Satellite Goce accelera discesa verso la Terra. In Italia è allerta
La protezione civile parla di remote possibilità di impatto ma suggerisce di stare "al chiuso". Operazioni Esa difficili per maltempo
Roma, 9 nov. L'Agenzia spaziale europea, Esa, prosegue il monitoraggio della traiettoria del satellite Goce che sta precipitando sulla Terra
e che secondo le ultime stime ha accelerato la sua velocità e entrerà
nell'atmosfera per schiantarsi in "meno di due giorni". In vista
dell'impatto, dal canto suo la Protezione civile
italiana non esclude "la remota possibilità che uno o più frammenti del
satellite" Goce (Gravity Field and Steady State Ocean Circulation
Explorer) dell'Agenzia Spaziale Europea "possano cadere sul nostro
territorio all'interno dell'arco temporale che va dalla sera di oggi
alla tarda mattinata dell'11". Nonostante le difficili condizioni
ambientali che rendono "problematico acquisire segnali" dal satellite,
l'Esa riferisce che è stato notato "un significativo aumento della
temperatura" su diverse parti di Goce, il che lascia pensare che il
satellite stia "incontrando strati di atmosfera sempre più densa". Le
ultime stime prevedono che oggi Goce scenda altri 13 chilometri verso la
terra per "rientrare definitivamente nell'atmosfera in meno di due
giorni". La Protezione civile ritiene "possibile fornire, pur
nell'incertezza connessa alla molteplicità delle variabili, alcune
indicazioni utili alla popolazione affinché adotti responsabilmente
comportamenti di auto protezione qualora si trovi, nel corso degli
intervalli temporali di interesse per l'Italia, nei territori
potenzialmente esposti all'impatto: è poco probabile che i frammenti
causino il crollo di strutture: per questo sono da scegliere luoghi
chiusi; i frammenti impattando sui tetti degli edifici potrebbero
causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti:
pertanto, non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità
delle strutture, si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi
degli edifici; all'interno degli edifici i posti strutturalmente più
sicuri dove posizionarsi nel corso dell'eventuale impatto sono i vani
delle porte inserite nei muri portanti (quelli più spessi)". Secondo
la Protezione civile, in ogni caso, "non esistono comportamenti di
autotutela codificati in ambito internazionale da adottare a fronte di
questa tipologia di eventi". Il satellite Goce, ricorda la Protezione
civile, è stato lanciato il 17 marzo 2009 con l'obiettivo di produrre
una mappa gravitazionale, precisa e ad alta risoluzione, del geoide
terrestre. "Nell'ultimo aggiornamento fornito dall'Agenzia Spaziale
Italiana (Asi) ai membri del gruppo costituito per monitorare
l'evoluzione della situazione e composto da tecnici del Dipartimento
nazionale della Protezione Civile, dell'Asi stessa, del Dipartimento dei
Vigili del Fuoco, dell'Enav,
dell'Enac, di Ispra, del Comando Operativo Interforze e del Friuli
Venezia Giulia in rappresentanza di tutte le Regioni - prosegue il
comunicato - la finestra temporale ipotizzata per il rientro
incontrollato del satellite è stata spostata in avanti rispetto alle
precedenti comunicazioni, aprendosi alle 22 di oggi, sabato 9 novembre, e
chiudendosi alle 13 di lunedì 11. Rimane, comunque, alta l'incertezza
sia sul comportamento che terrà Goce sia sulla traiettoria che seguirà
nel suo rientro incontrollato poiché, pur essendo senza carburante, non
ha ancora perso il controllo del suo assetto. L'Esa prevede che la
maggior parte di GOCE, che non contiene materiale pericoloso, si
disintegrerà nell'atmosfera e che solo alcune parti (di cui la più
pesante non dovrebbe superare i 95 kg) potrebbero resistere fino
all'impatto con la superficie terrestre". "Dunque - continua la
Protezione civile - quando e dove gli eventuali frammenti del satellite
cadranno sulla terra non può ancora essere previsto. Al momento,
all'interno dell'arco temporale che va dalla sera di oggi alla tarda
mattinata dell'11, non è ancora possibile escludere la remota
possibilità che uno o più frammenti del satellite possano cadere sul
nostro territorio. Le finestre di interesse per l'Italia sono, per
ora, tre: dalle 8.26 alle 9.06 di domenica, 10 novembre, coinvolgendo
potenzialmente il Centro-Nord (Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria,
Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Emilia-Romagna, Toscana,
Sardegna); dalle 19.44 alle 20.24 sempre di domenica interessando
potenzialmente i territori di Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria e
Sardegna; dalle 7.48 alle 8.28 di lunedì 11 novembre, periodo per il
quale non sono ancora disponibili informazioni poiché sono ancora in
corso le elaborazioni delle traiettorie possibili da parte di Asi".
"L'Agenzia Spaziale Italiana, in raccordo con l'Esa, continuerà a
rilasciare periodicamente le disponibili previsioni di rientro, al fine
di mantenere l'intero sistema di protezione civile aggiornato. Eventi di
questo tipo e casi reali di impatto sulla Terra, e in particolare sulla
terraferma, sono assai rari", conclude la Protezione civile. Int8
091531 NOV 13 INFOPHOTO
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