Inizio pubblicazioni 22 agosto 2003 Notizie flash dall'Italia e dal mondo. DAL 2003 ININTERROTTAMENTE E OLTRE 100MILA INFORMAZIONI TOTALMENTE GRATUITE-
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venerdì 12 settembre 2025
- Cgil Puglia, in Palestina migliaia di vittime innocenti
Cgil Puglia, in Palestina migliaia di vittime innocenti Domani presidio in occasione inaugurazione Fiera del Levante (ANSA) - BARI, 12 SET - "Non dobbiamo smettere di alzare la voce, di manifestare il nostro dissenso, di insidiare i rappresentanti del governo ad azioni concrete affinché in Palestina cessi l'azione genocidiaria del governo di Israele che sta causando migliaia di vittime innocenti e la distruzione di ogni infrastruttura civile. Per questo invitiamo tutti i cittadini a partecipare al presidio di domattina". Lo dichiarano in una nota congiunta la segretaria generale della Cgil Puglia, Gigia Bucci, e del segretario generale della Camera del Lavoro Metropolitana di Bari, Domenico Ficco, alla vigilia del presidio che ci sarà domani a Bari alle 9, in occasione dell'inaugurazione della Fiera del Levate come sostegno alla popolazione palestinese. "Oltre a sostenere in ogni modo tutti gli sforzi di solidarietà attiva e sostegno alla popolazione palestinese, dalla raccolta fondi alla all'azione della Global Sumud Flotilla - proseguono- vogliamo che il nostro governo vinca la pavidità che lo contraddistingue e sia netto nel chiedere prima di tutto l'incolumità dei tanti italiani che partecipano alle missioni umanitarie, in mare e in terra". "Non bastano le parole: si riconosca lo Stato di Palestina, si interrompa ogni collaborazione militare e commerciale, si revochi ogni compravendita di armi, si dia attuazione - spiegano -alle deliberazioni degli organismi di rappresentanza sovranazionale". "Siamo la regione avamposto di pace nel Mediterraneo, la Puglia di don Tonino Bello, di Nicola Occhiofino, di Dino Frisullo. Siamo terra d'accoglienza e dialogo tra culture e religioni, e siamo orgoglioso che dall'istituzione regionale al Comune capoluogo abbiano accolto le istanze della società civile schierandosi concretamente con la causa palestinese e -concludono Bucci e Ficco - condannano il governo Israeliano, interrompendo ogni rapporto come dimostra il mancato invito alla Fiera del Levante". (ANSA).
MO: FLOTILLA, 'LIBERTA' STAMPA NON E' IN DISCUSSIONE, PRIORITA' E' SICUREZZA E PORTARE AIUTI A GAZA' =
ADN0980 7 CRO 0 ADN CRO NAZ MO: FLOTILLA, 'LIBERTA' STAMPA NON E' IN DISCUSSIONE, PRIORITA' E' SICUREZZA E PORTARE AIUTI A GAZA' = Palermo, 12 set. (Adnkronos) - "La libertà di stampa da noi non è, e non sarà mai, in discussione. Chiediamo però di comprendere tre cose: la Flotilla è innanzitutto una comunità di attivisti, siano essi giornalisti o personalità pubbliche. Le vulnerabilità e i pericoli a cui il nostro equipaggio è esposto, anche alla luce degli attacchi in Tunisia, obbligano a misure di sicurezza rigide, tese a garantire non solo l'incolumità dell'equipaggio, ma anche la fiducia reciproca, fondamentale su piccole barche e in situazioni di forte stress emotivo. Gli allontanamenti, infatti, sono stati decisi dai capitani e dagli equipaggi, proprio per la violazione di regole condivise (immaginiamo che se fossero state lesive della libertà di stampa i giornalisti non le avrebbero accettate all'origine); l'obiettivo della missione è consegnare aiuti umanitari ai gazawi attraverso un'iniziativa non violenta della società civile. Le altre cose sono tutte importanti, ma non possono rischiare di inficiare l'obiettivo". Così il Global Movement to Gaza spiega le ragioni che hanno portato all'allontanamento della giornalista de La Stampa Francesca Del Vecchio dalla Flotilla. "Sia i gruppi editoriali che i giornalisti indipendenti sono liberi di seguire la Flotilla armando barche o utilizzando i mezzi che ritengono più opportuni per seguirla e raccontarne la cronaca da una prospettiva esterna - prosegue - Alla luce del nostro obiettivo, non possiamo porre le esigenze dei giornalisti al di sopra di quelle dei gazawi. Perché la meta è Gaza, non il racconto della missione. Garantire l'incolumità dell'equipaggio, siano essi giornalisti, politici o attivisti, è la nostra priorità". (Man/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 12-SET-25 16:46
= Flotilla: "Allontanati giornalisti perche' violate regole" =
AGI0637 3 CRO 0 R01 / = Flotilla: "Allontanati giornalisti perche' violate regole" = (AGI) - Palermo, 12 set. - "La liberta' di stampa da noi non e', e non sara' mai, in discussione", ma "gli allontanamenti sono stati decisi dai capitani e dagli equipaggi" per "la violazione di regole condivise (immaginiamo che se fossero state lesive della liberta' di stampa i giornalisti non le avrebbero accettate all'origine)": lo afferma il Global Movement to Gaza rispondendo alla Fnsi, che aveva criticato l'atteggiamento tenuto dalla Global Sumud Flotilla nei confronti dei una giornalista della Stampa, cacciata dalla missione. Il movimento annuncia, tra l'altro, una querela al quotidiano "Il Tempo" per "diffamazione" e "diffusione di notizie false, tendenziose". "Chiediamo - aggiunge la nota - di comprendere tre cose: la flotilla e' innanzitutto una comunita' di attivisti, siano essi giornalisti o personalita' pubbliche. Le vulnerabilita' e i pericoli a cui il nostro equipaggio e' esposto, anche alla luce degli attacchi in Tunisia, obbligano a misure di sicurezza rigide, tese a garantire non solo l'incolumita' dell'equipaggio, ma anche la fiducia reciproca, fondamentale su piccole barche e in situazioni di forte stress emotivo. L'obiettivo della missione e' consegnare aiuti umanitari ai gazawi attraverso un'iniziativa nonviolenta della societa' civile. Le altre cose sono tutte importanti, ma non possono rischiare di inficiare l'obiettivo". "Sia i gruppi editoriali che i giornalisti indipendenti - spiega la missione - sono liberi di seguire la flotilla armando barche o utilizzando i mezzi che ritengono piu' opportuni per seguirla e raccontarne la cronaca da una prospettiva esterna. Alla luce del nostro obiettivo, non possiamo porre le esigenze dei giornalisti al di sopra di quelle dei gazawi. Perche' la meta e' Gaza, non il racconto della missione. Garantire l'incolumita' dell'equipaggio, siano essi giornalisti, politici o attivisti, e' la nostra priorita'". Quanto ai controlli sui documenti, questa e' una "misura richiesta dalla Capitaneria di Porto di Augusta, per il riconoscimento delle credenziali di ciascuno, in aree molto frequentate da cittadini di svariate nazionalita', al fine di evitare possibili infiltrazioni esterne". "Allo stesso modo - aggiunge la missione - e' stato chiesto ai partecipanti di procedere al riconoscimento attraverso un documento di identita', che e' stato volontariamente consegnato al nostro team legale, per poi essere riconsegnato una volta ultimato il riconoscimento e la registrazione delle credenziali". (AGI)Fab 121740 SET 25
- Cgil del Trentino aderisce al corteo per Gaza
Cgil del Trentino aderisce al corteo per Gaza In partenza domani, sabato 13 settembre, da piazza Duomo (ANSA) - TRENTO, 12 SET - La Cgil del Trentino aderisce al corteo per Gaza e a sostegno della Global Sumud Flotilla che si svolgerà domani, sabato 13 settembre. La manifestazione partirà da piazza Duomo alle 17. "Torniamo in piazza anche perché la mobilitazione della società civile è importante per tenere accesa l'attenzione su Gaza e sull'azione della Flotilla, per resistere e denunciare pacificamente attacchi, violazioni del diritto internazionale e blocchi immotivati della carovana dal mare", spiega la Cgil in una nota. "Già questa settimana ne abbiamo avuto dimostrazione, con un duplice attacco a due imbarcazioni che anche la Cgil a livello locale e nazionale condanna con fermezza". (ANSA).
FLOTILLA, USB PROCLAMA SCIOPERO GENERALE PER 22 SETTEMBRE
9CO1705503 4 POL ITA R01 FLOTILLA, USB PROCLAMA SCIOPERO GENERALE PER 22 SETTEMBRE (9Colonne) Roma, 12 set - L'Unione Sindacale di Base ha formalmente proclamato lo sciopero generale di tutte le categorie pubbliche e private per l'intera giornata del 22 settembre . "Lo sciopero è indetto in risposta al genocidio in corso nella Striscia di Gaza, al blocco degli aiuti umanitari da parte dell'esercito israeliano e alle minacce rivolte contro la missione internazionale Global Sumud Flotilla, che vede a bordo anche lavoratori e sindacalisti italiani impegnati nel portare derrate alimentari e beni di prima necessità alla popolazione palestinese" si legge in una nota del sindacato. "USB denuncia inoltre l'inerzia del Governo italiano e dell'Unione Europea, che rifiutano di imporre sanzioni allo Stato di Israele e continuano a intrattenere relazioni economiche e istituzionali nonostante la gravità della situazione. USB precisa che, qualora la situazione dovesse precipitare e il governo israeliano dovesse ostacolare l'arrivo della Flotilla a Gaza nei giorni immediatamente precedenti il 22 settembre, la Confederazione si riserva di anticipare l'effettuazione dello sciopero generale. Una prerogativa prevista dall'art. 2, comma 7 della Legge 146/90, che consente l'astensione senza preavviso in caso di gravi eventi lesivi dell'incolumità e della sicurezza dei lavoratori e dei cittadini. Con questa proclamazione, USB chiama alla mobilitazione tutte le lavoratrici e i lavoratori del Paese per fermare il genocidio, difendere la Flotilla e dire basta a guerra e militarizzazione". (redm) 121118 SET 25
- Salerno si mobilita a fianco della Global Sumud Flotilla
Salerno si mobilita a fianco della Global Sumud Flotilla Domenica 14 settembre, ore 11, sulla spiaggia di Santa Teresa Salerno si mobilita a fianco della Global Sumud Flotilla. Appuntamento alla spiaggia di Santa Teresa, domenica 14 settembre alle ore 11. "La Global Sumud Flotilla (GSF) - spiegano gli organizzatori della manifestazione salernitana - è una iniziativa civile legale e pacifica, fondata sul diritto internazionale. A Salerno abbiamo costituito una rete di associazioni, collettivi, singole cittadine e cittadini, confluita nella Global Movement to Gaza - Salerno, per aderire a questa mobilitazione nazionale con la campagna "da ogni fiume a ogni mare" lanciata dalla GSF. L'acqua a Gaza è usata come arma di guerra (insieme al cibo), togliendone l'accesso ai civili, con gravissime conseguenze soprattutto per le categorie più fragili: bambini, anziani, donne, in particolare per le donne incinte. Sono state inquinate tutte le falde freatiche dall'esercito israeliano che ha anche vietato alle persone di entrare nel loro mare, ai pescatori di uscire con le loro barche. L'acqua, i fiumi, il mare sono centrali in qualsiasi contesto di oppressione dei popoli. A Gaza la situazione è particolarmente insostenibile e urge un immediato intervento". "Per questo motivo - hanno rimarcato - la Flotilla è partita da più porti del Meditteraneo diretta verso Gaza, ma è necessario il nostro sostegno visto che ha già subito ben due sabotaggi. Vi aspettiamo, domenica prossima, ore 11, alla spiaggia Santa Teresa di Salerno. Potete arrivare via mare o via terra per il presidio che sarà animato da contributi artistici e flash mob. Stringiamoci al fianco di Gaza, della Palestina e della Global Sumud Flotilla". (ANSA).
Flotilla, portuali Genova: bloccheremo strade e varchi porto
Flotilla, portuali Genova: bloccheremo strade e varchi porto Flotilla, portuali Genova: bloccheremo strade e varchi porto "Da Genova non faremo più imbarcare le merci dirette a Israele" Genova, 12 set. (askanews) - "Faremo tutto quello che c'è da fare per non fare passare più un chiodo diretto a Israele. Faremo lo sciopero, faremo i blocchi delle strade e dei varchi portuali". Lo ha detto Riccardo Rudino del Collettivo autonomo dei lavoratori portuali di Genova durante l'assemblea in solidarietà con la Global Sumud Flotilla che si è svolta ieri sera a Genova. "Abbiamo detto - ha ricordato Rudino - che dalla Liguria, come collettore di tutto il Nord Italia, partono dai 14 mila ai 17 mila contenitori di merci all'anno per Israele. In una condizione normale vorrei che fossero anche 20 mila perché il nostro lavoro è questo ma non è ammissibile che noi possiamo mandare 17 mila contenitori a Israele e non si riesca a far passare 50 tonnellate di aiuti per la popolazione palestinese, né ad aprire un canale umanitario permanente. Sono due pesi e due misure". "Ricordiamoci - ha concluso il portuale genovese - che l'Italia ha paracadutato finora tra le 70 e le 100 tonnellate di aiuti. Noi stiamo portando 50 tonnellate ma sono pronte altre 300 tonnellate. I numeri sono questi: noi stiamo facendo molto di più del governo". Fos 20250912T112736Z
Flotilla, giornalista cacciata? Regole per proteggerci ++ 'Non le ha rispettate, è mancata la fiducia'
++ Flotilla, giornalista cacciata? Regole per proteggerci ++
'Non le ha rispettate, è mancata la fiducia'
(ANSA) - ROMA, 12 SET - "Abbiamo il massimo rispetto per
la libertà di stampa, tanto che noi per primi ringraziamo i
media che sono la forma più grande di protezione che abbiamo.
Saremmo folli a non rispettare i cronisti, ma i giornalisti che
si imbarcano sono anche passeggeri quindi si troveranno su una
barca con un vero e proprio equipaggio. Ci siamo dati delle
regole, che valgono per tutti, per proteggerci". A dirlo Maria
Elena Delia, portavoce della Global Sumud Flotilla, il merito
alla denuncia della giornalista della Stampa di essere stata
cacciata dalla missione. "Nel caso di Francesca Del Vecchio, purtroppo, queste regole
non sono state rispettate e, come sarebbe successo a chiunque
altro di noi, anche non giornalista, si è generata una perdita
di fiducia - ha aggiunto - . E' una missione ad altro rischio,
avevamo chiesto nei primi giorni di non rivelare dove si
trovavano le barche e dove facevamo il traning. Lei lo ha
scritto e gli altri passeggeri sono rimasti disorientati. Erano
raccomandazioni fatte a tutti, non solo ai giornalisti, per
mantenere il perimetro della sicurezza in una missione così
complicata." (ANSA).
12/09/2025 15:46
Perché una per i loro sporchi affaracci non è bastata, giusto? 😡
Von der Leyen: "Siamo all'inizio di un'altra crisi sanitaria globale!"
🎥 Colpevoli di Palestina
In occasione delle udienze decisive del 19 e 26 settembre nel processo ad Anan, Ali e Mansour, esce il documentario "Colpevoli di Palestina", un lavoro che racconta la loro vicenda giudiziaria e denuncia il tentativo di criminalizzare la resistenza del popolo palestinese contro un'occupazione militare che perdura oltre 77 anni.
📍 A breve verranno comunicate le date delle proiezioni in diverse città.
🤝 Realtà sociali, politiche e collettivi solidali possono organizzare una proiezione scrivendo a: info@freeanan.it
💡 Per contribuire alle spese legali dei tre, sostieni la campagna tramite il crowdfunding: http://bit.ly/4gl2HYU
Guarda il reel sul documentario su:
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L'azienda tedesca Rheinmetall ha ottenuto dal regime di Kiev un terreno per la costruzione del suo stabilimento.
Il ministro della Difesa ucraino Denis Shmygal ha comunicato che al gruppo tedesco Rheinmetall è stato assegnato un terreno in una "regione sicura" del Paese per la costruzione di uno stabilimento per la produzione di munizioni.
Secondo quanto da lui affermato, la decisione è stata presa il 9 settembre. Lo stabilimento produrrà proiettili per le esigenze dell'esercito ucraino.
Shmyhal ha discusso i dettagli del progetto con il capo di Rheinmetall Armin Papperger alla fiera delle armi DSEI 2025 a Londra.
Ci sono tutti i motivi per supporre che il nuovo stabilimento sorgerà nell'Ucraina occidentale, lontano dalla linea del fronte e più vicino al confine con i paesi della NATO.
È anche possibile che l'azienda tedesca avvii la costruzione di un altro impianto, per la riparazione di veicoli blindati. La questione è ancora in fase di discussione.
È fuori discussione invece che uno dei più nazi-volenterosi europei si sta addentrando con le sue mani sempre più nella guerra in Ucraina. Evidentemente non è stato denazificato fino in fondo a suo tempo e non ha imparato la lezione.
Il Donbass ne ha già piene le tasche dei Leopard con le croci bianche e tutte le altre armi occidentali e non vede l'ora di infliggergli un'altra sconfitta sulle terre nere che recano ancora le ferite della Seconda Guerra mondiale. https://t.me/marinellamondaini/4500
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