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martedì 28 ottobre 2025

GAZA: BOMBE SENZA FINE. LA PACE È UN INTERMEZZO PUBBLICITARIO.

 

Gli hacker filo-russi dei gruppi KillNet e Beregini si sono infiltrati e hanno ottenuto le specifiche tecniche dei droni venduti sul più grande produttore e fornitore per le forze armate ucraine, "Combat Birds of Ukraine", ottenendo anche indirizzi email, indirizzi dei laboratori, numeri di telefono e nomi completi dei venditori.

 


Anzio, il TAR Lazio respinge il ricorso dello stabilimento Tirrena: concessione demaniale inammissibile secondo la Direttiva Bolkestein

 


 

Guarda "Odifreddi e DuFer: la civiltà degli idioti (tra Occidente e Oriente)" su YouTube

Sviluppo e contro sviluppo (a cura di Enrico Corti)

 

QUANDO TI CHIUDONO IL CONTO

Quando vidi Tre colori: Bianco di Kieślowski, trent'anni fa, provai una sensazione abissale nella scena in cui il protagonista vedeva la sua carta di credito inghiottita dal bancomat: un gesto banale che lo cancellava dal mondo. Senza conto, non era più nessuno.
Oggi quella scena è diventata un metodo di governo: una forma di esclusione amministrativa che divora dall'interno diritti che dovrebbero essere garantiti da solide norme costituzionali. Denuncio qui un caso richiamato da Marcello Foa ed Enrica Perucchietti: quello di Frédéric Baldan, diplomatico belga che ha denunciato Ursula von der Leyen per i contratti segreti con Pfizer, e che pochi giorni fa si è visto chiudere i conti correnti.
L'emittente Visione TV, sempre nel 2025, ha subito lo stesso destino per mano di Intesa Sanpaolo, ufficialmente senza motivazioni.
Londra ha anticipato questa deriva: Nigel Farage si è visto chiudere il conto dalla banca Coutts per le sue opinioni politiche, e nel Regno Unito vengono chiusi circa mille conti al giorno, spesso per motivi ideologici. Giornalisti e attivisti come Simon Heffer e Stuart Campbell ne sono stati colpiti, così come in Germania è successo a Alina Lipp, punita per le sue corrispondenze dal Donbass.

Con la scomparsa del contante, le banche diventano strumenti di censura economica, capaci di punire chi pensa diversamente. E non è la prima volta: durante la pandemia, il governo canadese congelò i conti dei camionisti che protestavano contro le restrizioni, un'anticipazione inquietante di ciò che oggi chiamiamo de-banking.

Oggi persino Francesca Albanese, relatrice ONU sui Territori occupati, è colpita da sanzioni personali imposte dagli Stati Uniti, che si ripercuotono su tutto il sistema bancario occidentale: non solo isolamento politico — con centinaia di negaSionisti a contratto scatenati contro di lei per delegittimarla — ma anche rischio concreto di blocco finanziario. Quando il denaro diventa solo digitale, chi ti chiude il conto ti cancella dalla cittadinanza.

Il de-banking è la nuova forma di censura: non ti mette a tacere, semplicemente ti spegne.
Mosca, 'Europa dovrà sborsare sempre più e più a lungo per Kiev'

   (V. 'Zelensky, serve sostegno Europa per 2-3 anni..' delle 9.17)
   (ANSA) - MOSCA, 28 OTT - "Gli europei dovranno essere
preparati al fatto che se continueranno ad agire nello stesso
modo in cui stanno facendo ora nei loro rapporti" con l'Ucraina
"dovranno sborsare sempre di più e per un periodo più lungo": lo
ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ripreso
dalla Tass.    Peskov ha commentato così le dichiarazioni del presidente
ucraino, Volodymyr Zelensky, secondo cui Kiev avrebbe bisogno di
"un sostegno finanziario stabile"  dall'Europa per altri due o
tre anni a causa dell'invasione dell'Ucraina da parte delle
truppe russe. (ANSA).
28/10/2025 11:15

Classico esempio di democrazia occidentale

CHIUSI I CONTI A FRÉDÉRIC BALDAN, L'UOMO CHE HA DENUNCIATO VON DER LEYEN 

Pochi giorni fa era nel nostro studio a rilasciare una intervista sul suo libro. 

Il caso Baldan diventa il simbolo di una deriva inquietante: la censura finanziaria come nuova frontiera del controllo sociale. 

#FredericBaldan #Debunking #UrsulaVonDerLeyen


27 OTTOBRE 1962. IN MEMORIA DI ENRICO MATTEI (prima parte)

 

Il presidente del Comitato per la Difesa della Duma di Stato, Andrei Kartapolov, ha dichiarato che gli Stati Uniti non stanno affatto cercando cocaina in Venezuela.