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sabato 8 novembre 2025

Il Partito Democratico è un pericolo per la democrazia, è un partito che per il bene dell'Italia dovrebbe estinguersi politicamente. Gridano allo scandalo e alla censura per Fiano ma poi si attivano in ogni dove per censurare. Però i "fascisti" sono sempre gli altri. Ovviamente questa vicenda vergognosa viene censurata dalla stampa di regime e nessuno grida allo scandalo. Mica si chiama Fiano...



T.me/GiuseppeSalamone

Continuano spediti anche verso il suicidio culturale. Dopo quello diplomatico, economico, commerciale, etico e morale.

La Fondazione Navalny ordina e l'Italia esegue. E no, non è uno scherzo. Hanno avviato una campagna per boicottare il baritono Russo Ildar Abdrazakov che avrebbe dovuto partecipare al "Don Giovanni", in programma a gennaio al Teatro filarmonico.

La Fondazione Arena di Verona ha annunciato l'annullamento della sua partecipazione e il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha approvato questa decisione.

Praticamente in Italia comanda Washington,  Tel Aviv, Bruxelles, Kiev e adesso scopriamo che comanda anche la fondazione Navalny.

Praticamente tutti tranne gli italiani. E meno male che al governo ci stanno i "patrioti e sovranisti". Siamo un Paese totalmente fallito.

Fallito!

T.me/GiuseppeSalamone
Leggete con attenzione queste parole, e magari fatele arrivare a quei criminali che sostengono la guerra a oltranza:

"21.602 IN OTTOBRE. VENTUNOMILASEICENTOODUE PERSONE FUGGITE DALL'ESERCITO NELL'ULTIMO MESE. È UFFICIALE. QUESTO È UN RECORD.

Ogni due minuti un uomo fugge dal nostro esercito. E si tratta solo dei dati ufficiali. In realtà, molti casi di abbandono non autorizzato del servizio o di diserzione non vengono registrati. Questo è il problema numero uno dell'esercito. Un esercito in ritirata è un esercito che è ancora in grado di vincere. Ma un esercito in fuga, che di mese in mese perde sempre più persone a causa delle diserzioni e della fuga dalle unità, è un vero pericolo per l'esistenza dell'Ucraina".

Sono parole di Igor Lutsenko, ex deputato ucraino ora capo di una compagnia di operatori di droni. Solo nel mese di ottobre sono stati registrati 21.602 casi di diserzione. Stanno scappando non solo dall'esercito, ma anche dall'Ucraina. E non è una novità, anche se la stampa di regime e i propagandisti nostrani non lo vogliono vedere. Solo che più passa il tempo e più persone non vogliono essere carne da macello.

Dovevano sconfiggere la Russia. Noi, "spie del Cremlino", gli dicevamo che fosse impossibile e che sarebbe stata una carneficina per l'Ucraina, ma il problema eravamo noi. Adesso tutta questa gente che ha spinto per la guerra a oltranza e che ci ha raccontato balle (chip della Von der Leyen, sanzioni di Draghi e i Russi che combattevano con le pale) dovrebbe andare al fronte o marcire in galera per il resto dei loro giorni!

T.me/GiuseppeSalamone
Se a quest'ora nel mondo avessero fatto a noi, quello che i nostri governanti stanno facendo ai Russi, non potremmo nemmeno uscire di casa.

Altro che andare in giro per il mondo dopo aver scatenato guerre, colpi di Stato ovunque "esportando democrazia" e centinaia di milioni di morti ammazzati.

Sono arrivati al punto di voler negare i visti ai cittadini Russi semplicemente perché Russi. Altro che discriminazione. Altro che razzismo. Qua siamo davanti a qualcosa forse di mai visto.

Ma c'è di più, perché per l'Unione Europea viaggiare dalle nostre parti è un privilegio. Come se noi fossimo la razza superiore. Mi sa che la concezione di Netanyahu e company ha iniziato a dilagare anche nell'Unione Europea...

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T.me/GiuseppeSalamone
Renato Brunetta: sono esattamente 26 anni che viene pagato con i soldi delle nostre tasse. Ma evidentemente non gli basta. Vergogna!

https://youtube.com/shorts/dm_3VXDHlac?si=PnwwSQ5EffHLMseu

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T.me/GiuseppeSalamone
La Procura generale di Istanbul ha emesso un mandato di arresto nei confronti del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e di diversi altri funzionari israeliani, accusati di aver commesso un genocidio nella Striscia di Gaza.

In una dichiarazione, la Procura ha affermato che sono stati emessi mandati di cattura per 37 sospettati, tra cui Netanyahu e il Ministro della Difesa israeliano Israel Katz. I sospettati sono accusati di genocidio e crimini contro l'umanità.

Nella dichiarazione si sottolinea che le autorità israeliane sono accusate di aver compiuto un genocidio, di aver condotto massicci attacchi aerei su Gaza e di aver ostacolato la consegna degli aiuti umanitari.

Questa decisione arriva mesi dopo che la Corte penale internazionale (CPI) ha emesso mandati di arresto il 21 novembre 2024 per Netanyahu e l'ex ministro della Difesa Yoav Gallant. La CPI ha dichiarato che hanno commesso crimini di guerra e crimini contro l'umanità.

Di conseguenza, Netanyahu e Gallant non possono ora visitare nessuno dei 120 paesi che hanno firmato lo Statuto di Roma, il trattato che rafforza l'autorità della CPI di far rispettare tali decisioni.

L'ultima decisione turca segue la richiesta fatta a metà settembre dal procuratore della CPI Karim Khan di accelerare l'esecuzione dei mandati di arresto per Netanyahu e Gallant. Khan rivelò all'epoca di aver subito pressioni da parte di diversi leader mondiali affinché non procedesse con la richiesta di arresto.

La Procura di Istanbul ha descritto la mossa come una risposta alle crescenti prove di atrocità di massa a Gaza, dove le forze israeliane hanno condotto mesi di pesanti bombardamenti, provocando decine di migliaia di morti tra i civili e una catastrofe umanitaria sempre più grave. (QNN)

T.me/GiuseppeSalamone

Perfino la Turchia ha emesso mandati di arresto per Netanyahu e soci. Perfino la Turchia, un Paese che sta nella Nato. La Turchia di Erdogan, mannaggia alla miseria!

L'Italia della donna, madre e Cristiana, invece, ha appena varato delle linee guida che dicono di premiare nelle gare d'appalto le aziende israeliane. E su quale campo? Sul campo della cybersicurezza. Ovvero antivirus, sistemi di videosorveglianza.

Praticamente continuiamo a dare la nostra sicurezza nelle mani di uno Stato terrorista, che in giro per il mondo fa esplodere apparecchiature elettroniche e se ne vantano pure.

Non sono solo dei servi. Sono pericolosissimi. Altro che patrioti e sovranisti!

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T.me/GiuseppeSalamone
A Montecitorio arriva il gelato artigianale richiesto dai deputati.

In questo esatto momento, mentre state leggendo queste righe, stanno iniziando i lavori per installare il banco frigo nella buvette.

Avranno a disposizione 6 gusti, e credo sia una vergogna assoluta. Perché per i nostri deputati ce ne vorrebbero almeno 600. Se li meritano tutti. È giusto che abbiano un dolce per come si deve e un'ampia gamma di scelta dopo intense giornate di lavoro passate per il bene dei cittadini italiani.

Mi dispiace anche che i coni siano vietati, ci saranno solo coppette. Questo è un dramma, perché avrebbero potuto esercitarsi e perfezionare l'arte del lecchinaggio. Visto che è la cosa che gli riesce meglio.

Che siate maledetti!

T.me/GiuseppeSalamone

Chi vota PD avvelena anche te digli di smettere

Vergogna PD a Torino, ma vergogna immensa!

Grazie all'attività della solita Pina Picierno, sono riusciti ad annullare una conferenza del Prof. Angelo D'Orsi.

Uno degli storici più grandi italiani. Il miglior conoscitore in assoluto su Antonio Gramsci. Un prof. stimato e conosciuto a livello internazionale tanto che le sue opere sono state tradotte in tantissime lingue.

Il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, sempre del PD, ha deciso che questa conferenza ("Russofilia, russofobia, verità" al Polo del 900') andava annullata perché di mezzo ci sta la propaganda di Putin.

Esprimo la mia totale solidarietà al Prof. e il mio totale disprezzo politico per un partito che è diventato il partito della censura. Salvo poi sventolare la bandiera della libertà di stampa e di espressione quando gli torna comodo per fini elettorali. Altro che Partito Democratico...

Vergognatevi! 

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T.me/GiuseppeSalamone
Non è il cugino di Putin a parlare e nemmeno il suo portavoce. Chi parla è il premier belga, Bart De Wever. Leggete con attenzione cosa ha appena detto perché queste parole sono importantissime:

"C'è l'idea di confiscare gli asset russi immobilizzati per darli all'Ucraina. Sto cercando la base giuridica per questa decisione. Non è un dettaglio, nemmeno durante la Seconda guerra mondiale, i beni immobilizzati non furono mai toccati."

Ma non è finita qui, perché adesso viene la parte più rilevante che dimostra quanto siano idioti quelli che spingono per usare illegalmente i beni di Mosca:

"Gli Stati membri devono capire che se prendono i soldi di Putin, lui si riprenderà i nostri soldi. Le aziende di origine europea saranno sequestrate in Russia. Anche il denaro occidentale congelato che si trova in Russia sarà sequestrato. E forse altri Paesi amici della Russia faranno lo stesso. Quindi dobbiamo stare attenti. Potremmo persino aiutarlo invece di punirlo."


Ci rendiamo conto di quello che stanno combinando? Hanno messo le sanzioni per far fallire la Russia: a fallire sono state le nostre aziende, ad affossarsi le nostre economie e a impoverirsi le nostre famiglie. Ora vogliono utilizzare i beni Russi per punire la Russia e a rischiare più di tutti siamo ancora noi. Anche da questo punto di vista pian piano viene fuori che il coltello dalla parte del manico ce l'abbia Mosca.


Poi vengono a dirci che il nemico sia la Russia. Quando il nostro nemico porta un nome chiaro, netto e inequivocabile: Bruxelles e servi!

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T.me/GiuseppeSalamone

Guarda "L’Unione Europea, non la Russia o la Cina, è il peggior nemico dei popoli europei | Michele Geraci" su YouTube

USA, le rivelazioni pericolose che scuotono il Deep State - Armando Savini Paolo Borgognone

 












O la faccia o la vita
Di Marco Travaglio

Tutti sanno come finirà l'assedio russo a Pokrovsk: con la resa o con lo sterminio degli ucraini circondati e minoritari (uno contro otto). Come le battaglie di Mariupol, Bakhmut, Avdiivka e il blitz della regione russa di Kursk. Tutti conoscono pure il finale della guerra: la Russia si terrà i territori che voleva (quelli filorussi di Lugansk, Donetsk, Zaporizhzhia e Kherson, più un cuscinetto di confine tra Sumy e Kharkiv) in cambio di quelli occupati in sovrappiù. Che Kiev non avrebbe riavuto i territori perduti lo disse il generale Usa Milley nel novembre 2022, dopo la prima e unica vera controffensiva ucraina. Lo ammisero gli 007 ucraini due anni fa, dopo il tragico flop della seconda. Lo confessò Zelensky 11 mesi fa. Ma nessuno, a Kiev come nell'Ue nella Nato, voleva perdere la faccia: quindi si continuò ad armare e finanziare l'Ucraina senza spiegare ai poveri soldati rimasti vivi che non erano fuggiti dal fronte e dalla leva perché dovessero ancora combattere e morire. La panzana di Putin che vuole l'intera Ucraina è incompatibile con gli appena 180 mila soldati inviati nel 2022 contro un esercito grande il triplo, con le aperture fatte un mese dopo ai negoziati di Istanbul e con la logica (il centro-ovest russofobo, anche se lo avesse occupato, avrebbe faticato a mantenerlo, pieni com'è di armi, mercenari e terroristi neonazisti). Ma fa comodo a chi ha perso la guerra per fingere di averla vinta e giustificare le centinaia di migliaia di vite e di miliardi sacrificati per difendere una causa persa, anziché negoziare e salvare il salvabile.

La propaganda occidentale, come le sanzioni, danneggia chi la fa e crede alle balle che racconta. Tanto a morire sono solo gli ucraini. L'unico a dire la verità ("Zelensky non ha più carte") è Trump, il più grande bugiardo del mondo che però è l'unico in Occidente a non rischiare la faccia: la guerra non l'ha mica voluta lui. Tutti gli altri fischiettano, raccontando coi loro trombettieri che Pokrovsk resiste (come Mariupol, Bakhmut, Avdiivka). Ma già si preparano a minimizzarne la caduta come la volpe con l'uva: "Tanto è solo un cumulo di macerie". Fingono di non sapere che i russi non assediano Pokrovsk da 14 mesi perché attratti dalle bellezze del luogo: ma perché la città è l'ultimo avamposto della Maginot a ferro di cavallo che la Nato dal 2014 ha creato in Donbass per evitare che gli indipendentisti e poi i russi dilagassero nelle grandi steppe indifese dell'Ucraina centrale. Oltre quella linea non ci sono più ostacoli verso Dnipro e la Capitale. Questo Zelensky e i vertici di Nato e Ue lo sanno benissimo. Se si decidessero a dirlo e ad agire di conseguenza salverebbero migliaia di vite. Ma la loro priorità è un'altra, quella di sempre: salvare la faccia e la poltrona.

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Pubblicazioni nella piattaforma Norme e Diritto: sommario della 45^ settimana del 2025