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sabato 9 novembre 2013

Satellite Goce accelera discesa verso la Terra. In Italia è allerta La protezione civile parla di remote possibilità di impatto ma suggerisce di stare "al chiuso". Operazioni Esa difficili per maltempo




Satellite Goce accelera discesa verso la Terra. In Italia è allerta

La protezione civile parla di remote possibilità di impatto ma suggerisce di stare "al chiuso". Operazioni Esa difficili per maltempo

Satellite Goce accelera discesa verso la Terra. In Italia è allerta
Roma, 9 nov. L'Agenzia spaziale europea, Esa, prosegue il monitoraggio della traiettoria del satellite Goce che sta precipitando sulla Terra e che secondo le ultime stime ha accelerato la sua velocità e entrerà nell'atmosfera per schiantarsi in "meno di due giorni". In vista dell'impatto, dal canto suo la Protezione civile italiana non esclude "la remota possibilità che uno o più frammenti del satellite" Goce (Gravity Field and Steady State Ocean Circulation Explorer) dell'Agenzia Spaziale Europea "possano cadere sul nostro territorio all'interno dell'arco temporale che va dalla sera di oggi alla tarda mattinata dell'11". Nonostante le difficili condizioni ambientali che rendono "problematico acquisire segnali" dal satellite, l'Esa riferisce che è stato notato "un significativo aumento della temperatura" su diverse parti di Goce, il che lascia pensare che il satellite stia "incontrando strati di atmosfera sempre più densa". Le ultime stime prevedono che oggi Goce scenda altri 13 chilometri verso la terra per "rientrare definitivamente nell'atmosfera in meno di due giorni". La Protezione civile ritiene "possibile fornire, pur nell'incertezza connessa alla molteplicità delle variabili, alcune indicazioni utili alla popolazione affinché adotti responsabilmente comportamenti di auto protezione qualora si trovi, nel corso degli intervalli temporali di interesse per l'Italia, nei territori potenzialmente esposti all'impatto: è poco probabile che i frammenti causino il crollo di strutture: per questo sono da scegliere luoghi chiusi; i frammenti impattando sui tetti degli edifici potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti: pertanto, non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle strutture, si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici; all'interno degli edifici i posti strutturalmente più sicuri dove posizionarsi nel corso dell'eventuale impatto sono i vani delle porte inserite nei muri portanti (quelli più spessi)". Secondo la Protezione civile, in ogni caso, "non esistono comportamenti di autotutela codificati in ambito internazionale da adottare a fronte di questa tipologia di eventi". Il satellite Goce, ricorda la Protezione civile, è stato lanciato il 17 marzo 2009 con l'obiettivo di produrre una mappa gravitazionale, precisa e ad alta risoluzione, del geoide terrestre. "Nell'ultimo aggiornamento fornito dall'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) ai membri del gruppo costituito per monitorare l'evoluzione della situazione e composto da tecnici del Dipartimento nazionale della Protezione Civile, dell'Asi stessa, del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, dell'Enav, dell'Enac, di Ispra, del Comando Operativo Interforze e del Friuli Venezia Giulia in rappresentanza di tutte le Regioni - prosegue il comunicato - la finestra temporale ipotizzata per il rientro incontrollato del satellite è stata spostata in avanti rispetto alle precedenti comunicazioni, aprendosi alle 22 di oggi, sabato 9 novembre, e chiudendosi alle 13 di lunedì 11. Rimane, comunque, alta l'incertezza sia sul comportamento che terrà Goce sia sulla traiettoria che seguirà nel suo rientro incontrollato poiché, pur essendo senza carburante, non ha ancora perso il controllo del suo assetto. L'Esa prevede che la maggior parte di GOCE, che non contiene materiale pericoloso, si disintegrerà nell'atmosfera e che solo alcune parti (di cui la più pesante non dovrebbe superare i 95 kg) potrebbero resistere fino all'impatto con la superficie terrestre". "Dunque - continua la Protezione civile - quando e dove gli eventuali frammenti del satellite cadranno sulla terra non può ancora essere previsto. Al momento, all'interno dell'arco temporale che va dalla sera di oggi alla tarda mattinata dell'11, non è ancora possibile escludere la remota possibilità che uno o più frammenti del satellite possano cadere sul nostro territorio. Le finestre di interesse per l'Italia sono, per ora, tre: dalle 8.26 alle 9.06 di domenica, 10 novembre, coinvolgendo potenzialmente il Centro-Nord (Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Emilia-Romagna, Toscana, Sardegna); dalle 19.44 alle 20.24 sempre di domenica interessando potenzialmente i territori di Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria e Sardegna; dalle 7.48 alle 8.28 di lunedì 11 novembre, periodo per il quale non sono ancora disponibili informazioni poiché sono ancora in corso le elaborazioni delle traiettorie possibili da parte di Asi". "L'Agenzia Spaziale Italiana, in raccordo con l'Esa, continuerà a rilasciare periodicamente le disponibili previsioni di rientro, al fine di mantenere l'intero sistema di protezione civile aggiornato. Eventi di questo tipo e casi reali di impatto sulla Terra, e in particolare sulla terraferma, sono assai rari", conclude la Protezione civile. Int8 091531 NOV 13 INFOPHOTO

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