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sabato 27 settembre 2025
- 'Blocchiamo tutto', corteo pro Pal verso aeroporto di Torino
'Blocchiamo tutto', corteo pro Pal verso aeroporto di Torino In migliaia: "Tra gli obiettivi anche sede Leonardo" (ANSA) - TORINO, 27 SET - Alcune migliaia di manifestanti sono partiti nel pomeriggio da piazza Crispi a Torino per un corteo pro Palestina diretto all'aeroporto Sandro Pertini di Caselle. L'iniziativa è organizzata dal coordinamento Torino per Gaza, che annuncia l'intenzione di "raggiungere e bloccare lo scalo", passando lungo la statale e attraversando Borgaro, con l'obiettivo di toccare anche una delle sedi piemontesi di Leonardo. "A noi non basta che gli aiuti della Flotilla arrivino a Gaza, noi vogliamo che si fermi il genocidio e che venga fermata l'entità sionista di Israele", hanno detto dal microfono prima di partire. Tra i manifestanti anche un bambino il viso coperto da una kefiah con un'imitazione di una fionda come quelle usate durante l'Intifada. Davanti al corteo alcune centinaia sono in bici, poi il resto delle persone in corteo dietro una grande bandiera palestinese e uno striscione con la scritta: "Fermiamo il Terzo Reich israeliano che ammazza i bambini e i giornalisti". C'è anche un altro striscione che recita: "Blocchiamo tutto". (ANSA).
- Nuove flotte per Gaza da Catania, 'in contatto con Flotilla'
Nuove flotte per Gaza da Catania, 'in contatto con Flotilla' (V. 'Due nuove flotte per Gaza, pioggia non...' delle 15.08) (ANSA) - CATANIA, 27 SET - Thousand Madleens to Gaza e Global Sumud sono "iniziative alleate e in contatto quotidiano". Lo affermano gli organizzatori delle due nuove flotte di barca in partenza da Catania per Gaza. "Navighiamo al loro fianco - spiegano - ma non aspetteranno che ci uniamo a loro in mare. Alcune imbarcazioni del Gsf, in particolare la Conscience, si uniranno alle Thousand Madleens in mare". Le imbarcazioni per la "maggior parte, trasportano forniture mediche, cibo secco e materiale scolastico, poiché queste sono state segnalate come alcune delle principali priorità dai palestinesi sul campo". "Siamo pronti a partire - annunciano in conferenza stampo - e non finiremo fino a quando la Palestina, vittima di attacchi senza precedenti, non sarà libera. Con noi i cittadini del mondo che finalmente si stanno ribellando e lottano, con azioni non violente, per la liberazione del popolo palestinese". (ANSA).
- Flotilla, salpiamo per rompere il blocco illegale di Israele
Flotilla, salpiamo per rompere il blocco illegale di Israele 'Paesi europei ci chiede di tornare,danno le spalle a Palestina' (ANSA) - CATANIA, 27 SET - "Il principio strategico di base dietro Thousand Madleens, come indica il nome, è quello di inviare "mille barche" finché il mondo non potrà più distogliere lo sguardo e Israele non potrà più fermare ogni barca". Lo hanno ribadito gli organizzatori delle due nuove flotte, composte da una decina di barche, di Thousand Madleens to Gaza & Freedom Flotilla Coalition che si apprestano a salpare da Catania per Gaza. La portavoce della Freedom Flotilla Coalition, Tan Safi, che ha aperto la conferenza stampa di Catania, ha ringraziato le "persone della Sicilia e della Puglia che ci hanno aiutato per rendere questa flottiglia una realtà". La Freedom Flotilla Coalition, ha ricordato, "è salpata per Gaza da quando Israele ha deciso di rinforzare il suo blocco illegale e mortale" mettendo in "atto un genocidio". "A maggio - ha aggiunto - i droni israeliani hanno attaccato una nostra barca sulle coste di Malta, ma non ci siamo fermati. Siamo stati illegalmente intercettati e rapiti dai militari israeliani. Alcuni di noi, inclusa me stessa, sono stati assaliti. Mentre ero nella prigione israeliana ho ascoltato le urla di palestinesi in agonia. Ci sono 11.000 palestinesi nelle prigioni israeliane, centinaia dei quali sono bambini, a cui è negato l'accesso a rappresentanza legale, a volte forzati a firmare dei documenti in ebraico, alcuni torturati, alcuni violentati, alcuni anche uccisi. Questo è il motivo per cui continuiamo, e non solo per questo, ma vogliamo crescere". "Noi salpiamo - ha ribadito - per bloccare e rompere il blocco illegale di Israele su Gaza, che ha privato palestinesi del loro diritto di autodeterminazione, della loro sovranità, della nostra libertà di movimento e altri fondamentali diritti umani. Salpiamo per aprire un corridoio nel mare. Il nostro focus non è quello di portare degli aiuti, ma quello di finirla con un sistema che crea il bisogno di questi aiuti, tanto per iniziare. I palestinesi non sono senza voce, sono soltanto i media che hanno intenzionalmente ignorato le loro voci. Non domandateci perché salpiamo chiedete alle Nazioni europee e occidentali perché continuano a fabbricare droni e armi per uno stato colpevole di genocidio. Le nazioni europee stanno continuamente insistendo nel chiedere alle flottiglie di tornare indietro, senza rendersi conto che sono loro che stanno mostrando le spalle a tutti i palestinesi". (ANSA).
- Barbera (Prc), Bernini vuole imbavagliare il dissenso
Barbera (Prc), Bernini vuole imbavagliare il dissenso (V. Bernini, c'è chi usa la protesta per attaccare..delle 11,26) (ANSA) - ROMA, 27 SET - "Le dichiarazioni della ministra dell'Università e della ricerca Anna Maria Bernini, pronunciate alla festa di Forza Italia, confermano il clima autoritario che questo governo vuole imporre nel Paese. Parlare di "tempi difficili e molto sottovalutati" e accusare chi protesta di "mettere a rischio vite umane e dinamiche internazionali" è un rovesciamento della realtà degno dei manuali di propaganda. La verità è che a mettere a rischio la pace e la vita delle persone non sono certo gli studenti e i cittadini che manifestano contro le guerre, contro il carovita, contro le politiche asociali del governo Meloni. I veri responsabili sono coloro che, come la ministra Bernini e i suoi colleghi di maggioranza, continuano a sostenere il riarmo, ad alimentare i conflitti e a scaricare i costi della crisi sulle spalle dei più deboli". Lo dichiara Giovanni Barbera, membro della Direzione nazionale del Partito della Rifondazione Comunista. "Invocare il "buonsenso" e l'"equilibrio" di Tajani come esempio da seguire - prosegue Barbera - è persino grottesco, visto che parliamo di un ministro degli Esteri che ogni giorno lavora per rafforzare l'allineamento bellicista dell'Italia dentro la NATO e che non ha esitato a compromettere il ruolo del nostro Paese come mediatore di pace. Noi rivendichiamo il diritto e il dovere di protestare contro questo governo e contro le sue scelte scellerate. Chi scende in piazza lo fa per difendere la Costituzione, la pace, la giustizia sociale. E non accetteremo lezioni da chi, con la retorica della "responsabilità", pretende di imbavagliare ogni forma di dissenso". (ANSA).
FLOTILLA. BARBERA (PRC), "PIANTEDOSI TEME LE PIAZZE, NON IL BLOCCO ISRAELIANO"
FLOTILLA. BARBERA (PRC), "PIANTEDOSI TEME LE PIAZZE, NON IL BLOCCO ISRAELIANO" (AGENPARL) - Sat 27 September 2025 FLOTILLA. BARBERA (PRC), "PIANTEDOSI TEME LE PIAZZE, NON IL BLOCCO ISRAELIANO" "Il ministro Piantedosi ci informa che la vera emergenza non è il blocco illegale che affama Gaza, né le violazioni dei diritti internazionali, ma la possibilità che in Italia qualcuno osi protestare. Mentre bombe e assedi vengono ignorati dal suo governo, il ministro si agita per le parole di una portavoce della Flotilla e del segretario generale della CGIL e annuncia piani straordinari per contenere cortei e scioperi generali. Insomma, il governo Meloni è coerente: meglio reprimere le piazze democratiche che disturbare i potenti amici di Tel Aviv e Washington. Ma se le piazze vi fanno così paura, caro ministro, significa semplicemente che hanno tutte le ragioni per esistere e continuare a denunciare l'ingiustizia". 2025-09-27 14:58:11 4467458 POL Politica Interna https://agenparl.eu/2025/09/27/flotilla-barbera-prc-piantedosi-teme-le-piazze-non-il-blocco-israeliano/
GOVERNO, BARBERA (PRC): “LE PAROLE DELLA MINISTRA BERNINI SONO UN INSULTO ALLA DEMOCRAZIA”
GOVERNO, BARBERA (PRC): "LE PAROLE DELLA MINISTRA BERNINI SONO UN INSULTO ALLA DEMOCRAZIA" (AGENPARL) - Sat 27 September 2025 GOVERNO, BARBERA (PRC): "LE PAROLE DELLA MINISTRA BERNINI SONO UN INSULTO ALLA DEMOCRAZIA" "Le dichiarazioni della ministra dell'Università e della ricerca Anna Maria Bernini, pronunciate alla festa di Forza Italia, confermano il clima autoritario che questo governo vuole imporre nel Paese. Parlare di "tempi difficili e molto sottovalutati" e accusare chi protesta di "mettere a rischio vite umane e dinamiche internazionali" è un rovesciamento della realtà degno dei manuali di propaganda. La verità è che a mettere a rischio la pace e la vita delle persone non sono certo gli studenti e i cittadini che manifestano contro le guerre, contro il carovita, contro le politiche asociali del governo Meloni. I veri responsabili sono coloro che, come la ministra Bernini e i suoi colleghi di maggioranza, continuano a sostenere il riarmo, ad alimentare i conflitti e a scaricare i costi della crisi sulle spalle dei più deboli. Invocare il "buonsenso" e l'"equilibrio" di Tajani come esempio da seguire è persino grottesco, visto che parliamo di un ministro degli Esteri che ogni giorno lavora per rafforzare l'allineamento bellicista dell'Italia dentro la NATO e che non ha esitato a compromettere il ruolo del nostro Paese come mediatore di pace. Noi rivendichiamo il diritto e il dovere di protestare contro questo governo e contro le sue scelte scellerate. Chi scende in piazza lo fa per difendere la Costituzione, la pace, la giustizia sociale. E non accetteremo lezioni da chi, con la retorica della "responsabilità", pretende di imbavagliare ogni forma di dissenso". Lo dichiara Giovanni Barbera, membro della Direzione nazionale del Partito della Rifondazione Comunista 2025-09-27 14:28:44 4467442 POL Politica Interna https://agenparl.eu/2025/09/27/governo-barbera-prc-le-parole-della-ministra-bernini-sono-un-insulto-alla-democrazia/
GOVERNO, BARBERA (PRC): “LE PAROLE DELLA MINISTRA BERNINI SONO UN INSULTO ALLA DEMOCRAZIA”
GOVERNO, BARBERA (PRC): "LE PAROLE DELLA MINISTRA BERNINI SONO UN INSULTO ALLA DEMOCRAZIA" (AGENPARL) - Sat 27 September 2025 GOVERNO, BARBERA (PRC): "LE PAROLE DELLA MINISTRA BERNINI SONO UN INSULTO ALLA DEMOCRAZIA" "Le dichiarazioni della ministra dell'Università e della ricerca Anna Maria Bernini, pronunciate alla festa di Forza Italia, confermano il clima autoritario che questo governo vuole imporre nel Paese. Parlare di "tempi difficili e molto sottovalutati" e accusare chi protesta di "mettere a rischio vite umane e dinamiche internazionali" è un rovesciamento della realtà degno dei manuali di propaganda. La verità è che a mettere a rischio la pace e la vita delle persone non sono certo gli studenti e i cittadini che manifestano contro le guerre, contro il carovita, contro le politiche asociali del governo Meloni. I veri responsabili sono coloro che, come la ministra Bernini e i suoi colleghi di maggioranza, continuano a sostenere il riarmo, ad alimentare i conflitti e a scaricare i costi della crisi sulle spalle dei più deboli. Invocare il "buonsenso" e l'"equilibrio" di Tajani come esempio da seguire è persino grottesco, visto che parliamo di un ministro degli Esteri che ogni giorno lavora per rafforzare l'allineamento bellicista dell'Italia dentro la NATO e che non ha esitato a compromettere il ruolo del nostro Paese come mediatore di pace. Noi rivendichiamo il diritto e il dovere di protestare contro questo governo e contro le sue scelte scellerate. Chi scende in piazza lo fa per difendere la Costituzione, la pace, la giustizia sociale. E non accetteremo lezioni da chi, con la retorica della "responsabilità", pretende di imbavagliare ogni forma di dissenso". Lo dichiara Giovanni Barbera, membro della Direzione nazionale del Partito della Rifondazione Comunista 2025-09-27 14:28:44 4467442 POL Politica Interna https://agenparl.eu/2025/09/27/governo-barbera-prc-le-parole-della-ministra-bernini-sono-un-insulto-alla-democrazia/
USraele ha più pretese che mezzi. E la Cina ne approfitta E meno male che la mobilitazione non serviva a niente… A parte quelli che sono sempre alla ricerca di una giustificazione qualsiasi per autoassolversi dall’accusa di inedia, qualsiasi persona dotata di buon senso non può che riconoscere che la gigantesca mobilitazione di lunedì scorso abbia accelerato l’evoluzione del quadro politico oltre ogni aspettativa; un’accelerazione che sta travolgendo governo, opposizione e tutte le forze sociali attendiste che sono state costrette a rompere gli indugi, ma che va ben oltre i confini nazionali: il Jerusalem Post sottolinea terrorizzata come i fondi pensione danesi, felicissimi di finanziare il riarmo contro il nemico immaginario russo, stiano fuggendo a gambe levate da qualsiasi investimento che puzza anche solo da lontano di sionismo.
++ Iran, impossibile negoziare con Usa, viola gli accordi ++
Messaggio di Khamenei su X, mentono e lanciano minacce
(ANSA) - ROMA, 27 SET - "La controparte che ci troviamo di
fronte (gli Usa, ndr) non mantiene le proprie promesse in alcun
ambito. Loro mentono, lanciano minacce militari. Non possiamo
negoziare e fare accordi con una controparte del genere". Lo
scrive su X il leader supremo dell'Iran, l'ayatollah Ali
Khamenei, aggiungendo che "gli Stati Uniti potrebbero bombardare
ancora i siti nucleari iraniani o assassinare ufficiali militari
iraniani se ne avessero la possibilità". (ANSA).
27/09/2025
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