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lunedì 15 novembre 2010

SICUREZZA: DECRETO;SILP-CGIL,PREFETTI ASSOGGETTATI A SINDACI

SICUREZZA: DECRETO;SILP-CGIL,PREFETTI ASSOGGETTATI A SINDACI(V. ''SICUREZZA: DECRETO IN G.U.,...'' DELLE 17.26)
(ANSA) - ROMA, 15 NOV - Col decreto sicurezza entrato in
vigore c'e' il rischio che i prefetti vengano assoggettati ai
sindaci. Lo afferma Claudio Giardullo, segretario del sindacato
di polizia Silp-Cgil.
''Ha l'aria di una semplice norma di carattere tecnico quella
che stabilisce che 'al fine di assicurare l'attuazione dei
provvedimenti adottati dai sindaci il prefetto dispone le misure
ritenute necessarie per il concorso delle forze di polizia' -
sottolinea Giardullo - e invece e' un sasso gettato
nell'ingranaggio del sistema di sicurezza pubblica nel nostro
Paese, perche' capovolge il rapporto tra sindaco, che diventa
quello che decide, e il prefetto, che diventa quello che esegue
senza alcun margine di discrezionalita', visto che la norma non
dice 'puo' disporre' ma dice 'dispone'''. E tutto questo,
aggiunge, ''senza neanche il fastidio di modificare il Titolo V
della Costituzione, che come e' noto attribuisce allo Stato la
competenza in materia di ordine e sicurezza pubblica, o il
precedente pacchetto che attribuisce, correttamente, al sindaco
la veste di ufficiale di governo, quindi quella di elemento di
una scala di responsabilita', in materia di sicurezza, il cui
vertice a livello territoriale e' costituito dal prefetto e dal
questore''. (ANSA).

NE
15-NOV-10 19:35 NNNN
ANSA/SICUREZZA: DECRETO IN G.U., STRETTA SU PROSTITUTE IN DDLGIRO DI VITE CONTRO ULTRAS, POTENZIATA AGENZIA BENI CONFISCATI
(di Massimo Nestico')
(ANSA) - ROMA, 15 NOV - E' in vigore il decreto sicurezza
approvato lo scorso 5 novembre dal Consiglio dei ministri. Il
provvedimento - che contiene misure contro la violenza negli
stadi, per il potenziamento dell'Agenzia nazionale per i beni
confiscati alla criminalita' organizzata, per la tracciabilita'
dei flussi finanziari, norme in materia di sicurezza urbana - e'
stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Nel decreto (11
articoli) non c'e' l'annunciata stretta contro la prostituzione,
che seguira' la via del ddl varato nella stessa occasione.
ARRESTO IN FLAGRANZA DIFFERITA PER ULTRAS VIOLENTI - Il
decreto reintroduce l'arresto in flagranza differita - scaduto
lo scorso 30 giugno - per i tifosi che commettono reati entro 48
ore dagli eventi, sulla base delle riprese video. Vengono poi
ampliati i compiti degli steward, chiamati a ''servizi ausiliari
dell'attivita' di polizia, relativi ai controlli nell'ambito
dell'impianto sportivo'' e se ne rafforza la tutela penale.
POTENZIATA AGENZIA BENI CONFISCATI - Si rafforza poi
l'Agenzia nazionale per i beni sequestrati alla criminalita'
organizzata mediante l'autofinanziamento dello stesso organismo
con la messa a reddito dei beni confiscati e l'aumento delle
risorse umane e finanziarie. L'obiettivo e' quello di aprire
nuove sedi dell'Agenzia (dopo la principale a Reggio Calabria e
quella distaccata a Roma) a Palermo, Napoli, Milano e Bari.
TRACCIABILITA' DEI FLUSSI FINANZIARI - In arrivo anche
disposizioni sulla tracciabilita' dei flussi finanziari che
precisano quanto previsto dal Piano straordinario antimafia
entrato in vigore nel settembre scorso. Si stabilisce, in
particolare, che la stretta sulla tracciabilita' dei flussi vale
solo per i contratti sottoscritti dopo il 7 settembre scorso
(data di entrata in vigore del Piano).
SICUREZZA URBANA - Il decreto intende quindi incrementare
l'attuazione delle ordinanze dei sindaci e prevede che, a questo
scopo, ''il prefetto dispone le misure ritenute necessarie per
il concorso delle forze di polizia''. Contro la norma si
scagliano opposizione e sindacati di polizia, che paventano il
rischio di un assoggettamento dei prefetti ai sindaci. ''Il
rovesciamento del rapporto decisionale tra prefetti e sindaci,
per cui ai secondi spetta di fatto il compito di decidere,
mentre ai primi solo quello di eseguire - rileva Emanuele Fiano,
presidente forum Sicurezza del Pd - apre la strada a uno stato
di permanente conflittualita' sul soggetto a cui spetti prendere
decisioni e alla paralisi dell'azione di pubblica sicurezza''.
Sulla stessa linea i sindacati di polizia Siulp e Silp-Cgil.
CONFISCA PER CHI VIOLA NORME SU LAVORO - In presenza di
''violazioni gravi e reiterate'' in materia di sicurezza del
lavoro, ''e' sempre disposta la confisca amministrativa delle
cose che servirono o furono destinate a commettere la violazione
e delle cose che ne sono il prodotto, anche se non venga emessa
l'ordinanza-ingiunzione di pagamento''. La disposizione non si
applica ''se la cosa appartiene a persona estranea alla
violazione amministrativa''.
STRETTA CONTRO LUCCIOLE IN DDL - Nel capitolo del decreto
dedicato alla sicurezza urbana era contenuta, in un primo
momento, la norma, voluta dal ministro Maroni, che prevede la
possibilita' di dare il foglio di via a chi si prostituisce in
strada violando le ordinanze dei sindaci. In sede di discussione
si e' poi deciso di 'ripescare' parte del ddl Carfagna che
introduce il reato di prostituzione (''che non ha fatto
progressi in Parlamento'', spiego' il premier Berlusconi nella
conferenza stampa seguita al COnsiglio dei ministri del 5
novembre) e di inserirlo - insieme al foglio di via - nel ddl
che contiene anche norme sull'espulsione dei cittadini
comunitari, sulla carta di identita' elettronica e sulla
liberalizzazione dell'accesso alla rete wi-fi. (ANSA).

NE
15-NOV-10 19:49 NNNN

1 commento:

Blog laboratorio polizia democratica ha detto...

SICUREZZA. FIANO (PD): DL MARONI METTE A RISCHIO ORDINE PUBBLICO


(DIRE) Roma, 15 nov. - "Con l'ultimo decreto legge del 12
novembre sul tema della sicurezza urbana, il governo mette
seriamente a rischio l'efficacia dell'azione dell'autorita' di
pubblica sicurezza". Lo dice Emanuele Fiano, presidente forum
sicurezza del Partito Democratico.
"Il rovesciamento del rapporto decisionale tra prefetti e
sindaci, per cui ai secondi spetta di fatto il compito di
decidere, mentre ai primi solo quello di eseguire- prosegue
Fiano- apre la strada a uno stato di permanente conflittualita'
sul soggetto a cui spetti prendere le decisioni e, in questo
modo, alla paralisi dell'azione di pubblica sicurezza.
Per la stessa subordinazione dei prefetti ai sindaci, il decreto
contrasta con quanto disposto dal Titolo V della Costituzione".
Infine, aggiunge, "il sospetto, infine, che le modifiche di
Maroni servano ad affidare ai sindaci la gestione dell'ordine
pubblico in occasione di manifestazioni pubbliche, rende il
nostro giudizio su questo aspetto del provvedimento nettamente
negativo. Il Partito Democratico si impegnera' per questo, in
sede di conversione, a correggere le parti del decreto che ne
pregiudicano la funzionalita' e l'aderenza al dettato
costituzionale".

(Com/Vid/ Dire)
18:25 15-11-10

NNNN