ANSA/ Immigrazione:controlli salute migranti su navi soccorso
Da oggi 20 medici; prima imbarcazione Mare Nostrum in Calabria
(ANSA) - ROMA, 21 GIU - I controlli sanitari sui migranti che
arrivano sulle coste italiane non sono piu' fatti a terra, sotto
i tendoni o in luoghi spesso precari, ma direttamente a bordo
delle navi impegnate nell'attivita' di pattugliamento per il
recupero dei barconi. Venti medici del ministero della Salute,
infatti, collaboreranno con l'operazione 'Mare Nostrum' e
saranno presenti, organizzati in turni, uno per ogni
imbarcazione della Marina. Una novita' importante che arriva
proprio nel giorno in cui una nave della Marina, impegnata
nell'operazione militare e umanitaria, e' approdata per la prima
volta in Calabria dopo aver soccorso ieri 618 migranti nel
Canale di Sicilia.
Intanto, di immigrazione e' tornato a parlare il presidente
della Camera, Laura Boldrini, la quale ha spiegato che 'Mare
nostrum' ''ha il grande merito di salvare le vite, ma da sola
non bastera' mai''. Due le sue proposte: ''Nei paesi di transito
bisogna prevedere la possibilita' di fare domanda d'asilo presso
le ambasciate dei Paesi dell'Unione europea. Oppure si puo' anche
pensare di incaricare di questo lavoro gli organismi
internazionali''. Anche il Ministro degli Esteri, Federica
Mogherini, ha sottolineato l'importanza del ruolo dell'Ue,
chiarendo che bisogna lavorare ''sui paesi di origine e di
transito'' e ''ampliare Frontex dal punto di vista del mandato e
degli investimenti''. Temi, ha aggiunto, che ''saranno sul
tavolo del Consiglio europeo della prossima settimana''.
Per quanto riguarda i controlli sanitari a bordo delle navi,
i venti medici del Ministero insieme a medici militari e della
Croce Rossa, potranno identificare, in appositi spazi allestiti
sulle navi, eventuali sintomi delle 13 sindromi che richiedono
un intervento di sanita' pubblica, come previsto dalla circolare
ministeriale dell'allora ministro Ferruccio Fazio. Ad esempio,
potranno individuare sindromi respiratorie che potrebbero
rivelarsi casi di tubercolosi, sindromi esantematiche che
potrebbero far pensare a morbillo, sindromi neurologiche che
possono essere sintomo di una meningite in corso. I medici che
hanno visitato gli immigrati che erano a bordo della nave Etna,
giunta stamattina a Reggio Calabria, hanno riscontrato casi di
scabbia e di pediculosi, sintomi della varicella e varie forme
di dermatite.
"I recuperi di naufraghi avvengono spesso a centinaia di
miglia dalla costa e le navi impiegano ore per rientrare in
porto - spiega Loredana Vellucci, dirigente del Coordinamento
degli Uffici sanita' marittima, aerea e di frontiera - Il tempo
della navigazione e' sufficiente a una prima scrematura per
individuare sintomi di malattie infettive in atto".Da agosto
2013 ad oggi, ha chiarito Vellucci, ''sono stati oltre 52000 i
migranti controllati" a terra, una volta sbarcati. "Come
ministero della Salute - ha aggiunto - nell'ambito delle
attivita' relative alla profilassi internazionale gia' assistiamo
tutti coloro che arrivano in luoghi presidiati dagli Uffici di
Sanita' Marittima". Ma molte navi militari arrivano dove non
siamo presenti, ad esempio a Lampedusa, dove si visita sotto
"tendoni improvvisati" e senza la possibilita' del rispetto della
privacy. Svolgendo controlli sanitari a bordo, inoltre,
''facciamo si' che le persone, una volta arrivate, vengano
inviate direttamente dove possono esser curate e chi invece non
ha bisogno di cure puo' venire immediatamente avviato al centro
di accoglienza''. Che il tutto sia pensato per evitare un
'rischio contagio', conclude Vellucci, e' da escludere: "La
sorveglianza sindromica effettuata nei centri di accoglienza
fino ad oggi ha rilevato pochissimi casi da mettere in
quarantena".
YQX-CAV
21-GIU-14 16:02 NNNN
Nessun commento:
Posta un commento