump. L'ex socialite britannica "sa tutto. E' la Stele di Rosetta", ha detto Alan Dershowitz, l'ex legale del finanziere morto in carcere, ma anche di una lunga lista di nomi eccellenti come O.J. Simpson e Harvey Weinstein. "Se le fosse offerta l'immunità potrebbe farlo. Mi è stato detto che sarebbe disposta a testimoniare", ha aggiunto Dershowitz, il cui nome è comparso, insieme a quello di Trump, anche nella raccolta di lettere curata dalla stessa Maxwell per i 50 anni di Epstein. "Non vedo nulla di negativo nel concederle l'immunità per farla testimoniare. Dovrebbe essere convocata davanti a una commissione del Congresso", ha aggiunto. Una possibile testimonianza di Maxwell farebbe tremare molti visto il lungo elenco di 'amici' famosi che Epstein aveva. Da Trump a Bill Gates, passando per Bill Clinton e il principe Andrea. Dal carcere della Florida dove sta scontando la sua condanna a 20 anni di carcere per aver reclutato e abusato sessualmente di minorenni insieme a Epstein, Maxwell segue passo passo gli sviluppi. "Documenta tutto" e continua a parlare quotidianamente con i suoi avvocati, ha riferito una fonte del penitenziario al New York Post. Dietro le sbarre, l'ex socialite britannica si è costruita una sua routine: lavora nella biblioteca per gli studi in legge e fa molta attività sportiva - anche yoga e pilates - oltre a poter contare su un ristretto numero di amiche. "E' attenta a ciò che la circonda e se si trova in una situazione di difficoltà si prende cura di sé", ha raccontato la stessa fonte. Convinta di essere stata condannata ingiustamente, Maxwell non ha mia perso la speranza di uscire dal carcere e continua a combattere. I suoi legali hanno fatto appello alla Corte Suprema, alla quale però il dipartimento di giustizia ha chiesto di respingere la richiesta. Quando Trump è stato eletto, Maxwell - secondo indiscrezioni - ha sperato in una sua grazia visti i trascorsi. Con l'attenzione alta sul caso Epstein, la speranza per l'ex socialite. Trump e la Casa Bianca nonostante i ripetuti tentativi non sono ancora riusciti a placare del tutto le critiche del mondo Maga sulla gestione delle carte di Epstein. Il presidente, secondo indiscrezioni, inizierebbe a essere stufo del dover difendere la ministra della giustizia Pam Bondi, e sarebbe molto frustrato dal susseguirsi sui media di articoli sui suoi rapporti con Epstein. Il New York Times ha ricordato la festa con tutte donne organizzata a Mar-a-Lago nel 1992 dal presidente in cui l'unico nome nella lista degli invitati era quello dell'amico Jeffrey. E ha intervistato Maria Farmer, una delle vittime dell'ex finanziere newyorchese. La donna nel 1996, allora ventenne, si era rivolta al Dipartimento della Polizia di New York e all'Fbi, ai quali aveva suggerito di controllare anche il giro di amici di Epstein, che includeva anche Trump. Lo stesso appello - ha raccontato al quotidiano - lo aveva rivolto nel 2006. Rivelazioni e racconti che innervosiscono Trump, il 'presidente teflon' che ha superato molti scandali ma sta incontrando molte difficoltà a lasciarsi alle spalle Epstein. (ANSA)

MO: MANIFESTANTE ANTI-ISRAELIANO ACCUSATO DI AVER DATO FUOCO A 11 VEICOLI POLIZIA NY =

ADN1263 7 EST 0 ADN EST NAZ MOR MO: MANIFESTANTE ANTI-ISRAELIANO ACCUSATO DI AVER DATO FUOCO A 11 VEICOLI POLIZIA NY = Washington, 21 lug. (Adnkronos) - Le autorità di New York hanno accusato un manifestante anti-israeliano di aver dato fuoco a 11 veicoli della polizia di New York il mese scorso. Il 12 giugno, nel quartiere Bushwick di Brooklyn, Jakhi McCray avrebbe scavalcato una recinzione per raggiungere un parcheggio riservato ai veicoli della polizia. Una volta all'interno del piazzale, avrebbe dato fuoco a 10 veicoli della polizia di New York e a un rimorchio, secondo quanto sostenuto dall'ufficio del procuratore degli Stati Uniti per il distretto orientale di New York. Il costo per sostituire i veicoli si aggira intorno agli 800.000 dollari. McCray, 21 anni, è accusato di incendio doloso e rischia una pena massima di 20 anni. Il mese scorso, la polizia di New York ha identificato McCray come sospettato. Il capo degli investigatori della polizia di New York, Joseph Kenny, ha dichiarato all'epoca che McCray era "molto attivo nei gruppi di protesta ed era coinvolto nel movimento Free Palestine". Kenny ha anche affermato che McCray ha danneggiato una statua alla Columbia University durante le proteste avvenute nel campus lo scorso anno. (Crc/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 21-LUG-25 21:14  

Usa: Caso Epstein, un'accusatrice chiese all'Fbi di indagare su Trump

Usa: Caso Epstein, un'accusatrice chiese all'Fbi di indagare su Trump Washington (Usa), 21 lug. (LaPresse) - Una donna che in passato ha accusato Jeffrey Epstein e la sua complice Ghislaine Maxwell di averla aggredita sessualmente ha affermato di avere chiesto due volte all'Fbi di indagare su Donald Trump. E' quanto riporta un articolo del New York Times che ha intervistato la donna, Maria Farmer, che sostiene di avere chiesto all'Fbi e al dipartimento di polizia di New York nel 1996 di indagare le persone nella cerchie di Epstein, incluso Trump. La richiesta sarebbe poi stata ripetuta 10 anni dopo, quando l'Fbi la interrogò nuovamente su Epstein. La donna ha dichiarato al Times di non avere "prove di illeciti penali" da parte delle persone che ruotavano nella cerchia del finanziere pedofilo, ma di avere suggerito alle forze dell'ordine di ampliare il loro raggio d'azione perché le attività di Epstein la turbavano. Nell'intervista Farmer ha raccontato di un'interazione avuta con Trump nel 1995, quando venne convocata nell'ufficio di Epstein a tarda notte e di essere arrivata indossando pantaloncini da corsa. Trump, nel racconto della donna, la fissò in un modo che la mise a disagio. Epstein poi entrò nella stanza e disse a Trump: "No, no. Non è qui per te". Il portavoce della Casa Bianca, Steven Cheung, ha definito le inchieste "vecchie fake news riciclate di primissima qualità". EST NG01 lic 212010 LUG 25  

Guarda "Annullato il concerto di Gergiev. L'Italia torna fascista - Dietro il Sipario - Talk show" su YouTube

Guarda "TAJANI,IL RUGGITO DEL LOMBRICO #tajani #netanyahu #gaza" su YouTube

Guarda "CasaDelSoleTG 21.07.25 - Israele-USA contro il mondo multipolare" su YouTube

🇮🇹🇷🇺🇺🇦 ENNESIMA CENSURA. A  CASERTA, ANNULLATO IL CONCERTO DI VALERIJ GERGIEV ALLA REGGIA 

Fonte: Il Mattino
La Direzione della Reggia di Caserta ha disposto l'annullamento del concerto sinfonico diretto da Valery Gergiev, previsto nell'ambito della rassegna Un'Estate da Re per il prossimo 27 luglio nel cortile del Complesso vanvitelliano.
La presenza del direttore d'orchestra russo, criticato per le sue posizioni ritenute vicine a Putin, aveva suscitato forti polemiche e si temeva per possibili manifestazioni di protesta organizzate da associazioni ucraine per domenica sera.
Ultime prese di posizione in ordine di tempo contro il concerto di Gergiev erano state quelle di diversi premi Nobel con lettere inviate alla presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen, alle autorità italiane e al governatore della Campania, Vincenzo De Luca. Mentre 16mila sono le firme raccolte da una petizione online. Era intervenuto anche il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, sottolineando che «l'arte è libera e non può essere censurata», ma «la propaganda però, anche se fatta con talento, è un'altra cosa: a suo giudizio con il concerto di Gergiev il rischio sarebbe stato di «far passare un messaggio sbagliato».

Questo è solo l'ultimo episodio di una lunga serie di censure, che hanno colpito in questi ultimi messi quasi tutte le proiezioni dei docufilm di Russia Today, molte organizzate da me, tra cui il caso emblematico di Udine dove siamo arrivati alla minaccia di Stato con gli agenti antisommossa.
Ma in realtà l'Italia oggi è governata di fatto da una minoranza, da tre anni i sondaggi certificano che la stragrande maggioranza degli italiani non vuole l'invio di armi e finanziamenti all'Ucraina, chiede di ripristinare i rapporti d'amicizia con Russia eliminando le sanzioni,  e vorrebbe l'uscita del paese da Ue e Nato. Ciò nonostante continuano le campagne di censura e diffamazione.

La verità è che cultura fa paura, specie se è russa. E non c'è spazio per la verità sul conflitto in Ucraina, altrimenti cadrebbero totalmente i piani guerrafondai di Ue e Nato.

Antonio Gramsci individuò nella cultura il fondamento del potere: chi ne controlla i linguaggi domina l'egemonia politica e valoriale. È in quest'ottica che va letta la censura del concerto di Valery Gergiev – annullato in nome della russofobia su pressione del governo e dell'europarlamentare filo-ucraino Picerno. Ennesima ed esemplare dimostrazione di come, in tempo di guerra, ogni espressione culturale debba piegarsi alla narrazione dominante.

Gramsci insegnava che la cultura è un'arma di battaglia, ecco perché il Governo Meloni obbedisce alle direttive guerrafondaie NATO persino quando si tratta d'arte. Controllare i simboli significa dirigere il consenso – e proprio qui che si gioca la partita del potere.

Prima ancora di ogni azione politica, bisogna vincere nella battaglia delle idee.


Guarda "il caso Gergiev: ennesima vergogna per l'Italia" su YouTube

 

La commissaria delle Nazioni Unite per i territori palestinesi occupati, Francesca Albanese:

 





La storia si ripete! Il DNA è quello.

 

 
Il generale tedesco che vorrebbe preventivamente attaccare le infrastrutture russe con missili a lungo raggio . 

Lettera aperta al Maestro Valery Abisalovič Gergiev

 


USA: TESTIMONE CASO, 'A FBI HO DETTO DI INCONTRO CON TRUMP IN UFFICIO EPSTEIN' =

ADN0604 7 EST 0 ADN EST NAZ USA: TESTIMONE CASO, 'A FBI HO DETTO DI INCONTRO CON TRUMP IN UFFICIO EPSTEIN' = Nyt intervista ex dipendente finanziere che testimoniò contro di lui Washington, 21 lug. (Adnkronos) - Mentre non si placa la polemica per vicenda degli Epstein File, il New York Times intervista una testimone del caso contro il finanziere pedofilo che riferisce che nel 1995 incontrò Donald Trump nell'ufficio di Epstein in circostanze definite inquietanti. Si tratta di Maria Farmer che nel 1996, allora ventenne, denunciò Epstein, per il quale lavorava, e la sua partner Ghislaine Maxwell per aggressione sessuale nei suoi confronti e nei confronti della sorella che era minorenne. Farmer fu ascoltata quell'anno dalla polizia di New York e poi dall'Fbi, ed in entrambe le occasioni disse agli investigatori di indagare sulla rete di contatti di Epstein, citando anche Trump. E il messaggio lo ha ripetuto quando è stata ascoltata di nuovo dall'Fbi nel 2006. In particolare, Farmer raccontò che nel 1995, mentre si preparava ad iniziare a lavorare per Epstein, fu convocata di notte nell'ufficio del finanziere. Nella stanza dove aspettava arrivò anche Trump che iniziò a "starle addosso", ha raccontato la donna dicendo di essersi spaventata per il modo in cui le guardava le gambe. Poco dopo entrò Epstein che rivolto al tycoon disse 'no, no, lei non è qui per te", riferisce ancora la donna che ricorda anche di aver sentito i due uomini parlare nella stanza accanto, con Trump che diceva di aver pensato che lei fosse 16nne. (segue) (Red-Est/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 21-LUG-25 14:41  

 


⚡️Commento dell’Ambasciatore della Federazione Russa in Italia

 

 






@spacenews24 È più intelligente il mio criceto #kajakallas ♬ suono originale - Spacenews24

Della sanità, della scuola, del welfare "ME NE FREGO"! Locuzione a voi cara

Ciò che i nazisti fecero agli ebrei (e non solo) i nazisionisti lo stanno facendo oggi alla popolazione palestinese nell'indifferenza più totale dell'Occidente collettivo











@user33951549420561 #tiktok #baby ♬ original sound - Kiwi

EARM EU, M5S: USO FONDI PNRR E’ RAPINA A MANO ARMATA

 

@vincenzodelucaofficial Sarà certamente “terrorizzato” Netanyahu dopo le dichiarazioni di Giorgia Meloni a seguito del bombardamento della chiesa a Gaza: 3 morti, una decina di feriti anche gravi, oltre alle decine, centinaia di bambini che vengono affamati e uccisi ogni giorno nella Striscia dall’esercito israeliano. #gaza #gazagenocide #genocide ♬ suono originale - Vincenzo De Luca