Biagi: Di Nicola, responsabilita' tutta del Viminale
Ex procuratore capo Bologna, cercarono solo di scaricare colpe
(ANSA) - ROMA, 25 MAG - ''La responsabilita' fu tutta del
Ministero dell' Interno, a mio parere una responsabilita'
politica e amministrativa. Noi sapevamo che al ministero erano
informati dei rischi che Biagi correva, ma da Roma cercarono
solo di scaricare le colpe della decisione sul questore e il
prefetto di Bologna che non ne sapevano nulla. Al Ministero
fecero carte false per costringerli a revocare quella scorta''.
Lo afferma in un' intervista a Repubblica Enrico Di Nicola, ex
procuratore capo di Bologna che diresse la prima inchiesta sulla
revoca della scorta a Marco Biagi.
''Io ritengo ancora oggi - sottolinea - che non si possa
andare oltre sul piano giurisdizionale, penale, ma si possa
certamente ravvisare una responsabilita' politica, civile e
amministrativa. Scajola avrebbe dovuto lasciare il ministero
dopo la mia requisitoria, non solo dopo quella famosa frase
contro il professor Biagi''.
''A Roma - spiega - mi hanno tenuto all' oscuro di tutto, non
mi hanno riferito nulla nonostante avessimo chiesto notizie''.
Quella del prefetto Sorge, afferma Di Nicola, era ''una
relazione tecnicamente ben fatta che giustificava il loro
comportamento. Certamente cercava di salvaguardare il ministero,
giustificare le scelte fatte al ministero. Si sono fatti forti
di circolari, ordini, decreti per premere su Bologna sulla base
di quanto la legge prevedeva e costringerli a revocare la
scorta. Si cerco' anche di far ricadere tutto sui capi dell'
Antiterrorismo De Stefano e Berrettoni, che non c'entravano
nulla. Ripeto: non potevamo intervenire su un atto politico e su
chi applica le decisioni del ministro. Semmai il ministero
avrebbe dovuto assumersi lui stesso la responsabilita' politica
di dare la scorta a Biagi. Anche per quello che e' risultato dopo
e cioe' che il pericolo per Biagi era a Roma, non a Bologna, dove
non c' era una base brigatista''.(ANSA).
Y14-GN
25-MAG-14 08:53 NNNN
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